Capito 10: Mano nella mano

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Pov Caterine
La sera in cui parlai con Archie mi addormentai presto, anche se prima ebbi una lunga discussione con i miei sulla scuola:
"Insomma Caterine, lo sai quanto è importante questa scuola. Abbiamo fatto tanti sacrifici e si parla del tuo futuro e bla bla bla..."
Più o meno tutte le sere andava a finire così, con una lunga discussione.
Ormai non ci facevo manco più caso. Quella scuola non faceva per me, ma d'altronde, non avrei avuto scelta.
Quella mattina ero abbastanza su di giri. Dovevo uscire con Archie ed ero molto elettrizzata all'idea, quindi dovevo decidere cosa mettermi. La fortuna della nostra scuola è che non dobbiamo indossare uniformi, quindi possiamo metterci quello che ci pare: certo non sono permesse canottiere troppo scollate, minigonne o calze a rete.
Ho sempre avuto un buon gusto nel vestire, me lo dicono tutti, perché riesco a usare tutti i vestiti che ho nell'armadio e li concilio sempre bene con gli accessori che ho. Ho sempre pensato che il sinonimo di sexy non sia, poco vestita, ma sia poi buon gusto, ed è quello che pensò di avere.
Mi misi un paio di pantaloni neri stracciati nelle ginocchia, un paio di anfibi Rossi scuro intonati a una canottiera di pizzo e una giacca di jeans che mi aveva regalato mio fratello.
Mangia al volo una mela quella mattina e uscii subito di casa.
Quando arrivai a scuola quella mattina, mi sentii un po strana. Non capivo bene il perché, sapevo solo che c'era qualcosa che non andava e iniziai a guardarmi intorno per cercare di capire dove fosse il problema.
Ero assorta nei miei pensieri quando arrivarono steve e Emily.
"Ehi bellezza, stai fantasticando sul tuo appuntamento di oggi?" Disse Emily.
"Guarda non fantasticavo proprio su niente, mi stavo solo guardando intorno"
"Stavi cercando quell'imbecille che era davanti a scuola l'altro giorno?" Disse Steven.
Effettivamente, le parole del mio amico mi fecero ragionare: non avevo ancora visto Craig. Non pensavo mi potesse importante così tanto, ma non vederlo davanti a scuola, mi fece sentire strana.
"Ma figurati se cercavo lui, quel maleducato, spero non si faccia più vedere"
"Ah ecco..."
"Dai sbrigatevi che abbiamo la lezione di quel figaccione del nostro prof"
"Emily ahahahah!"
Quella giornata fu abbastanza pensate. I prof iniziarono a spiegare cose molto complicate e a programmare test e interrogazioni. Le materie e le cosa da studiare si accumulavano e iniziavo anche a capire il motivo per cui i miei mi avessero mandato li: non dovevano preoccuparsi che facessi altro oltre a studiare.
La giornata nonostante tutto passó molto velocemente, ma non avevo incrociato Archie da nessuna parte della scuola. Pensavo che si potesse essere ammalato, o che gli fosse successo qualcosa, in ogni caso, mi chiedevo come mai non mi avesse avvertito.
Siccome era ora di uscire, mi diressi verso il mio armadietto per mettere via i libri delle materie della giornata appena trascorsa, quando sentii sui miei fianchi, due enormi mani fredde.
"non pensavi mica mi fossi dimenticato della nostra uscita?" Mi disse Archie all'orecchio e mi diede un leggero bacio sul collo, che mi fece venire i brividi.
" no no, non pensavo questo, solo che non ti ho visto per tutto il giorno e pensavo fossi rimasto a casa"
"No non perderei mai la possibilità di uscire con una meraviglia come te, disse con un sogghigno.
"Dai Archie smettila che mi fai imbarazzare"
"Mi dispiace ma non posso impedirmi di dire la verità"
"Ahahah dai, cambiamo discorso, che cosa vuoi fare oggi?"
"Non lo so ancora, intanto incamminiamoci verso l'uscita"
Subito seguii il ragazzo dai capelli rossi verso l'uscita della scuola e iniziammo a parlare di cosa avremmo fatto una volta usciti da scuola.
Avevamo deciso di andare in un pub molto carino vicino casa mia e poi andare a fare una passeggiata al parco. Trovavo che Archie fosse un ragazzo davvero dolce, qualunque altra persona mi avrebbe proposto di andare a casa a "studiare" o robe del genere, trovando una scusa per portarmi a letto, invece apprezzai davvero Archie quando mi chiede di rimanere a mangiare fuori, perché voleva dire che sapeva aspettare e che magari con me voleva provare a vedere se ci poteva essere qualcosa tra di noi in un futuro non molto lontano.
Quando uscimmo dalle porte della scuola, la mancanza che provavo stamattina venne colmata subito: vidi esattamente a 100 metri davanti a noi, Craig, il ragazzo presuntuoso e arrogante, con in mano due cup cakes.
Non feci in tempo a girarmi che lui aveva incrociato il mio sguardo. Volevo sprofondare, ma la cosa peggiore, accadde quando, prima di arrivare in fondo alla strada, Archie decise di prendermi per mano e camminare per tutto il vialetto, mano nella mano.
La faccia di Craig era abbastanza irritata, o almeno credevo fosse così, non lo conoscevo per niente ancora.
Caddero i due cup cakes dalle sue mani e lo vidi incamminarsi verso di noi.
Avevo paura di ciò che stava per succedere...

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