#22

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*compare*
No. Non sono morta. Sono solo in enorme ritardo. Scusate.

Se leggete qui sotto vi do un biscotto. Giuro.

•pezzo poco più corto del normale, scusate. Questo è anche un capitolo di passaggio, non succede nulla di che.. Ed è scritto malissimo, lo so. Scusate se non sono all'altezza delle aspettative

•sto valutando l'idea di cancellare love2 ed inserirla in una raccolta di os che dovrei pubblicare in fururo (non troppo lontano si spera)

•voglio pubblicare una storia su favij (o meglio, su Lorenzo. O meglio, su entrambi) ma non so quanti di voi la leggerebbero quindi non so se farla.

-2 capitoli

••

||Brad||

"Tu hai fATTO COSA?"
"B-Brad io.. Scusa.."
Non volevo spaventarlo. Non volevo fargli male. Ma l'ho fatto nascondere tra il comodino ed il letto, questo è un sinonimo di 'faccio schifo e lo so' per lui.
"Connor.. Come diavolo.. Oh. Dannazione." mi passo una mano tra i capelli cercando le parole giuste da usare.
"Con perché? Insomma.. Oh dei. Connor non potevi evitare? Davvero. Perché l'hai fatto?"
"Io.. Non lo so.. Lui ha fatto la prima mossa ed io gli sono saltato al collo subito dopo. N-non era mia intenzione. Davvero.."
"Eppure l'hai fatto comunque"
Annuisce lentamente. Mi fa male vederlo così distrutto, soprattutto perché sono stato io a renderlo così. Però ha cominciato lui.
Sospiro. Almeno ha avuto il coraggio di parlarne e non è rimasto in silenzio. Se l'avessi scoperto da solo l'avrei mollato e mi sarei arrabbiato il doppio.
"Sai cosa? - mi siedo sul suo letto, lui alza la testa di poco per guardarmi - vieni qui. Non sono così tanto arrabbiato come sembra, e non è colpa del tutto tua. E poi apprezzo il fatto che sia stato sincero. Dai vieni qui, muffin"
Apro le braccia e lo guardo facendo la faccia da cucciolo. Si mette in ginocchio e si arrampica sul letto, buttandosi poi tra le mie braccia. In realtà è colpa sua, ma non posso infierire. Crede che non gli abbia visto i polsi, in realtà si sbaglia.

Sono passati tre giorni da quando Tristan ha deciso di dare una nuova possibilità a James. Quando sono arrivato a casa di Con stamattina era rannicchiato sul letto, e quando gli ho dato un bacio per salutarlo si è spostato ed è scoppiato a piangere. Poi mi ha raccontato tutto. Ho chiamato Tristan, gli ho urlato dietro dal telefono, spaventando a morte Connor, ma non ho ottenuto nessuna reazione da parte sua. Non capisco cosa sia cambiato nel biondo. Sembra che abbia scambiato il carattere con quello che era il suo ragazzo, il che non mi stupisce, credevo sarebbe successo. Ma certo, non così tanto. James è distrutto. Non è rimasto nulla del ragazzo sbruffone che conoscevo. Ha abbandonato il covo, la palestra, le amicizie, tutto.

Sento rabbrividire Connor. Sospetto sempre di più che sia come Rex: al caldo scotta, al freddo diventa un ghiacciolo. Gli accarezzo i capelli e si rannicchia addosso a me, cercando calore.
"Brad sei.. Caldoooo"
"Bimbo peloso"
Rido continuando ad accarezzarlo, lui mi segue a ruota, facendo un broncio tenerissimo appena glieli arruffo.
"Braddy?"
"Si BunnyCon?"
"Che soprannome orribile."
"Hey"
Faccio finta di essere stato ferito e lo allontano, rimane seduto poco più in là rispetto a me sul letto.
"Oh andiamo Braddy? Non tutto quello che inventi è oro. Certe cose sono orribili"
"Gn gn gne"
Con ride piegandosi su se stesso, cerco di rimanere offeso ma rido e gli salto addosso facendolo sdraiare e cominciando a fargli il solletico. So quanto lo odia.

