Capitolo 2: Craig

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"C! Vuoi alzare quel cazzo di culo dal letto, sono le 7:45 e alle 8 devi essere al lavoro!
La nostra famiglia va avanti per il tuo lavoro, vuoi essere licenziato e mandarci per strada?
Alzati imbecille"
Craig sentiva questa sveglia tutte le mattine, ormai ci aveva fatto l'abitudine.
Non era uno che si faceva troppo problemi, si alzava, si lavava, scendeva, faceva colazione e non rispondeva neanche a suo padre che gli dava tutti i giorni dell'imbecille.
Craig era uno dei ragazzi più conosciuti nella periferia di Georgetown, ma avrebbe preferito non esser conosciuto da tutti per quello che faceva.
A Georgetown tutti lo temevano: non era un ragazzo cattivo (non più cattivo di quanto fosse chiunque altro) voleva solo farsi vedere da tutti come "il più cattivo del quartiere", ma questo solo dopo la morte della madre, perché voleva che le persone gli stessero il più lontano possibile: faceva fatica a fidarsi delle gente.
Il suo aspetto fisico non lo aiutava certo a sembrare meno tenebroso: alto, capelli scuri e corti, molto muscoloso con un tatuaggio enorme sul bicipite, due enormi dilatatori ai lobi e il piercing sulla lingua, ma non era tanto quello. La sua particolarità è che aveva due piccoli e intensi occhi grigi: erano un misto tra gli occhi di suo padre e quelli di sua madre.
Craig da sempre viveva con il peso di portare avanti la famiglia: aveva sempre lavorato, fin da piccolo suo padre lo faceva lavorare e non aveva mai avuto l'occasione di poter andare a scuola e poter studiare come tutti gli altri ragazzi. Lavorava in un ristorante vicino la George Felder e tutte le mattine si fermava a 2 minuti a guardare i ragazzi che entravano e si chiedeva come doveva essere svegliarsi tutti i giorni e non pensare di dover andare a lavorare, ma stare seduto su un banco di scuola e studiare.
Oltre che essere il "bad boy" di turno era anche molto noto per il suo fascino.
Non era uno che si metteva grandi problemi lui e il suo migliore amico, Josh, erano conosciuti per essere due gran donnaioli e per non avere mai avuto storie d'amore più lunghe di una settimana: Craig in particolare.
Non era un ragazzo da relazione fissa, anzi non voleva legami con nessuno (tantomeno con una ragazza) e cercava solo storie di una notte.
Pensava che avrebbe continuato a fregarsene  e ad avere le sue scappatelle, fino a quando non conobbe per puro caso, Caterine
Da adesso in poi, parleranno i personaggi: i primi due capitoli li ho scritti per presentare un po i due protagonisti, ma dal prossimo capitolo inizierà la storia.

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