Justin pov's
Il mattino seguente mi svegliai stanco. Non avevo quasi chiuso per niente occhio se non dalle prime luci dell'alba fino ad ora, e a giudicare dal orario che segnava la sveglia "07:13" avevo dormito all'incirca un'ora o massimo due.
Decisi di scendere a fare una bella colazione. Scesi e trovai Austin sul divano, non lo degnai di uno sguardo non so perché ma averli visti tutti e due ieri mi aveva praticamente mandato in bestia. Andai verso il frigo mi attaccai al cartone del latte e mangiai quei due waffle che erano posti sul tavolo. Mentre lavavo il piatto e le posate che avevo usato entró Austin.
"Non dirmi che hai mangiato quello che c'era nel mio piatto" disse lui
"oooops forse l'ho fatto, davvero buono da quando hai imparato a cucinare così Mahone?" lo risposi sornione.
"Bieber ti conviene non fare lo spiritoso, intanto la tua Krystal -mimó due virgolette con le mani- è attaccata a me come una cozza e non ti calcola, mi dispiace sai che ieri le palle te le abbia divise con quella ginocchiata" disse ridendo sarcastico.
"ah giusto qui abbiamo il grande play boy, a chi ogni cazzo di volta andiamo in discoteca le puttane vengono da sole per provare il mio cazzo? A chi? Chi non ha mai cacciato un mezzo dollaro a troie manco per ringraziarle? Chi ha tutte le vagine del mondo senza fare un cazzo? beh quello sono io non tu. Quindi smettila di rompere le palle. I gusti sono gusti se lei preferisce me a te sticazzi troverò dell'altro." dissi e me ne andai senza dargli tempo di rispondere .
Quello che avevo detto non era assolutamente vero. Volevo Krystal e sarebbe stata mia.
Krystal's pov
Mi ero appena svegliata e avevo un forte mal di testa e un dolore atroce al sottopancia. Speravo solo non fosse quello che pensavo. Andai di corsa in bagno e iniziai a bestemmiare come non mai era all'incirca una settimana che ero qui, oggi volevo inaugurare la piscina ma la sfortuna dalla mia parte come sempre ha portato da me il ciclo.
Mi feci una veloce doccia presi l'intimo nero di pizzo e su di esso poggiai l'assorbente. Andai in camera con solo l'intimo e mi spaventai credendo di avere le tende aperte ma per fortuna non era così. Le tende erano più che chiuse, aumentai il condizionatore e aprii le finestre, lasciando le tende d'avanti per non far vedere niente, per far cambiare aria.
Entrai nella mia cabina armadio grande quanto la mia camera e mi spostai sul lato estivo.. Presi dei pantaloncini a vita alta di jeans neri nel caso mi sporcassi, che superavano l'ombelico, li avevo tutti così. Avevo scordato di mettere il deodorante sotto le braccia ed andai in bagno per prenderlo.
Appena varcai la porta del bagno mi accorsi di una persona sdraiata sul letto a pancia in su che puntava i suoi occhi prima sul mio corpo e poi su di me, Justin. Solo in quel momento ricordai di avere addosso solo il reggiseno di pizzo nero e le mie guance si colorarono di rosso.
"Come hai fatto ad entrare nella mia camera senza neanche farti sentire?" chiesi fingendomi arrabbiata perché si, era insopportabile, ma mi piaceva ed anche tanto.
Diedi uno sguardo alla porta che era ancora chiusa a chiave, il mio sguardo si spostò sulla finestra e capi immediatamente.
"Hai visto che sei riuscita a capire comunque volevo solo parlarti, tranquilla" disse puntando i suoi occhi nei miei.
"Okay, finisco di prepararmi e vengo qui. Tu resta fermo e immobile su questo letto." dissi lasciandomi scappare un sorriso.
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°•Innamorata di un gangster•° {JB&AM FF}
FanfictionKrystal, una giovane ragazza italiana di soli 16 anni si trasferisce a Los Angeles, con la sua migliore amica per vivere una vita indipendente lontane dai loro genitori. Justin, un giovane ragazzo canadese di soli 18 anni vive a Los Angeles da soli...