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"Sei quasi morta, oggi" sussurra. "Ti ho quasi uccisa. Perché non mi hai sparato, Tris?"
"Non potevo. Sarebbe stato come sparare a me stessa".
Lui mi sembra addolorato e si china ancora di più su di me, così che le sue labbra sfiorano le mie quando parla. "Devo dirti una cosa" bisbiglia.
Io faccio scorrere le dita lungo i tendini nella sua mano e lo guardo.
"Forse sono innamorato di te." Sorride un po'. "Aspetto di esserne sicuro per dirtelo, comunque."
"Molto premuroso da parte tua" dico, sorridendo anch'io. "Dovremmo trovare un foglio di carta così potresti fare una tabella, o un grafico o che so io."
Sento la sua risata contro il mio fianco, il suo naso scivola lungo la mia mascella, le sue labbra premute dietro il mio orecchio. "Forse sono già sicuro" ammette. "E' solo che non voglio spaventarti."
Ridacchio. "Pensavo mi conoscessi meglio."
"Va bene" si dichiara alla fine. "Allora...ti amo."
Lo bacio mentre il treno scivola su una terra buia, incerta.
Lo bacio per tutto il tempo che voglio, più a lungo di quanto dovrei, considerando che mio fratello è seduto a un metro da me.

-Tris e Quattro-(Divergent)

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