1 ; First day

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Sbadigliai sonoramente, non ero pronta per il primo giorno di quinta superiore, il mio ultimo primo giorno di superiori. O almeno si sperava lo fosse.

Mia madre mi aveva già preparato tutti i libri sulla scrivania. Mi avvicinai ad essi guardandone la copertina.
Feci una smorfia quando sopra uno dei tanti lessi 'Educazione sessuale'.

Pensavo già a quanto quella materia sarebbe stata imbarazzante, dato che io, pur avendo diciassette anni, non avevo mai fatto sesso.

Magari quest'anno sarebbe stato diverso, migliore, ma non ci speravo più così tanto.
Ogni anno nessuno di nuovo si fregava di me, tranne la mia migliore amica e gli altri amici che avevo.

Andai in bagno e mi sciacquai velocemente, mi lavai i denti e pettinai i miei capelli, prima di avvolgerli svogliatamente in uno chignon strambo.

Indossai un felpone verde scuro con la scritta 'coffee' è un paio di leggins neri.
Le vans completamente nere non potevano ovviamente mancare per completare il mio straordinario outfit.

Misi lo zaino in spalla e uscii di casa per camminare verso scuola. A metà strada, come sempre, mi aspettava Giselle, la mia migliore amica.

«Ciao.» disse teneramente venendomi incontro con un abbraccio. «Hei.» risposi semplicemente ricambiando il suo gesto d'affetto.

«Sei pronta allora per il primo giorno di inferno?» domandò retorica con la sua solita euforia mentre percorrevamo il viale che portava in centro città.

«Non ne sono sicura.» scossi la testa. Mi guardò vaga, come se volesse dire qualcosa che non poteva dire.
«Non è per Hemmings, vero?»

«Smettila di nominarlo ogni qualvolta si parla di scuola.» la ammonii.
«E come faccio? È il più figo della scuola, o forse persino dello stato, come faccio a non nominarlo mai?» fissò il vuoto.

«Però adesso che ci penso mi piace più Calum Hood, più dolce e romantico.» disse per l'ennesima volta. Alzai gli occhi al cielo. Era solita ripetere che le piaceva Calum perché era dolce e romantico.

«Si, okay. Ora possiamo cambiare argomento.» deviai frettolosamente dai suoi probabili futuri discorsi sui bicipiti di Ashton Irwin e i capelli stravaganti di Michael Clifford.

«Mi aiuterai a organizzare quella festa del cavolo però? Non ci riuscirò mai da sola.» piagnucolò insistente.
«Va bene, ti do una manina.»

«Emma, grazie amica mia.» mi baciò la mano. Ovviamente Giselle si era presa la briga di organizzare il ballo di fine anno. È ancora più ovviamente voleva iniziare i preparativi nove mesi prima.

«Penso che quest'anno avremo dei nuovi compagni di classe, speriamo siano carini.» alzò e abbassò ripetutamente le sopracciglia.

«Spero di no. Adoro il fatto che possano arrivare persone nuove ma odio il fatto che probabilmente saranno dei figoni colossali pronti a tirarsela almeno quanto i quattro che già abbiamo.» dissi.

«Tu sei una bella ragazza Em, vedrai che presto troverai l'amore che hai sempre sognato.» mi appoggiò una mano sulla spalla causandomi un briciolo di speranza in un remoto angolino della mente.

Quando raggiungemmo l'istituto, entrai subito in classe al contrario di Giselle che cominciò a spettegolare con le cheerleader.

Sex Education • Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora