CAPITOLO 2

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CAPITOLO 2

Il mattino dopo mi svegliai presto per essere all'orfanotrofio alle otto in punto.
Mi vestii e mi avviai verso un giorno pieno di promesse.
Arrivata all'orfanotrofio bussai alla porta, e ad aprirmi venne un bambino di circa dodici anni dai capelli castani e gli occhi neri.
- Chi sei?- chiese.
- Ehm... Sono Melanie... Dov'è Michael ?
- Mark!!!- esclamò una voce dal corridoio. Era Michael.
Venne da me e sorrise.
- Mark, lei è Melanie. Forse verrà a lavorare da noi, per cui comportati bene, ok?
Il bambino annuì e Michael gli scompigliò i capelli - bravo ... Ora vai a vestirti, che tra poco iniziano le lezioni...
Mark scomparve nella cameretta.
Guardai Michael : quel giorno indossava una camicia rossa e dei pantaloni neri.
- Ti piace il rosso, eh?- chiesi.
- Già. Ora vieni, cominciano le lezioni...
Andammo nell'aula: quindici bambini erano seduti ai tavoli, quattro per banco...
- Ehi, dov'è Mark? - chiese Michael.
In quel momento fece capolinea dalla porta un dodicenne vestito di tutto punto.
- Eccoti qui!!! Dai, ora vai a sederti al tuo banco...
Mark obbedì.
- Ehi Melanie, oggi insegnerò ai ragazzi grandi un argomento nuovo, ti va di assistere i piccoli?
- Certo.
- Falli disegnare un po'... Guarda, sono lì- indicò un tavolo.
- Ok- risposi annuendo.
- Bambini!!!- esclamò poi Michael - attenzione!!!
Tutti lo guardarono .
- Lei è Melanie! Starà qui con noi per un po'. Comportatevi bene!!! Ora... Lei oggi starà con gruppo numero uno. Gruppo numero due, voi oggi lavorerete col Das. Gruppo numero tre, voi scriverete un tema intitolato: il mio peggiore incubo. Al gruppo numero quattro oggi penserò io.
Io mi diressi verso il gruppo numero uno con dei fogli e una scatola con pastelli e pennarelli.
- Ciao piccoli, come vi chiamate? Quanti anni avete?
- Io mi chiamo Ellie, ho quattro anni !
- Anche io ho quattro anni, sono Luke!
- Io sono Billy, ho cinque anni!
- Io sono Julie e ne ho tanti così!- disse la bambina facendo un tre con la mano.
Sorrisi intenerita da tanta dolcezza.
- Bene piccoli. Oggi disegneremo- diedi un foglio ciascuno - ora ognuno di voi disegnerà la cosa a cui tiene di più . Potete usare questi...- appoggiai la scatola con pastelli e pennarelli in mezzo al tavolo - cominciate!!!
Mentre i bambini disegnavano andai a vedere il gruppo numero due: avevano tutti sei o sette anni e stavano giocando col Das.
- Ehi Melanie!- disse un bambino - guarda: questo è per te!
Mi diede un cuore fatto col Das.
- Oh, grazie! È bellissimo!!! Come ti chiami?- chiesi sorridendo.
- Paul!!!
- Be' caro Paul, devo dire che mi piace molto il tuo cuore!
- Grazie!!! Tu starai sempre qui, vero?
Mi bloccai - forse...
- SIII!!!- esultarono tutti i bambini del tavolo.
Nel terzo gruppo i bambini, la quale età andava dagli otto ai dieci anni, stavano scrivendo.
Decisi di non disturbarli.
Nel quarto gruppo i ragazzi stavano ascoltando Michael molto attentamente. Mi misi ad ascoltare anche io. Michael stava spiegando ai ragazzini la Rivoluzione Francese, mentre loro prendevano appunti.
Il più piccolo aveva poco più di dieci anni, il secondo pure, poi c'era il dodicenne Mark e l'ultima era una ragazza di circa quindici anni.
- Bene ragazzi- disse ad un certo punto Michael - ora io vado a vedere un attimo gli altri. Voi intanto controllate gli appunti.
I ragazzi obbedirono e Michael venne sorridente verso di me.
- Allora, come va?
- Molto bene, i bambini sono adorabili! In più sono molto gentili e non fanno mai un capriccio!
- Si, sono molto obbedienti, tranne il gruppo numero tre. Lì hanno tutti la stessa età, ovvero nove anni, sono tutti maschi e sono una banda di dispettosi!!! Però chiedono sempre scusa e aiutano sempre gli altri...
- Guarda cosa mi ha regalato il piccolo Paul... - gli mostrai il piccolo cuoricino.
- Oh Paul! È sempre molto gentile, si affeziona subito!
Mi venne un'idea: feci un piccolo buchino nella parte alta del cuore, per poi metterci un filo di spago e mettermi quella collana al collo.
Michael sorrise - io torno dai grandi: ora faremo Napoleone!!!
Io tornai dai piccolini.
- Ehi piccoli, come va?
- Bene!- risposero in coro- abbiamo finito!!!
- Bravissimi!!! Allora fatemi vedere i vostri disegni...
Il primo a mostrarmi il foglio fu Billy: aveva disegnato sedici omini che si tenevano per mano e due figure più grandi da un lato.
- Chi sono?- chiesi.
- Siamo tutti noi! E lì ci siete tu e Michael!!!
- È bellissimo Billy, bravo. E tu Ellie, cos'hai fatto?
La piccola mi porse il suo foglio: lei aveva disegnato un grande quadrato tutto colorato con dentro delle piccole personcine.
- Che bello!!! È l'aula? - provai ad indovinare .
- Si! Io adoro stare qui!!!
Luke invece aveva disegnato un omino steso per terra, con una grande nuvola sopra, tutta colorata.
- Cosa vuol dire?- chiesi.
- Sono i miei sogni. Nei sogni posso essere di tutto!!!
Wow, quei bambini erano terribilmente saggi...
Mancava Julie.
- Allora piccolina, tu cos'hai fatto?
Lei mi diede il suo foglio: aveva disegnato una specie di omino stilizzato, col le gambe nere. Le braccia rosse e i capelli neri in un codino. Accanto invece c'era una bambina dai capelli biondi e un vestitino rosso sangue. Proprio come Julie. Intorno c'erano tanti cuori.
- Chi è?- chiesi indicando l'omino dalle braccia rosse.
- È il mio papà !
- E chi è in tuo papà ?
- Lui!- la bambina indicò Michael.
- Allora andiamo a farglielo vedere...
Julie sorrise e corse incontro a Michael con il disegno in mano- Papà, questo è per te!!!
Michael smise di spiegare e prese in braccio Julie. Guardò il disegno.
- È per me?- le chiese dolce .
- Si! Siamo noi insieme...
- È bellissimo tesoro...- lui le diede un bacio sulla fronte- ora fammi finire di spiegare ai grandi e verrò da te, ok?
Julie annuì e tornò al tavolo.
- Allora, gli è piaciuto il disegno?- le chiesi.
- Si, tanto!
- Ok ragazzi, intervallo!!!- esclamò Michael.
Tutti i bambini corsero fuori: li seguii e scoprii che si erano diretti alla mensa, sedendosi tutti insieme ad un grande tavolo rotondo.
Michael entrò nella mensa, ma poi sgranò gli occhi quando udì un pianto.
- Melanie, potresti dare tu la merenda ai bambini?
- Certo, cosa...
- I biscotti nell'armadio, uno ciascuno!!!- gridò Michael che correva di sotto.
Aprii l'armadio di metallo e trovai una scatola con dei biscotti integrali grandi come il palmo della mia mano.
Li distribuii a tutti, ma quando arrivai alla quindicenne mi soffermai: cosa si deve provare a essere un'adolescente che non può avere una vita da adolescente?
Decisi di non domandare: certe ferite si rimarginano, altre restano aperte nel tempo.
Michael tornò poco dopo con in braccio un neonato.
Lo stava cullando.
- Melanie- mi disse Michael avvicinandosi a me - lui è Freddie. L'ho trovato davanti alla porta dell'orfanotrofio quando aveva poco più di un mese...- sussurrò poi - ma non dirlo a nessuno, specialmente a Julie... Lei pensa che...
- Freddie!!!- esclamò la suddetta Julie correndoci incontro . Ci zittimmo all'istante.
- Sai Melanie, lui è il mio fratellino. Vero papà ?
- Già, e lei gli vuole tanto bene.
Poi Julie tornò a sedersi.
Michael mi fece cenno di seguirlo.
Andammo nell'aula.
- Michael... Julie è tua figlia?
- Sapevo che me lo avresti chiesto... No, non è mia figlia, ma ... È una lunga storia...
- Raccontamela.

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Ehi! Ecco il capitolo 2!
Volete sapere la storia di Julie?
Allora commentate!

Tre anni di vita, tre anni di amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora