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[revisionato]

Dylan?
Stai lì, non seguirmi
Dylan dove vai?
Me ne vado
Però dove vai?
Non ti interessa, e comunque non puoi venire
Quando torni?
Non torno

Thomas si svegliò con la solita sensazione di tristezza mista a "vuoto", perché era questo che era diventato, vuoto dentro.
Dylan tormentava ogni sua notte.
Lo vedeva accasciarsi mollemente al suolo, dopo aver ingerito la stricnina, scrivere quella lettera con mani tremanti o piangere da solo.
Se solo avesse recepito i segnali.
Quel giorno stava ancora peggio, come tutti i giorni del resto.
Allungò una mano verso il cellulare, che si trovava sul comodino al suo fianco.
Quando provò ad accenderlo però, con sua grande sorpresa e in un certo senso inquietudine, era completamente scarico.
"Ma che cazzo?" Imprecò.
Non riusciva a spiegarsi  perché si fosse scaricato se lo aveva spento con l'ottanta per cento di batteria.
Fu attanagliato da una sensazione di paura.
Non era una cosa normale. Non potevano più essere dei ragazzini hacker che facevano scherzi infantili; Se lo fossero stati, non avrebbero mai potuto accendere il telefono mentre lui dormiva.
Cercò di calmarsi, forse era la sua immaginazione... doveva essere così.
Non è possibile
Pensò tra sé e sé.
Cresci Thomas, è la tua immaginazione, stai troppo male, probabilmente non si è spento, capita, si disse passandosi una mano tra i capelli e tirandoli.
Sbuffò seccato.
Se c'era una cosa che non voleva era diventare anche pazzo.
Si alzò e andò a mettere il telefono in carica.
Quando si accese, a parte le innumerevoli notifiche, notò dei messaggi.
Sempre da parte del vecchio numero di Dylan.
Non ci provare
Non premere "spegni"
Guai a te
Tommy
NON SPEGNERE IL TELEFONO !
Piccolo
Io sono qui
Quando lesse quel messaggio, il suo cuore fece tre capriole.
E la sua respirazione era paragonabile a quella di un drogato in overdose da eroina.
Fece un balzo all'indietro, finendo di nuovo col sedere per terra.
"merda..." Imprecò.
Per poi alzarsi ed andare a Rispondere.
Ci doveva essere una spiegazione logica, forse assecondando gli sms l'avrebbe scoperto.
Si alzò e si sedette sul letto, stringendo il telefono tra le mani tremanti.
Cosa sei ?
Scrisse
Attese per cinque agonizzanti secondi una risposta.
"Dovresti saperlo"
Disse una voce senza timbro.
Nel sentirla, Thomas sobbalzò.
Questo non poteva esserselo immaginato.
Doveva essere vero, ma cos'era ?
Tremando, si diresse in bagno e si guardò allo specchio.
Se c'era un fantasma .. E lo avesse seguito, avrebbe potuto vederlo.
Sapeva anche lui che era una cosa stupida ma, ormai, come altro poteva provare ?
Fissò per qualche secondo la sua immagine nello specchio, con entrambe le mani appoggiate ai lati del lavandino.
Stava per rinunciare, chiamandosi stupido, come aveva potuto pensare che... fermò i propri pensieri quando una mano apparve di fianco al suo viso, riflessa sullo specchio.
Spostando lo sguardo su di se, poté vedere le sue pupille dilatarsi e i suoi occhi spalancarsi.
Mentre la mano si sostituiva ad un qualcosa di diverso, un volto, Dio... Non era un volto qualsiasi, era il suo.

A/N
Lo so che è corto , ma spero di riuscire a farlo più lungo più avanti

Ghost || Dylmas [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora