Bastava tuffarsi negli occhi di M qualche istante, per capire che non stava bene. Quando i nostri sguardi si incrociavano, un certo dolore mi inondava il cuore. I suoi occhi erano tristi e malinconici, sembrava che avessero trattenuto infinità di lacrime. Percepivo un mare amaro dentro i suoi occhi castani, quegli stessi occhi che mi facevano impazzire e soffrire contemporaneamente.
Nessuno dei suoi grandi amici e nessuna delle sue mille ragazze ha mai viaggiato dentro i suoi occhi. Altrimenti gli avrebbero teso una mano. Oppure non lo amavano abbastanza per accorgersi della sua sofferenza.Io desideravo aiutarlo, ma ero troppo diversa da lui perché mi facesse entrare nella sua prigione. Magari voleva solo proteggermi, salvarmi da quelle fiamme ardenti che caratterizzavano la sua vita sregolata e sgretolata.
Lo annusai.
Odorava di fumo e di egocentrismo.Io, invece, emanavo timidezza e timore. Il mio aroma disgustava tutti, nessuno ha mai provato a coglierne la parte più significativa.
Avevo paura anche solo a guardare M, ma sfidavo me stessa e mi gettavo nei suoi occhi.
Imparò a ricambiare i miei sguardi soltanto nel corso degli ultimi tempi in cui lo amavo. Mi riempiva di emozioni, il suo mare amaro bagnava anche me e faceva fluttuare la mia anima instabile e leggera.Tu mi hai mai annusata, M?
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Mare Amaro
Historia CortaFrammenti e riflessioni riguardanti alcuni anni della mia vita, caratterizzati dall'amore che provavo per un ragazzo. Non dimenticherò mai M.