"Braaaaaaad"
Sospiro e metto in pausa Netflix.
"Cosa?"
"Se facessi un tatuaggio?"
Si butta sul divano a pancia in su, o meglio ci rotola da dietro lo schienale fino alla seduta, e mi guarda.
"Che ti è saltato in mente? C'è, perché?"
"Non so. Mi piacerebbe averne uno ecco"
"Mh.. Non avrai paura? C'è, l'ago che buca la pelle, il dolore, non.. Non ti metterai a piangere come per il piercing?"
"Non ho pianto per questo - si tocca il naso - avevo sbadigliato"
"Si, come no"
Roteo gli occhi. Non mi inganna, ero con lui, ho visto la sua reazione. Appena ha visto l'ago ha spalancato gli occhi, se non ha urlato quando ha sentito la pelle bucarsi è solo perché il tatuatore è stato veloce.
"Comunque. Braddy voglio un tatuaggio"
Rotola su se stesso e appoggia il mento alla mia gamba, iniziando a giocare con il telecomando in modo piuttosto ambiguo. Torno a guardare verso il televisore, sforzandomi per non abbassare lo sguardo verso di lui.
"Mh.. Chiama il tizio che ti ha fatto il piercing e chiedigli quando puoi andare a farti un tatuaggio. Ti accompagno io. Però stavolta dillo ai tuoi eh"
"Perché?"
"Un piercing se lo togli rimane il buco ma si richiude, un tatuaggio è per sempre"
"Uhm vero. Beh, okay. Dopo lo chiamo"
"Perché non ora?"
Si ferma e rimane in silenzio.
"Perché voglio giocare."
Abbasso la testa verso di lui.
"Come?"
"Eeh.."
Lancia il telecomando sulla poltrona e ridacchia sposandosi sulle mie gambe. Si sistema a cavalcioni con le braccia intorno al mio collo, poso le mani sui suoi fianchi. Ho chiare le sue intenzioni.
"ConCon, no."
Ho un tono forse troppo fermo, il sorriso gli sparisce subito dal viso.
"P-perché?"
"Due ore fa mi hai detto di avermi quasi tradito ed ora vuoi fare cose? Oh no. Ti ho perdonato, si, ma non dimentico così in fretta."
"S-scusa.. Non volevo.. Io pensavo di.. Io.. Scusa."
Si rannicchia addosso a me, lo abbraccio. Ma non nel solito modo - stretto e con le mani intorno alla vita - con le braccia intorno alla sua schiena posate lievemente, senza stringere. Sospira.
Faccio finta di non accorgermi.

||Connor||

Da: PWeezy

Oooh meme boy fai qualcosa di utile per la mia vita e accompagnami a fare un tatuaggio.

E perché dovrei?

Perché.. Mi vuoi bene :')

(~•.•)~ vai da solo

Noo >.<

Siii *\•.•/*

Quella è una cheerleader?

Obvs

Carina. Ora staccati da Patrick e accompagnami

Uhm..
Mh...
Mmh...
No
È così comodo

Stronzo. :'(

Succede.

Zoccolo.
Daaai
Accompagnamiiiii

Chiedi a Brad.

No..
Non voglio.
Non mi va.
Abbiamo discusso
Sai.. Per la cosa di Tristan

Oh.
Okay ti accompagno nanetto del mio cuore

Quello non è Patrick?

'Trick è più alto di te. Tu sei il nano :P

Stronzo.

Ti voglio bene anche io :3
A doooopo :3

Butto il telefono sul letto. Il mio Braddy è andato via non molto fa, la mia idea di farmi un tatuaggio invece è rimasta.
Mi siedo sul cuscino, schiena contro la testiera, e inizio a giocare con il bordo delle maniche, alzandole fino ai gomiti. Faccio scorrere lentamente un dito sul polso destro, cercando di non staccare le croste che si stanno riformando.
Sto sviluppando una voglia strana di partire, andarmene, lontano da tutti. Sto ricadendo nel baratro dal quale ero uscito, e la colpa è proprio del ragazzo che mi aveva lanciato una corda e tirato fuori. Chiudo gli occhi, strizzandoli e riaprendoli dopo poco. Devo farmi forza da solo.
Il telefono si illumina, rivelando un messaggi di Pete.

Mi apri o hai intenzione di lanciarmi la tua treccia dalla finestra?

Rido lievemente e infilo in tasca il cellulare, correndo giù per le scale.

"Pronto per il tatuaggio?"
"Oh sì Wentz, puoi scommetterci."



Vi va di passare a leggere la storia del mio unicorno (griffindorboy) chiamata 'b(ed)est friends' (Jonnor)? Ne abbiamo progettato un pezzettino insieme - la mattina, alle sette e mezza c: solitamente non faccio pubblicità, questo è un caso eccezionale.

The neighbour | tradleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora