Ok, non so quanto sia utile scrivere un avviso dopo più di tre anni ma è davvero necessario.
Ragazzi, quando ho scritto questa storia avevo tredici anni, facendo due calcoli andavo per i quattordici. Converrete che ero poco più che una bambina, ero molto più ignorante, molto più ingenua e inesperta. Se solo sapeste la voglia che ho di riprendere questa storia e metterla a posto, allungarla e approfondirla, e non escludo che potrei farlo, ora che ne ho diciassette suonati.
Però, dove vuole andare a parare questo avviso? A spiegare qualcosa di interno alla storia: Dylan è morto e resta morto (come Dio, si era una battuta che dovevo fare, perdonatemi), la questione del fantasma e dei messaggi è una costruzione della mente di Thomas. Non è una storia sovrannaturale, non è la storia di un morto che si annoia e dice "toh, uccidiamo il mio fidanzato", è la storia di un ragazzo addolorato che si immagina tutto e, purtroppo, fa finire la cosa in tragedia. Il fatto che lui provi a negare, subito dopo l'arrivo dei messaggi, l'autenticità del fatto sovrannaturale è un'ulteriore prova del fatto che la sua mente se ne stia andando: lui crede di essere sano, impazzisce lentamente, prima vede i messaggi, poi sente i rumori fino a vedere i fantasmi.
Come ho già detto, avevo tredici anni ed ero molto, molto, molto più inesperta di adesso e questo ne è la prova.
Grazie per l'attenzione.
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Ghost || Dylmas [IN REVISIONE]
FanfictionDal capitolo 2 : "Lui non lo aveva mai abbandonato, era troppo legato a quella vita che lui stesso odiava, se c'era un aggettivo adeguato alle parole che aveva scritto prima di morire, quello era "azzardato". Si, perché era così, lo sapeva anche lu...