Driiiiiiiiinnn, Driiiiinnn era ora di rientrare in classe dopo l'intervallo. Ero stanchissima, mi sentivo uno straccio perché durante tutta la notte avevo chiuso occhio si e no due orette non sapendo come interpretare il gesto di Robert. Mi affrettai a raggiungere l'aula: ero rimasta una delle ultime in corridoio siccome io, Ale ed Ely, assieme a Vale e Fra avevamo accordato una cena tutte insieme questa sera perché nel week-and non ci eravamo viste molto e perché erano curiose di conoscere Robert. Ero palesemente in ritardo;corsi fino all'aula: non volevo prendermi un' ennesima sgridata dal prof. Bianchi di matematica dato che già non gli andavo molto a genio: per me la matematica era solo un opinione.
"Grazie per essersi presentata alla lezione signorina Giacosa" disse il professore appena entrai in classe.
"Scusi per il ritardo prof" risposi a testa bassa ed in fretta andai a sedermi al mio posto senza fiatare.
Il professor Bianchi iniziò la lezione anche se non era uno di quegli insegnanti che si facevano rispettare, anzi non riusciva mai a spiegare dato il rumore nella classe. Tutte le volte usciva dall' aula esasperato e con i fumi alle orecchie.
" Senti io ci rinuncio" dissi, gettando la penna sul quaderno, lasciando a metà un esercizio di matematica " con sto macello non concluderemo niente" borbottai.
" Siamo in due. Lo farò a casa e chi si è visto si è visto" rispose Ale, la mia fidata vicina di banco. Chiusi il quaderno e presi dallo zaino l'Iphone che non guardavo da ieri pomeriggio. Wow 324 messaggi dal gruppo della classe, 4 chiamate perse da Ale... Quattro chiamate perse da Ale?"Ale mi hai chiamato ieri pomeriggio?" le chiesi mentre anche lei prendeva il cellulare.
"Sì, volevo chiederti com'era andato il pomeriggio con Pattinson anche se come sai non mi va molto a genio! Forza racconta!" disse lei con fare eccitato
"Niente di che l'ho portato da zia a fare colazione, poi siamo andati al ristorante su a La Morra etc" dissi mentre la mia compagna continuava a smanacciare sul suo smartphone ed io aggiunsi "epoimihabaciatol'angolodellabocca" tutto d'un fiato.
"Lui cosa?" chiese Ale strabuzzando gli occhi
"Ma niente di che...." dissi io anche se intuivo essere tutta rossa
"Chissà magari gli piaci" ipotetizzò Ale
"Mi sa di no sai, sarebbe molto bello però... lui è famosa io sono solo una diciassettenne italiana che gli è andata a sbattere...!" esclamai io
"Già...E poi vi siete ancora sentiti?" mi chiese
"No, ieri mi si è scaricato il cellulare e non trovavo più il caricabatterie"
"Ahhhh capito! Ecco perché non hai risposto" concluse la mia compagna mentre continuava a messaggiare.
"Non lo dirai a nessuno vero?" chiesi io tanto per essere più tranquilla, anche se conoscevo già la risposta.
"Stai tranquilla, ho mai rivelato un tuo segreto?" disse lei ed io mi rilassai sentendo quelle parole. Mi fidavo di Alessia ma è sempre meglio avere una conferma.
"Vuoi invitare anche lui stasera?" chiese Ale dopo un po' ed io accettai e gli scrissi:
"Io e le mie amiche avremmo organizzato di andare a mangiare una pizza tutte insieme stasera ti va di unirti a noi? Senza impegno ovviamente! Poi ti devo anche chiedere una cosa, ricordamelo! Giulia"
E dopo poco arrivò la risposta:
"Uuuu di che cosa si tratta la cosa che mi devi dire? Comunque per la pizza è perfetto! Dimmi solo a che ora... c'è una domanda che mi viene spontanea però: non dovresti essere a scuola? Robert"
"Sì infatti sono a scuola ma mi sono arresa alla matematica, non ci capisco nulla e con il casino che c'è! La cosa che devo dirti non è niente di importante, ma preferisco chiedetelo di persona, tranquillo non è nulla di impossibile: niente morsi o cose del genere! Per stasera farei verso le 8pm sotto casa mia così andiamo insieme se per te non è un problema. Giulia"
"Yessss alle 8 p.m. a casa tua e ora vai a studiareeeee che è meglio! A dopo. Rob"
Stavo per rispondere quando Ale mi tirò una gomitata e poi guardai il professore e intuii: si era girato e ci stava osservando con sospetto allora per giustificare la mia posa china dovuta al continuo scambio di messaggini la mia amica disse ad alta voce
"Giuly ma ci arrivi a prendermi sta penna o no?"
"Emh no, non ci arrivo" risposi abbassandomi nuovamente, ridendo.
Irritato il prof. si girò di nuovo verso la lavagna non prestandoci più attenzione."Sai già cosa metterai stasera" chiese Ale
"Mmmm in verità no. Ti va di venire da me, mangiamo un panino e poi mi aiuti a scegliere cosa mettere!"
"Andata!" esclamò e in quell'esatto momento squillò la campanella. Per fortuna le ultime ore erano di Italiano durante le quali avremmo visto un documentario su Eugenio Montale.
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Un incontro un po' inaspettato....
RandomGiulia, 17 anni, frequenta il Liceo Classico della sua città. E' una persona molto "pazza", ma anche molto responsabile e sensibile. Può contare sull'amicizia di grandi ragazze pronte a sostenerla. Come tutte le adolescenti ha un sogno nel casset...