°•Innamorata di un gangster•° {JB&AM FF}

Capitolo 6

Pov's Justin

Mi svegliai e mi accorsi di avere la testa di Krystal sul mio petto. Non glielo si poteva negare, era bellissima. Quelle ciglia lunghe e folte che le davano un'aria da bambina, il taglio degli occhi era da far invidia a tutti, la bocca carnosa e invitante. Questa ragazza mi stava facendo trasformare. Non potei far a meno di guardarla fin quando si svegliò. Feci finta di dormire. Lei se ne accorse.

"So che sei sveglio Bibo" aprii gli occhi e la vedi sorridere.

"Rimani qui vado a fare una cosa e torno" le dissi dandole un bacio in guancia. Mi alzai dal letto, non curante del dolore alla gamba e andai al piano di sotto. Preparati la colazione e salì sopra. Spiai dal buco della serratura e la vidi smanettare col suo cellulare.

"Buuuuuuh" dissi entrando facendola girare di scatto alla porta.

"Che fai con quel vassoio in mano?" mi chiese con un cipiglio in viso

"Niente, portò la colazione alla mia sexy infermiera" dissi facendole l'occhiolino. Mi fece un tenero sorriso e disse

"Aaaw Juss come sei dolce" feci una smorfia di disgusto a quella parola, per me i tipi dolci erano deboli.

"Io non sono dolce" sbottai

"Ok tutto quello che vuoi. Non fare lo scorbutico però eh." disse agitandosi

"Perché senno cosa rischio? Un servizio da parte della troia di fronte a me?" le dissi, avevo perso le staffe. Mi ero arrabbiato, avevo poco controlla della mia rabbia e per la minima sciocchezza scatenavo la mia ira. Ero molto sotto stress quindi scontai tutto su di lei.

"A chi hai dato della troia? Eh ripetilo se hai le palle stronzo" mi rispose facendo la dura.

"A te puttana" le risposi a tono.

"Sei un totale pezzo di merda. Bel modo di ringraziarmi per aver impedito che morissi dissanguato davvero un bel modo. Muori velocemente stronzo" disse prendendo il suo cellulare e il pacco di Malboro Rosse sotto di esso per poi uscire sbattendo la porta. Iniziai a buttare pungni al muro, dovevo sfogare la rabbia. Sono così coglione. Scesi di sotto, c'era Zayra che preparava la colazione, Ryan che preparava la tavola e i ragazzi della banda sul divano a giocare alla play.

"Oh ragazzi" tutti si girarono compresa Zayra guardandomi male.

"Che c'é?"sbottai più acidamente di quanto pensassi. Austin si alzó e mi prese per il colletto della maglietta

"Lo chiedi pure? Credi sia bello quello che hai fatto eh? Quella ragazza é nera. Gli si poteva vedere il fumo uscire dalle orecchie. Abbiamo sentito tutto Justin, perché fai il "cretino pezzo di merda pieno di se"" mi disse poi spintonandomi. Persi di nuovo le staffe, afferrandolo questa volta io dal colletto lo sbattei al muro molto forte.

"Sentimi, brutto figlio di puttana. Non ti permettere mai più di alzarmi le mani contro. E poi che c'é te la difendi perché già ti ha fatto un bel manico quella troia eh?" gli dissi spingendolo

"Ma tu sei bevuto il cervello? E una ragazza. Dopo quello che ti ha fatto la tratti così. Non sei bravo a trattare con le persone Justin, per te vanno bene solo le vere troie perché solo quelle non hanno sentimenti" disse allontandosi verso la porta per sbatterla alla sue spalle.

Krystal pov's

Dire che ero incazzata nera era un efrauismo. Come si permetteva quel coglione pezzo di merda a chiamarmi troia? Mentre scendevo le scale non mi ero neanche accorta di essere vestita con solo una canotta bianca lunga a mala pena fin sotto il sedere, messa durante la notte per stare più comoda. Nel salone ho notato poi tanti ragazzi, credo che tutti facessero parte della gang. Uno di loro, con gli occhi azzurri e i capelli neri mi ha letteralmente squadrato mentre me ne andavo, ma essendo incazzata nera, gli ho lanciato uno sguardo di fuoco nonostante fosse un gran pezzo di figo. Sono uscita di casa sbattendo quella porta con una tale forza da credere di essermela portata dietro. Da lontano notai un parco isolato e abbandonato. Mi avviai alla panchina sotto ad un albero e mi ci sedetti. Avevo bisogno di nicotina, solo quella mi poteva par calmare. Estrassi una Malboro dal pacchetto accendendola per poi portarmela alle labbra facendo un lungo tiro. Era stupendo vedere gli anelli di fumo che si dissolvevano nell'aria, in quel parco regnava la tranquillità. Il cielo grigio scuro, segno che tra poco sarebbe iniziato a piovere, e il marrone del parco facevano contrasto con la mia figura vestita di bianco. Il telefono continuava a vibrare ma non lo degnavo di uno sguardo. Ad un tratto sentii dei passi sulla ghiaia che si facevano sempre più vicini. Avevo la testa china mentre prendevo un altro lungo tiro dalla sigaretta. Davanti a me si posizionarono un paio di Supra blu. Chiunque fosse doveva avere per forza uno stile stupendo.

