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Ed eccomi qui, stranamente sto pubblicando nel giorno giusto. *si prevede neve*
Allora gente. Oggi è un giorno 'speciale'. Perché? Perché beh.. È il 23 di aprile, la giornata internazionale delle little girls.
Ed il mio Pinky fa parte di loro!
Comunque. Devo ASSOLUTAMENTE chiedervi, se vi va, di passare a leggere 'Holiday', una tradley scritta da break_therules_ (mi sono ricordata ora di scriverlo, quando tu stai consigliando ai tuoi lettori la mia ff da trentordici anni ormai. Scusa >.< )
E devo dare i 'crediti' del capitolo, perché la parte di Tris e James è tratta quasi del tutto da una role fatta da me e dalla mia ragazza. Detto questo, ecco il capitolo✨
(C'è una serie sproporzionata di ripetizioni, mi scuso in anticipo)
[3.52K vi adoro❤️]
P.s. Buona giornata internazionale del libro❤️

•••••

"Ti prego.. Aspetta. Ho.. Ho paura" sposto una mano sul suo torace, spingendolo poco lontano da me.
"Non averne, ti prego. Lo sai che non potrei mai farti nulla, sei così delicato e fragile.." mi accarezza la guancia lasciandosi allontanare.
So che non vuole farmi male e so di voler fare una cosa del genere. Quello che non capisco è invece perché ho questa sensazione di paura che mi prende dallo stomaco e mi fa sentire quasi come se stessi venendo schiacciato da un qualcosa di enormemente pesante.
Sospiro piano e mi aggrappo come un koala a lui, che si è seduto di fianco a me, tirandolo per averlo vicino.
"Sei un koala?"
"Shi, koala" faccio la voce da bimbo, so che adora quando la faccio.
"Ma che bel koalino che ho qui" inizia a farmi il solletico sul collo, e in mezzo alle risate dico anche un 'miao' biascicato.
"Un koala che miagola? Un po' strano direi"
"La normalità non è il mio forte, credevo te ne fossi accorto" picchietto l'indice sul suo torace.
"In effetti si, l'avevo notato" ride.
Mi tengo a lui con una sola mano e gioco con i suoi capelli con l'altra, finché non mi fa scivolare giù da sé e non finisco per terra perché non ho calcolato bene lo spazio tra il bordo del letto e James.
"Ops, koala a terra, koala a terra" lo guardo male trattenendo una risata.
"Ora vedi cosa ti faccio, mi hai fatto picchiare il culo oddio!" più che ridere non fa nulla, così mi alzo e lo spingo facendolo sdraiare sul letto.
Si rimette seduto prima che riesca a salirgli sopra, mi siedo di fianco a lui guardandolo mentre mi fissa mordendosi il labbro.
"Che c'è?"
"No.. Nulla.. Stavo solo contemplando la tua bellezza." mi nascondo la faccia con le mani, lasciando scoperti solo gli occhi e puntando lo sguardo in basso.
"No koalino, non coprirti, non riesco a vedere la tua faccia da cucciolo se no" mi prende le mani e le sposta dal mio viso. In un momento di coraggio, intreccio le dita alle sue e vado in avanti con il viso baciandolo.
È sorpreso ma risponde lo stesso al bacio e mi fa sedere sulle sue gambe. Stacco una mano dalla sua per mettergliela sul viso, e lui utilizza quella appena liberata per tirarmi più verso di se. Lascio che aumenti la presa stringendomi con un braccio, sposta la mano tra i miei capelli e da lì scende fino ad accarezzarmi il collo tenendo il pollice sulla mia guancia e spostando piano il resto della mano come per accarezzarmi, finendo poi per graffiarmi. Sentendo il segno bruciare lievemente, gli mordo il labbro e metto una mano sul suo torace disegnando il contorno dei muscoli.
James fa scivolare la lingua tra le mie labbra e mi alza la maglietta di poco sulla schiena per accarezzarmi, lo lascio fare sfiorando la sua lingua con la mia e premendo le dita sul suo busto.
"Mi fai il solletico" sussurro staccandomi piano. Lui sorride e continua, facendomi fare una risatina, che concludo dandogli un piccolo schiaffo sulla guancia.
"Hey. Non si fa così Pinky. Bimbo cattivo" la sua mano raggiunge il mio sedere e mi colpisce piano, facendomi fare la faccia da cucciolo triste.
Mi bacia per farmi sorridere e va all'indietro tirandomi con se, mi lascio trascinare e spostare in su la maglietta. Fa finire il contatto tra le nostre labbra solo per sfilarmi la maglietta, recupero più ossigeno che posso e poi indirizzo la mia attenzione al suo collo e alla spalla, che inizio a mordicchiare. Mi tira i capelli spostandomi verso dove gli piace di più, e dopo avermi fatto trovare il punto giusto non mi limito più solo a mordere ma do anche delle piccole leccatine.
"Mi sembri un gatto" lo ripete un po' di volte con voce bassa e vagamente roca, schiacciandomi verso di se per non farmi smettere. Sfioro una parte della sua spalla con il naso e mi accoccolo sul suo torace, mi stringe forte a se e mi lascia appoggiare la testa sul suo cuore. Mi calmo e recupero fiato ascoltando il suo battito vagamente accelerato, rimango fermo così per qualche minuto.
"Ti amo Tris" lo sussurra mentre mi coccola, sembra quasi incredulo di averlo detto.
"Anche.. Anche io Jamie. Anche io ti amo" riesco solo a rispondere la cosa più semplice che mi passi per la testa, poi sposto il viso e gli do qualche bacio sul torace.
Mi accarezza i capelli dolcemente, inclinando la testa un po' di lato per guardarmi. Faccio una scia di baci che parte dal suo torace e finisce sulle sue labbra, lasciandomi spingere giù da lui e abbracciandolo appena si sposta su di me. Si appoggia con un braccio di fianco alla mia testa e mette l'altra mano tra i miei capelli, continuando il contatto tra le nostre labbra. Provo lentamente a far passare la mia lingua tra le sue labbra e ci riesco, mi lascia via libera, e mentre fa toccare la sua lingua con la mia porta in giù la mano che aveva tra i capelli fino ad arrivare ai miei jeans, fermandosi a giocare con il bottone. Un brivido mi passa per la schiena, seguito dalla sensazione che avevo provato anche all'inizio, mentre lo slaccia lo spingo poco lontano, ma mi tranquillizza accarezzandomi sul torace e lascio che si riappoggi su di me.
Mi tranquillizza per poco, dopo un attimo lascia le mie labbra per creare una scia di baci che da esse si sposta verso il torace e poi verso l'addome. Mentre lo fa mi guarda, il che mi porta a mordermi il labbro superiore fino a quasi farne uscire del sangue, allora si ferma e mi guarda leccandosi le labbra e torna al mio viso per baciarmi un'altra volta. Gli appoggio una mano sul petto, che viene subito raggiunta da una delle sue, approfitto del fatto che non ha più mani libere per prendere con due dita il bordo dei suoi pantaloni e seguirlo fino a sbottonarli. Sorride sulla mia bocca e continua a baciarmi leccandomi anche il labbro superiore. Riesco a prendergli la lingua tra le labbra e a fermargliela, lui si lascia fare e appoggia due dita su di me facendole scivolare in giù fino ai pantaloni e abbassandomeli di poco. Faccio scivolare in giù i suoi pantaloni fino a scoprirlo abbastanza da potergli accarezzare il sedere.
"Tristaaaan!"
James si blocca e si stacca da me, guardandomi vagamente spaventato.
"Tris, questa è tua sorella.." si siede rimanendo sui miei fianchi.
"Non mi interessa." sbuffo.
"Cosa direbbe vedendoci così?" si passa la mano tra i capelli, mi scoccia altamente che si sia staccato.
"Fottitene." lo strattono verso di me ricominciando a baciarlo.
"Si ma entrerà di sicuro in camera per cercarti" biascica in mezzo ai baci.
"Oh dannazione James. Fregancazzo sinceramente. Non hai idea di quante volte l'abbia beccata io a scopare. Fottitene." nel frattempo mia sorella bussa alla porta.
"Tris? Sei qui?"
"Si, si, sono qui. Cosa vuoi?" sbuffo e James trattiene una risata.
