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"Dunque il suo nome completo è Bradley William Simpson, i suoi non sono quasi mai a casa, si atteggia da bullo ma non lo è veramente. Tra l'altro i suoi capelli non sono castano chiaro ma cioccolato, usa il dopobarba come profumo, ha avuto 65 ragazze nell'ultimo anno scolastico. E ora è il tuo compagno di progetto di fine anno. Cazzo Tris, che schifo."
Lascia cadere il fascicolo studente nel mio zaino, in quanto membro del consiglio degli studenti vi ho accesso.
"Lo so Connor, non mi piace per nulla come cosa."
"Beh, dai, almeno è fotografia e non biologia o matematica. Quelle le dovresti fare da solo per davvero, il secchione tra i due sei tu. Quale è il tema?"
"L'amore -mi stacco con la schiena dall'armadietto sul quale sono appoggiato- dobbiamo rappresentare l'amore."
"Mio Dio, ritiro tutto, sei fottuto Tris"
Sbuffo mentre lui si infila in bocca un'altra caramella. Non è molto di aiuto.
Dovrei andare in sala mensa da James, ma sono abbastanza stressato e soprappensiero, quindi me ne dimentico completamente e faccio quello che faccio sempre il lunedì all'ora di pranzo: salgo le scale che portano sul tetto della scuola con le Marlboro nere in tasca e le cuffie nelle orecchie.
Mi siedo sul parapetto lasciando le gambe a penzoloni in giù nel vuoto, chiudendo gli occhi e lasciando che l'aria mi spettini, sorrido alla sensazione di libertà che provo, così familiare ma allo stesso tempo così nuova ogni volta.
La campanella suona, ripasso l'orario a memoria, c'è matematica.
Rimango a fissare il cielo con la sigaretta accesa tra le labbra, non ho voglia di entrare in classe perché il prof ce l'ha con me, non fa altro che richiamarmi anche se non faccio nulla, quello stronzo.. Se potessi lo caccerei, ma la cosa non dipende da me sfortunatamente.
"Ti stavo cercando sai?"
Salto per lo spavento, e James mi prende tirandomi verso l'interno del parapetto.
"Che sei scemo? Mi hai fatto prendere un colpo.."
"Ho notato -ridacchia- sei a quattro favori ora, biondo."
"Come? Non tre?"
"No, perché non sei venuto in mensa, e questo conta uno"
"Oh.. Oddio, vero.. Mi dispiace me ne sono dimenticato.."
Mi prende la sigaretta dalle labbra e la mette tra le sue. È una cosa normale, ma suona come un gesto stranamente sensuale fatto da lui.
No. Calmati Tristan.
"Aah, tranquillo. Però ti devi far perdonare, eh si."
Il sorriso che avevo sulle labbra svanisce all'istante.
"E cosa.. Cosa dovrei fare?"
"Mh.. Inizia venendo con me alla festa a casa di Brad domani sera."
"No. Mi dispiace ma no."
"Cosa c'è? Pinky caro, hai paura della gente che potrai incontrare?"
"No, semplicemente io abito di fianco a Bradley, e sento quanto casino fate, e non voglio immischiarmi."
"Ho capito.. Beh, o ci vieni o.. Posso screditarti. Non è difficile, ammettiamolo dai"
"Oddio cosa.. No.. Ti prego no.."
Mi metto le mani tra i capelli, chiudo gli occhi e mi rannicchio su me stesso. Non può succedere di nuovo, come appena arrivato qui, non lo sopporterei.
"Hey.. -si china verso di me- tranquillo ok? Non sono così tanto cattivo, capito? Era solo una.. Proposta diciamo, di cosa potrei fare."
Mi fa alzare il viso e aprire gli occhi, faccio di si con la testa, anche se non so se fidarmi o meno.
"Verrai allora?"
"Va bene.."
Sussurro. Non perché io voglia, ma perché la voce se ne è andata.
Mi rivolge un ultimo sorriso e poi torna di sotto, lasciandomi solo.
La giornata finalmente è finita, non riuscirei a stare un minuto di più a scuola. Sono successe troppe cose, cammino fino a casa stando attendo a non farmi notare da nessuno, e quando ci arrivo mi chiudo dentro.
Brad dovrebbe arrivare per le quattro, sono solo le due, perfetto. Ho tutto il tempo per riprendermi.
Tutto il tempo.. No. Non davvero. Mi sono addormentato e ora mancano venti minuti alle quattro.
Corro a cambiarmi la maglia ormai stropicciata e poi mi sistemo alla meglio i capelli.
Poi suona il campanello.
Apro passandomi una mano nel ciuffo, ritrovandomi davanti James e non Brad.
Non faccio in tempo a realizzarlo che me lo ritrovo addosso, sono tra le sue braccia, le sue labbra contro le mie a morderle prima piano, poi un po' più forte. Chiude con una mano la porta, mi tira verso il divano e mi ci spinge sopra mettendosi poi a cavalcioni su di me, con le mani aperte sul mio torace e mi sorride.
Rimango abbastanza shoccato sul momento.
"James...?"
"Shh Tris -mi appoggia l'indice sulle labbra- sei così bello.. Ora che sei stupito sei anche meglio.. Mi piacciono i tuoi occhi, chiari, grandi.."
"James di cosa ti sei fatto?"
"Ma di nulla, forse per la prima volta in vita mia sono pulito mentre faccio una cosa del genere.."
"Senti, se è un modo per scoparmi sappi che non funzionerà per nulla."
"Ma.."
"No niente ma -lo spingo giù facendolo cadere per terra- io sono innamorato, ma non di te, voglio che ti sia chiaro da subito. Mi spiace, ma sei nella friendzone più totale."
"Il movimento della tua mano in questo momento ti conferisce un aspetto abbastanza.. Femminile. Ahw come sei tenero.. E io sono alla tua altezza ora.."
Si siede sulle gambe e mette la mani sulle mie ginocchia.
"James.. Ti prego, deve arrivare Brad per il progetto di fotografia tra cinque minuti. Vai via e non farti vedere fino a stasera."
"Se stasera fai qualcosa con me ti lascerò in pace per tutta la vita"
"Scordatelo, non succederà mai."
"Mh come vuoi. In tal caso.. Beh, ci vediamo domani a scuola, pinky. Ma vedi di non sbagliare di nuovo con le scelte."
"Ma stasera.."
"Non venire se non ti va, anche se a me piacerebbe molto, lo immagini credo."
Lo accompagno alla porta e prima che me ne stacchi arriva Brad, suonando tre volte il campanello annuncia il suo arrivo.
"Heeeey Tristie vicino mio, cominciamo col progetto?"
"Calma.. Entra in casa prima oddio"
Ridiamo insieme, e dopo averlo fatto entrare andiamo in camera mia, dove mi sdraio sul letto a pancia in giù, mentre lui si mette a cavalcioni sulla sedia della scrivania.
"Mi piace camera tua. C'è un po' troppo di rosa ma tutto sommato non è male dai"
"Scherzi vero? -rido- Brad, è la camera di una ragazza, la odio."
"Posso metterci mano io dai, te la trovi nera con i graffiti. Basta solo chiedere."
"Serio?"
"Si ovvio biondo."
"Ti andoro oddioo"
Mi fermo facendo una faccia strana, ci guardiamo, e scoppiamo a ridere per il tono di voce che ho usato, decisamente da ragazza.
Credo che sarà un bel pomeriggio dopotutto.

The neighbour | tradleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora