CAPITOLO 6

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- Punto di vista di Michael -
Mentre il caffè si scaldava nella caffettiera osservavo Melanie che giocava con Julie.
- Ragazze ! - dissi - alzatevi , che devo sistemare il letto.
Melanie prese in braccio Julie con aria dubbiosa.
La illuminai - è un divano letto.
- Ora ho capito - rispose ridendo.
Tirai fuori il materasso e sistemai le coperte: era appena iniziata la primavera, ma la notte la temperatura scendeva precipitosamente.
Ci mettemmo tutti e tre sotto le coperte e guardammo un film . Verso la metà del film Julie si addormentò.
Spensi la televisione -buonanotte piccolina -diedi un bacio sulla fronte a Julie.
-Sei molto dolce con lei-sussurrò Melanie al buio.
-Si... È vero, forse non è mia figlia, ma io la amo. È l'unico mio vero amore.
-Non hai mai avuto una fidanzata?
-Be'...-deglutii-non proprio...
Stavo mentendo. C'era stata Danielle...
-Sicuro?
-... Ho avuto una fidanzata, ma poi lei...
-Ehi-mi strinse la mano -non sei obbligato a parlarne.
-Lei mi ha tradito.
-Mi dispiace. Tanto.
-Non importa... Ora ho sedici bambini a cui pensare... Però mi piacerebbe sposarmi un giorno...
-Accadrà . Ne sono sicura. Sei una brava persona.
Sorrisi - grazie. Ma io non credo accadrà .
-Come mai?
Mi rattristai - nessuno viene più qui. Il comune vuole farmi chiudere. Però tu potresti aiutarmi-conclusi speranzoso.
-In che modo?
-Restando a lavorare qui. Adottando un bambino. O in qualsiasi altro modo tu voglia.
Lei non rispose. Si alzò e aprì la porta, la luce del corridoio sembrò quasi tagliare il buio della stanza.
-Dove vai?-chiesi.
-Io... Devo andare.
-Aspetta! Tornerai domani?
Lei non rispose e se ne andò .
E io rimasi lì da solo, ascoltando la caffettiera che fischiava.

-Punto di vista di Melanie-
Salii in macchina e partii .
Come avevo potuto essere così diabolica?
Il mio telefono squillò. Risposi.
Era il mio superiore.
-Melanie!Buone notizie! Abbiamo il mandato di chiusura dell'orfanotrofio!
-ah... Si ok...
-Domani faremo chiudere quel posto! Buona notte!-riattaccò.
Volevo DAVVERO far chiudere?
Volevo DAVVERO che tutti quei bambini (compreso Michael) non avessero un posto dove andare?
No.
Chi si sarebbe preso cura di loro?
Nessuno.
Quella notte non riuscii a chiudere occhio.
Passai in comune molto presto, prendendo il mandato di chiusura e arrivando all'orfanotrofio alle otto meno venti.
Quando bussai alla porta venne ad aprirmi Sophie.
-Ciao Melanie, dormito bene?
-Si grazie-mentii- e tu?
-La mia nuova stanza è fantastica...
Le sorrisi -sono felice per te. Dov'è Michael?
-È di sopra.
Salii al piano di sopra e sentii la vocetta di Julie.
-Papà , quando arriva Melanie?
-Non lo so.
Accostai l'orecchio alla porta.
-Tu la ami?
-Cosa?!-chiese Michael ridendo-ma cosa ti viene in mente!
-Lei è bella.
-È molto bella.
-Ti sposerai con lei?
-Non credo, piccola.
-Ma se la sposi lei diventa la mia nuova mamma?
-Be' teoricamente si.
-E allora cos'aspetti ? Sposala!
Michael rise -non è così che funziona Julie.
-Perché no?
-Perché magari lei è innamorata di un altro uomo.
-Come ci si innamora ?
-Capisci di essere innamorato di qualcuno quando non puoi più fare a meno di lui.
Bussai alla porta.
Quando Michael mi aprì la porta il suo viso si illuminò e mi abbracciò di slancio.
-Sei tornata...
-Si...-dissi ignorando il senso di colpa.
-Pensavo che ti fossi stufata o che non ti andasse di stare qui.
-Non è così . Mi piace molto invece. Tra poco inizia la lezione, giusto?
Lui annuì .
Ma mentre finivamo di vestire i bambini più piccoli, qualcuno bussò alla porta.
Andai io stessa ad aprire.
Mi paralizzai -Signor Crawtch ...
Il mio capo...
-Melanie, hai mostrato il mandato?
-Ecco, in verità ... No.
-Consegnamelo.
Obbedii riluttante.
-Ehi Melanie-disse Michael raggiungendomi -chi è ?
-Signor Michael Stefford, dichiaro che...
Il Signor Crawtch venne interrotto da Julie, che corse verso Michael -papà , chi è lui?
-Non lo so Julie...
Il Signor Crawtch mostrò il mandato .
Michael lo lesse, sempre più stupido e disperato ad ogni parola.
-Melanie... T-tu ... Mi hai mentito. Sempre. Volevi farmi chiudere !
-Signor Stefford-disse Crawtch- questa bimba è sua figlia?
-Si.
-Uhm, capisco...-si sporse fuori dalla porta gridando-Dan, l'abbiamo trovato!
Si sentì il rumore di tacchi avanzare e poi una bellissima donna di colore dai capelli ricci e neri entrò dalla porta.
Michael sbiancò-Danielle?
-Signor Stefford, lei è in dovere di consegnare Julie Stefford, da ora Julie Crawtch, al legittimo padre.
-COSA!?-gridò Julie, stringendo la mano di Michael.
-Il padre era morto!-disse Michael prendendo Julie in braccio, stringendola a se.
-Papà, non voglio che mi portino via da te!-pianse Julie.
Crawtch si avvicinò alla bimba -Julie, lui non è il tuo papà . Io lo sono.
-Ma... Io voglio bene a lui...-mormorò la piccola.
-Ora consegni la bambina -insistette la donna.
-No! Voi non me la porterete via!
-Non mi lasci altra scelta Michael...-disse la donna avvicinandosi a lui-Michael Stefford,la dichiaro in arresto per trattenimento di persone minorenni dal controllo dei genitori. Metta le mani dietro la schiena .
Michael restò pietrificato fino a quando Crawtch non gli strappò Julie dalle braccia.
La scena accadde quasi a rallentatore.
Julie pianse, la donna , Danielle, ammanettò Michael.
-Papà !
-Julie, lui non è tuo papà !
E per mezzo secondo(anche se a me sembrò un'eternità)incontrai gli occhi di Michael.
Tristi, supplicanti, pieni di lacrime.
Dicevano "Perché l' hai fatto? Perché non stai facendo niente?Aiutami!"
Ma non mi mossi.
E quando restai sola nell'anticamera mi misi seduta per terra, ascoltando le stoviglie dei bambini scrosciare al piano di sopra e il pianto di Freddie nella stanza accanto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 08, 2015 ⏰

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