"Posso entrare?"
"Assolutamente no." fisso la porta, vorrei poterla incenerire e bruciare anche la ragazza che ci sta dietro.
"Okay. Mi dai per favore il numero del tuo amico carino, quello che stava parlando con te quel giorno a scuola? Mi piacerebbe conoscerlo"
"No! C'è.. No non posso. È già occupato"
"Ah si? Uffa. Lo volevo.." mi metto una mano in faccia, saluta e la sento scendere le scale.
Sorrido a James e lui ricambia, avvicinandosi e baciandomi, rimettendosi sdraiato.
"Ora si fa sul serio Pinky." fa un sorriso sbilenco e mi sfila i pantaloni in un attimo, facendomi fare un urletto di sorpresa. Ridacchia posandomi una mano sul bordo dei boxer e iniziando a giocarci, mi mordo il labbro seguendo con lo sguardo le sue dita.
Lascia che gli tolga i jeans e poi mi blocca le mani sopra la testa, accarezzandomi con l'unica mano rimastagli libera.
Mi accarezza e mi tocca ovunque, si prende tutto il tempo che gli serve per farmi uscire di testa, cerco di muovermi e magari farlo velocizzare un po' ma non con grandi risultati. Mi arrendo alla sua presa, forse però capisce di starci mettendo troppo quindi mi dice ti tenere le mani in alto e trasferisce entrambe le sue sul mio corpo. Ogni volta che mi sfiora sento un brivido. È una sensazione strana, ma lo lascio continuare comunque. Chiudo gli occhi ed è come se si amplificasse, mi schiaccio le dita nel palmo dell'altra mano per non spostare le braccia.
"Lo vuoi fare davvero?" sussurra con le labbra attaccate al mio orecchio, la sua mano che casualmente finisce ad accarezzarmi sui boxer e poi ci si infila dentro, sempre casualmente, passando le dita su tutto quello che trova e facendomi fare dei piccoli versi.
"Non lo so.. Non sono sicuro.. Sto rovinando tutto vero?" mi prende quasi il panico, mi metto le mani sugli occhi morendomi le labbra.
"No.. No tranquillo. Tranquillo. Non fa nulla. Tanto sai che continuerò a provarci, questa volta va così, la prossima vedremo okay? Solo quello che ti senti. Non voglio costringerti a fare nulla lo sai" mi toglie le mani dal viso e mi bacia dolcemente accarezzandomi la guancia, e sposta l'altra mano sulla mia pancia. Annuisco piano, chiedo un altro bacio che non mi viene negato.
"Non so perché.. Perché mi blocco.. Non lo volevo.. Volevo succedesse, volevo essere tuo, io non.." non finisco la frase, mi metto a piangere prima. James mi abbraccia, mi asciuga le lacrime e mi tira sotto le coperte facendomi rannicchiare addosso a se. Mi coccola e mi consola, lascia perdere qualsiasi cosa abbiamo fatto prima e mi tiene a se.
Mi dice che non è colpa mia, che forse semplicemente la mia testa si è rifiutata, forse non ci crede o non riesce ad abituarsi all'idea.
"Tris aspetterò per sempre se dovesse mai servire, non mi importa. Sono qui per te, sono il tuo ragazzo, il mio compito è renderti felice e non farti male. Sono qui e qui rimango, con te"
"Il mio.. Ragazzo.." singhiozzo ancora.
"Si, il tuo ragazzo. Sono il tuo ragazzo Tris. Non l'avevo mai detto, vero? Beh.. Sei la mia principessa, avevo detto. È questo per me vale come dire 'sono il tuo ragazzo'. Ora calmati ti prego, non voglio che tu pianga."
"Ma ho rovinato tutto.."
"Sh no.. Non è vero. No. Assolutamente." mi coccola e mi culla, come se fossi un bambino, finché non mi tranquillizzo.
Voglio fare qualcosa per rimediare, mi sento comunque in colpa, ma la mia testa si rifiuta di darmi opzioni. Quindi mi rannicchio e mi faccio più piccolo che posso, perché riesca a stringermi tra le sue braccia.

The neighbour | tradleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora