Capitolo 4

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É lì, sulla porta che aspetta una spiegazione, una motivazione per il mio arrivo senza preavviso.
I suoi occhi brillano, come ogni volta che lo incontro, ha uno sguardo irresistibile.
Sembra preoccupato, non riesce a capire perché io sia proprio davanti la sua porta invece di stare con Brenda.
《Entra.》
Mi dice senza aggiungere altro.
Ci sono i libri sul tavolo del soggiorno, stava studiando.
"Non avere paura, ora sei qui. Di tutto quello che ti passa per la testa"
Senza neanche togliermi la giacca mi prendo una sedia e inizio a parlare.
Mi sudano le mani, e le farfalle nello stomaco non accennano a diminuire.
Mi chiedo se sto facendo la cosa giusta, se non é solo un grande errore.
Mi passo una mano fra i capelli.
《Allora, non so perché ne cosa mi abbia spinto a essere qui, ma ci sono. Sono giorni che ho una sensazione strana nella testa.》
Vedo la sua espressione farsi sempre più preoccupata.
《Tommy, tutto bene?》
Alza un sopracciglio e piega un po' la testa di lato.
《Si si, fammi continuare. Ero da Brenda e la situazione si stava scaldando, quando mi ha baciato...》
Senza farmi finire la frase, mi interrompe bruscamente.
《Hai baciato Brenda?》
Ora sembra decisamente arrabbiato e infastidito.
Mi passo una mano sul volto e inizio a muovere la gamba, non riesco a stare fermo.
《Tecnicamente è lei che mi é saltata letteralmente addosso, comunque dicevo, quando ci stavamo baciando non pensavo a lei.》
Senza cambiare espressione parla.
《Spiegati meglio.》
《Sono giorni che penso solo a te Newt. Sei un chiodo fisso, mi chiedo cosa tu stia facendo, se mi pensi, se mi cerchi. E anche da Brenda, la stessa situazione.》
Newt abbassa lo sguardo e fa un lungo sospiro.
Non so cosa dire.
"Hai esagerato sciocco, gli hai messo paura"
Mi guarda dritto negli occhi e si avvicina.
Ormai é a soli pochi centimetri da me.
Sento il suo respiro vincino al mio orecchio destro, un brivido percorre tutto il mio corpo.
Accenna un sorriso.
《Almeno non sono l'unico.》
Si sposta leggermente e ora mi guarda dritto negli occhi.
Davvero? Davvero lui la pensa come me?
Non so se essere felice o preoccupato.
Non so cosa significhi questa situazione.
Senza aspettare troppo sento le mani del biondino poggiarsi sulle mie guance e tirarmi verso di lui.
"Cosa sta succedendo?"
Si tratta di soli pochi secondi, ma l'azione é travolgente.
Sento le sue labbra poggiarsi sulle mie e una moltitudine di emozioni girano per la mia testa.
Spalanco gli occhi e la prima cosa che faccio é staccarmi.
Non l'ho fatto perché non mi piace o perché fossi schifato.
Ma la paura ha preso il posto della felicità.
Sono terrorizzato.
Ho la bocca spalancata e gli occhi di un pazzo.
《Cosa stiamo facendo?》chiedo a Newt.
Ma lui è molto più tranquillo di me.
《Io dimostro semplicemente ciò che sento.》
Sento i nervi tesi lungo tutto il mio corpo.
Non riesco a muovermi, e a malapena a parlare.
《Non... Io... forse... Newt.》
Sembro un bambino sotto shock.
Newt ora capisce che ho davvero paura e senza pensarci troppo mi da un abbraccio.
《Oh mio Dio, scusa amico, stai calmo, non volevo spaventarti.》
Non so più cosa provo.
Mi sento il ragazzo più confuso del mondo.
Per i nervi inizio a piangere, non uno di quei pianti leggeri, ma uno di quelli disperati.
《Mi spiace Newt, scusa non dovrei..》
Il biondino mi stringe forte, più forte che può, sento il suo calore attraversare il mio corpo, mi piace stare vicino a lui, ma non devo, non é una cosa giusta.
Non dice nulla, ma io devo andare.
Non mi sento bene, sto quasi per vomitare.
《Devo andare.》
Lo sposto e corro verso la porta.
《Tommy aspetta! Io...》
La chiudo sbattendo, le lacrime calde scorrono lungo le mie guance.
Non so cosa mi aspettassi che succedesse a casa di Newt, ma il bacio mi ha del tutto sconvolto.
E mi ha sconvolto solo per un motivo, perché mi è piaciuto.
"Devo eliminare quel momento dalla mia mente"
Comincio a correre sempre più veloce, come se alla fine della strada inizassero tutte e soluzioni ai miei problemi.
Non so se mi faccia più paura il fatto di poterlo perdere, o di averlo tutto per me.
So solo che devo parlare con qualcuno.
E Minho é l'unico che può aiutarmi.
Lo chiamo immediatamente.
*il telefono squilla*
《Minho sono Thomas, so che non siamo molto in confidenza, ma sei l'unico di cui mi fido, puoi venire a casa ho bisogno di parlare.》
《Certo amico, dimmi la via e arrivo》
Gli dico velocemente la zona e chiudo il telefono.
Le persone giuste le riconosco con un semplice sguardo, e quel ragazzo so già che é uno in gamba.
****
Siamo in camera mia, e io ancora non smetto di piangere sembro una femminuccia.
《Si può sapere cosa é successo? Thomas mi fai agitare.》
Minho é seduto davanti a me, é preoccupato, e continua ad incitarmi a parlare da 10 minuti.
《Amico ho fatto una macello, non so come reagirai, ma vedi sono appena stato a casa di Newt.》
Fa cenno di continuare con la testa, io mi mordo i labbro.
《Senti, vi conosco da poco, ma si capisce che sotto c'é qualcosa. Parla!》
《Mi ha baciato.》
Minho fa un lungo respiro.
Si vede che non sa bene cosa dire, ma mi stupisce quando invece di alzarsi e andarsene o invece di insultarmi chiede semplicemente: 《e tu? Cosa hai fatto?》
《Sono scappato.》
Mi da una pacca sulla spalla e inzia un discorso davvero profondo.
《Certe volte, devi mettere da parte tutto il resto della mondo e capire cosa sia giusto per te, chiaro? Tu devi capire che non sempre la via più facile é quella più giusta.》
Stringo i pungni e metto la testa fra le due braccia, mi sento stanco.
Mia madre arriverà tra un momento all'altro e il pensiero di dover affrontare acnche lei, aumenta il mio stress.
《Ho paura.》
Dico senza mezzi termini.
《Lasciati qualche giorno per pensare e stai tranquillo, non hai nessuna fretta.》
Annuisco in silenzio e sospiro.
Mi stendo sul letto e guardo il soffitto.
Ho tremila pensieri per la testa, ma parlare con Minho mi ha aiutato davvero tanto.
《Ah, Thomas, ricorda bene questo, qualunque sia la decisione che prenderai, io sono qui e non me ne andrò, ormai sei mio amico. Siete miei amici.》
Quella frase mi rilassa, finalmente qualcuno dalla mia parte.
***
Passamo il resto della giornata insieme, é un grande amico e un bravo ragazzo come immaginavo.
Prima di andare a dormire sento il telefono vibrare.
È un messaggio di Newt.
Inizio a tremare e il cuore mi batte forte, non voglio perderlo, ma non so come continuare a stargli così vicino.

Newt: - Mi dispiace.

Alzo gli occhi al cielo e mi chiedo come lo affronteró domani, o nei prossimi giorni.

Thomas:- Anche a me.

Vorrei dirgli che gli voglio bene lo stesso, che non lo voglio lasciare ma non é il momento adatto.
Passeró la notte insonne a pansare a come reagirà domani quando mi vedrà.
Non so se continuare ad essere suo amico, sarebbe come prenderlo in giro, anzi come prendere in giro me stesso.
Devo prendermi dei giorni di pausa come ha detto Minho, e magari per sabato tornerá tutto normale.
"Tranquillo Thomas, tranquillo."

Non avere paura.|| newtmasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora