Niente più Nick e Amber

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Pov's Amber
Mi risvegliai in una stanza a me sconosciuta. Feci per alzarmi ma persi l'equilibrio e caddi a terra. Mi sentivo così diversa, così debole.
Qualcuno aprì la porta e si avvicinò a me. Era un uomo molto affascinante, biondo con due bellissimi occhi dorati. Era senza dubbio un vampiro!

"Edward si è svegliata" urlò dal corridoio il misterioso vampiro

"Carlisle forse sarebbe il caso di chiamare Nick prima" disse Edward

E così lui è Carlisle? Nick mi aveva parlato di lui, delle sue mitiche imprese.

"Dove mi trovo?" chiesi guardandomi intorno.
"Sei a Seattle" rispose tranquillo.
"Emily dov'è? Cos'è successo?" Continuai.
"Emily sarà qui a momenti e quello che è successo non sta a me il compito di raccontartelo"

Avevo bisogno di risposte e questo saggio Carlisle non aiutava affatto. Mi faceva solo innervosire. Uscì dalla stanza e mi lasciò sola. Qualche minuto dopo entrò Nick con gli occhi gonfi.
Lo volevo abbracciare ma persi l'equilibrio e, per mia fortuna, mi prese al volo. Continuo a non capire.

"Amber, è tutta colpa mia. Io ti ho trasformato, io ti ho fatto soffrire, io ti ho ridotto così. È colpa mia se tu ora non hai più i tuoi poteri, è tutta colpa mia. Perdonami"

Detto questo uscì dalla stanza piangendo e al suo posto entrò Emily.

"Amber, qual'è l'ultima cosa che ricordi?" Chiese gentilmente mia sorella
" ricordo gli occhi di Josh e Funny aprirsi e Allison scappare via" risposi confusa da quella domanda
"Credo che per farti capire devo partire dall'inizio" e io annuii.
"No, spetta a me questo compito" disse Nick rientrando nella stanza con due bellissimi e tristissimi occhi neri.
"Ricordi quando eravamo in quel vicolo buio? Quando io volevo ucciderti?
Ecco dopo ci siamo baciati ed è stato un errore, ma ne avevamo bisogno. In quel momento io avevo ancora del veleno in bocca e baciandoti tu ne hai assunta una piccola dose. È questo che ti ha aiutato a trasformarti in un'intrascendente, tu potevi rimanere umana." Si fermò
"Continuo a non capire" ammisi
" tu ti sei trasformata perché io l'ho permesso e ieri, quando hai curato il tuo branco, non avendo una trasformazione completa tu hai perso l'immoralità per curare loro. Ora sei umana."si fermò per capire la mia espressione
"Non riesci ad avere equilibrio perché il tuo corpo rifiuta la mortalità. Amber dentro di te c'è ancora il mio veleno e tu ora non hai una posizione stabile, è complicato. Non posso nemmeno trasformarti perché non reggeresti il morso. Se vuoi puoi trasformarti, devi solo volerlo realmente e io potrò aiutarti. Sacrificio per sacrifio" Riprende
"Se mi trasformassi cosa succederebbe a te ?" Chiesi dura.
"Non importa" rispose nervoso.
"Nick parla!" Urlai a quel punto
" potrei non farcela" disse in un sussuro
"No, tu te lo scordi" dissi in presa al panico.
"Puoi ritrasformarti anche con lo sbalzo di emozioni. Tristezza, rabbia, vendetta.. È genetico tesoro. Verrai con me, Tyler e Jacob. Noi ti aiuteremo. Dovrai stare distante da Nick" si intromise mia sorella
"No, fa troppo male" protestai fissandolo e un piccolo sorriso amaro nacque sul suo volto.
"Amber, parliamo di emozioni forti, devastanti. Il dolore ti aiuterà" e Nick fece una smorfia
"Ora vi lascio soli" aggiunse.
Nick si avvicinò e mi lasciò un bacio sulla forte. Una lacrima scese dal mio viso e lui l'asciugò.

"Quindi ora niente più Nick e Amber" singhiozzai.
"Niente più Nick, Amber ci sarà sempre" disse in tono freddo
"Niente più Nick e Amber" dissi ricambiando il tono
"No" ringhiò fra i denti
"Niente più Nick e Amber" ripetei
"Smettila di dirlo" disse a voce rotta
"Non devi convincere solo me, vorresti dirmi che Nick starà bene senza Amber. Se è così vattene."
Detto questo prese le sue cose e si incamminò verso la porta.

"È un addio?" Chiesi ormai in lacrime
Si girò e annuì guardandomi dritto negli occhi e poi uscì dalla mia vita.
Quando varcò la porta un vuoto enorme si fece spazio dentro di me.
Niente più Nick e Amber.. Niente più Nick. Rimasi a fissare il vuoto per circa mezz'ora finché due mani si posarono sopra le mie spalle. Alzai lo sguardo e incontrai quello di Jacob.

"So che non ti sono mai andato a genio, ma io ho appoggiato Bella quando Edward l'ha abbandonata, anche tu troverai qualcuno che ti appoggerà in quel modo, in caso contrario, ci sarò io" disse cercando di migliorare un po la situazione.
"Apprezzo il gesto, davvero. Ma io non ho bisogno di nessuno" dissi alzandomi in piedi senza perdere l'equilibrio.
"Ora andiamo" dissi e mi accompagnò in macchina fino alla mia vecchia casa. Entrai senza salutare nessuno e diretta verso la mia camera stappai una bottiglia di Vodka. Iniziai a berla finché, forse per rabbia, la scagliai contro la porta rompendola. Scesi le scale e nel momento in cui aprii la porta di casa..

"Dove stai andando?" Chiese l'ultima voce che avrei voluto sentire quel giorno, mio padre.
Mi chiusi la porta alle mie spalle e iniziai a camminare senza destinazione per le strade di Seattle. In quel momento il mio telefono squillò. Scott. Attaccai e continuai a camminare fino al cimitero, entrai e andai alla tomba di mia madre.

"Eii mamma, quanto ti vorrei qui con me. Sai la mia vita fa davvero schifo. Tu non ci sei, Nick non c'è. Mi sento terribilmente sola. Mi ricordo quando venivi nella mia camera per vedere come stavo e quando io ti rispondevo 'male' tu mi davi uno di quei tuoi abbracci che solo tu sai fare. Ecco, adesso avrei proprio bisogno di un tuo abbraccio. Ora avrei bisogno di te e tu non ci sei. ho fatto pace con Emily. Se fossi qui saresti orgogliosa di noi, lo so. Sono nata debole e tu mi ha insegnato ad essere forte, ma ora che non ci sei più chi mi darà la forza di andare avanti?! A volte, la mattina, prima di svegliarmi prego che sia solo un sogno e che al mio risveglio tu sarai in cucina ad aspettarmi con i tuoi favolosi pancake. Cerco sempre di scappare dalla realtà perché non mi piace. Sarò forte perché è a te che l'ho promesso. Ti avevo promesso che niente e nessuno mi avrebbe ferita, che avrei imparato a non affezionarmi troppo alle persone. Eppure adesso sto malissimo per un ragazzo che mi ha detto addio con un cenno della testa. Sto male perché se avevo un motivo di sorridere, quello era lui. Sto male perché lo vorrei qui, con me.. Adesso. Sto male perché lui si dimenticherà di me ma io no. Sto male perché io la parola 'fine' nella nostra storia non la volevo. Sto male, e sai perché mamma? Perché io lo amo. Ora siamo a più di 1000 km di distanza ma sarei pronta a farli tutti a piedi se solo avessi la certezza che lui sarebbe la ad aspettarmi. Mamma io sarò forte per te, nonostante tutto, io supererò tutto. Volterò pagina, dimenticherò chi mi ha dimenticato e sorriderò al nemico. Come mi hai insegnato tu. Oh cavolo, guarda.. È già mattino"

Spazio autrice:
Ecco il nuovo capitolo, il primo capitolo dell'arrivo a Seattle. Spero vi sia piaciuto! Alla prossima❤️

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