"Posso fare un tiro?" mi chiese una voce maledettamente sexy e roca. Senza neanche parlare alzai il braccio per porgli la sigaretta. Il punto della pelle che andó a contatto con la sua bruciava. Decisi finalmente di alzare lo sguardo per poi immergermi in quelle due pozze azzure che pochi minuti prima mi avevano ipnotizzato nonostante fossi incazzata nera.

"Grazie. Finalmente hai deciso di alzare il tuo bel faccino piccola" la sua voce porco puré era mlmlml.

"Mmh" feci un verso di approvazione per fargli capire che avevo ascoltato.

"Comunque piccola io sono Austin" mi disse

"Piacere mio, sono Krystal"gli risposi sorridendo.

Iniziammo a parlare delle nostre famiglie, ci raccontammo del più e del meno e poi mi chiese..

"Beh, perché sei uscita di casa quasi nuda con il fumo che ti usciva dalle orecchie?" mi chiese con un tono di voce molto interessato.

Gli spiegai brevemente ciò che successe al piano di sopra..

"Capisco, quel ragazzo a dei seri problemi. Non farci caso" mi rispose ridendo, iniziai a ridere anche io, aw la sua risata era contagiosa. Mi alzai dalla panchina mettendomi di fronte a lui, era molto più alto di me, mi faceva sentire nana, propio come con mio fratello. Iniziai a sfregarmi le braccia per il freddo ma poi mi fermai non volendo che se ne accorse, ma come non detto..

"Tieni mettiti questa" disse togliendosi la sua felpa enorme che mi andava come un vestitino.

"Uhg grazie" mormorai indossandola e annusando il profumo stupendo che emanava.

"Aw come sei cucciola con la mia felpa. Sei la mia piccola bellissima nana" disse per poi strizzarmi le guancie baciandomi la punta del naso. Si distaccò di qualche contimetro per poi iniziarmi a guardare negli occhi. Dire che stavo letteralmente andando a fuoco sarebbe stato troppo poco, avevo iniziato ad avere caldo anche alle gambe che un minuto fà erano congelate. Si sentì un enorme boato provenire dal cielo, era un forte tuono, seguito poi dalle piccole goccie d'acqua che iniziarono a scendere dal cielo. Come se tutto questo lo avesse risvegliato iniziò ad avvicinarsi sempre si piu, chiuse gli occhi e così feci anche io, le nostre labbra erano unite, e si muovevano in sincronia tra di loro, mi cinse la vita con le sue forti braccia mentre io appoggiai le mie mani alle sue guancie. Dentro di me si scatenò una mandria di elefanti wow era stupendo, tracciò con la punta della sua lingua il mio labbro inferiore chiedendo l'accesso che subito gli concessi, portai poi le mani nei suoi capelli iniziando a tirarli facendolo gemere, mentre le sue braccia scesero fino al mio sedere strizzandolo facendo gemere me. Mi morse il labbro ci staccammo dolcemente e ci guardammo negli occhi.

Decise di rompere il ghiaccio..

"Wow, è stato-"non lo lasciai finire che lo interruppi

"Fantastico" dissi per poi arrossire.

Era stato una cosa magnifica baciarsi sotto la pioggia. Eravamo bagnati fradici ma nonostante questo era una sensazione magnifica stare con lui.

"Vieni piccola ti porto in un posto segreto" disse dandomi la mano, una scossa elettrica mi percorse la mano il braccio per poi arrivare alla colonna vertebrale. Feci un cenno con la testa per fargli capire di aver accettato e ci avviammo verso una stradina che portava in un boschetto..

Aggiorno la storia a 3 voti e due commenti. Forza con quella stellinaaaa ⭐⭐⭐.
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