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Hola anime.
Per una volta aggiorno il giorno giusto ^.^
AMO cheater e burn, quindi sono divertita un sacco a metterle qui (tradotte, e non totalmente) c:
Ci sono altri messaggi, mi diverte inserirli.

FAN FEST. Qualcuna/o (?) di voi viene? Se si ditemelo vi supplico. Se vi trovo vi vengo ad abbracciare. Sono quella che sta con il ragazzo con i capelli color unicorno u.u mi vedete. Vi devo tutto, mi sento bene quando vedo che qualcuno legge con piacere quello che scrivo, siete tipo degli angeli custodi per me. Mi fate andare avanti❤️

Informazione sulla storia
Ho intenzione di scrivere ancora qualche capitolo e poi modificare una piccola cosa. Non esiste un 'The neighbour 2' né mai esisterà, ma ci sarà in questo libro una pagina bianca, un titolo nuovo (sulla pagina) e una copertina aggiunta come allegato. Perché.. Beh vedrete.
Quindi..
-3 capitoli

•••

||autrice||
[quello che scrivo qui sotto si svolge prima che Tris si svegli - scorso capitolo]

Sono le sei.
James è sul tetto della sua casa, si è arrampicato dal balcone alla grondaia e su, sulle tegole.
Sembra un gatto, canottiera e skinny neri, berretto dello stesso colore, seduto a gambe incrociate sul comignolo.
Sembra fisicamente impossibile, eppure per lui è semplice, gli basta tenersi in equilibrio.
Sta fissando l'alba.
Il cielo è rosa, arancione e blu, in qualche punto azzurro.
Gli ricorda il giorno in cui ha visto il tramonto con Tristan. Quando il biondino gli ha fatto quella foto, e gli ha detto che sembrava un dio greco.

Il suo Tris.
Quello che ha perso, forse per sempre.
Non sa ancora se sia stato lui a sbagliare tutto o Tristan a tradirlo, quel che è certo è che vuole capirlo.
Magari sapevano tutti, magari prima di quando Tim glielo ha detto, magari è stato destino avere appena cacciato quel ragazzo, in modo che fosse lì in quel momento..
Ma James non crede al destino.
Spera che non andrà poi così male, e che Pinky potrà tornare ad essere il suo mondo, potranno andare ancora in giro insieme, mano nella mano.
Perché gli è servito dolore per imparare ad amare, e gli serve amore per imparare a restituire quel sentimento a chi gliene ha dato.

Si muove di poco, lasciando penzolare le gambe dal comignolo, battendo appena i talloni sulla struttura di mattoni.
È immerso nei pensieri, non riesce a smettere di chiedersi cosa farà con Tim.
Scende piano dal comignolo, facendosi scivolare fino a toccare il tetto con i piedi. Torna in camera così come è salito sul tetto.
Non ha sonno ma sa che deve dormire, o almeno provarci. Deve essere lucido quando parlerà con il ragazzo.

||James||

Spengo il telefono facendolo anche cadere dal comodino.
Lo raccolgo velocemente, sperando di non aver allargato la crepa a ragnatela che già si trova sul vetro. Grazie a Dio non è successo.
Controllo l'orario, le otto.
Ho dormito due ore, sono uno straccio, ma non posso tornare sotto le coperte. Mi addormenterei di nuovo e non arriverei in tempo al covo.
Scendo dal divano sbadigliando, vado in bagno sbattendo contro la porta.
Ora si che sono sveglio.

9.30 a.m

Cammino nervosamente avanti e indietro davanti alla porta del covo. Non riesco a stare fermo.
Sono pronto a qualsiasi cosa succeda, per fortuna non c'è nessun altro oltre a me, nessuno assisterà al possibile litigio.
Dopo aver aspettato per mezz'ora, mi convinco che non verrà.

Tim

Dove. Cazzo. Sei.

Oh hey. Sono in aeroporto, vado in Australia con Char, mi sono dimenticato di dirtelo

The neighbour | tradleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora