Un incontro un po' inaspettato....

Introduzione

Eccomi qui, mi chiamo GIULIA , ho 17 anni e vivo ad Alba, una cittadina delle Langhe.

Sono abbastanza alta e magra, capelli castano scuro, mossi, lunghi fino alle spalle, occhi color verde misto al marrone. Amo lo sport, pratico tennis e pallavolo a livello agonistico perciò passo la maggior parte dei miei pomeriggi tra studio e palestra dove mi impegnano duri allenamenti.

Frequento il Liceo Classico ad indirizzo Internazionale, ovvero studio storia e geografia, oltre che in italiano, anche in francese. Non sono, e forse mai sarò, la prima della classe anche se i miei voti si aggirano tutti intorno all' 8 a parte qualche scivolone che a volte mi aiuta a darmi una controllata e a pensare anche un po' alla scuola.

Sono una persona molto pazza ed esuberante, amo trascorrere i sabati pomeriggio con i miei super-amici a collezionare figuracce in giro per la città mentre le sere in discoteca o a casa con le mie amiche tra film romantici, thriller e horror con una buona dose di risate e pop corn.

La musica è una mia grande passione, so suonare la chitarra da cinque anni anche se purtroppo l'anno scorso ho dovuto abbandonare gli studi musicali per concentrarmi al meglio sulla scuola dato che ho avuto un periodo un po' critico durante il quale rischiavo la bocciatura.

Come tutti gli adolescenti ho un idolo ovvero Mika, ma fino a poco fa il mio sogno più grande era quello di incontrare Robert Pattinson, attore e musicista, e devo ammettere che anche io ho avuto anche io la mia "fase twilight" , iniziata per scherzo, con una battuta delle mie amiche, ma che alla fine mi ha indirizzato verso questo genere di film e di libri.

Ah , proposito delle mie amiche, cosa posso dire di loro, bhe sono un po' pazze come me o forse un po' di meno ma sono delle ragazze fantastiche senza le quali non potrei vivere dato che ogni volta che ho un problema o mi sento triste posso rivolgermi a loro per trovare conforto e una risata involontaria, spontanea, ma che arriva direttamente dal cuore. Tra esse ci sono Alessia e Valentina o come la chiamo "Le mie sorelline" dato che loro hanno avuto il ruolo delle sorelle che non sempre desiderato, ma mai "ottenuto". Per me loro sono importantissime e perderle vorrebbe dire perdere una parte della mia vita.