13. Happy Ending

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A quel punto Raeula rivide tutto.
Era cosí confusa.

*(flashback 1)
"Raeila. Grazie per ieri sera"

"Ma figurati. Non c'é problema"

"Ti aiuto a portare i libri giú?"

"Va bene"

"Shū attento hanno appena passto la cera sul pavimento. Si scivola"

"Sta attenta anche tu"

"Si certoooowoooh"
'Raeila cade dalle scale e batte la testa' *

"C-cosa?! Shū-san..."

"Che ti ha fatto"

"Non ha fatto in tempo a predermi per mano. Gli sono sfuggita. E poi ho battuto la testa. Ma come facevo a conoscerlo?"

"Vedi..."

"E mi ricordo anche di te. Ecco perché mi eri cosí familiare. Allora. Non sei morto. Ti credevo morto... Ma perché te ne sei andato?"

Gli fece in lacrime gettandoglisi sul collo

"Io credevo fosse stata colpa mia. Visto che ti avevo avvertita tardi dell'anticipo della lezione. Mi spiace non essere rimasto. Vedendoti in quel modo mi torturavo sempre più ogni secondo che passava. Ho avuto timore di perderti. Quando però mi hanno avvisato che sarebbe venuta una ragazza e ho visto te, i miei giorni divennero leggeri. Ero contento di riveder..."

Raeila non lo fece finire di parlare, perché staccatasi dall' abbraccio lo baciò sulla bocca spingendolo al muro dove rispose al suo bacio con un altro e poi un altro ancora.

"Ti avevo promesso una cosa."

"Rinfrescami la memoria. Cosa?"

"Che una volta diventati responsabili saremmo stati insieme per tutta la vita."

"Mantieni la tua promessa?"

"Si. La mantengo solo se tu mi prometti di farne una uguale e di mantenerla"

"Io lo faccio."

"Allora siamo d'accordo. Ti amo Raeila"

"Anche io ti amo Reiji"

In quel momento la Dea Luce apparve

"Bene. Raeila. Hai deciso allora."

"Si. É con lui che voglio passare la mia vita."

"Oh Raeila mi sono dimenticata di dirti che la fabbrica delle lenti chiude per lutto un paio di mesi."

"Questa é una tragedia. Vorrà dire che devo per forza indossare un paio di occhiali."

"Questi nella borsa?"

"Ecco. Pensavo di averli seppelliti da qualche parte. Dannatissimi occhiali."

"Su mettili. Non fare l'esagerata. Ti stanno benissimo. Diglielo anche tu ragazzo"

"Sisi."

"Mah. Io mica ci vedo tanto bene"

"E allora domani dall'oculista dritta e filata a farti aggiungere le graduazioni."

"No. Veramente non mi vedo. Vuoldire che non mi piaccio"

"Ma non devi piacerti. Devi piacere a me."

"Allora io vi lascio soli e ci vediamo presto, ok?"

"Allora a presto madre."



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