"I'm sorry"

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"Ma non importa, io sto bene qui, e sarebbe inutile andare a scuola, non imparerei niente comunque." aggiunse immediatamente la ragazza.
"Si va a scuola per imparare, potresti conoscere un sacco di cose nuove."
"Ma io non conosco...!" involontariamente urlò, quando improvvisamente si intettuppe.
"Lascia stare... Adesso vattene, si vede che sei qui solo per farmi tornare a scuola, ti pregò non tornare più in questa casa per convincermi sotto richiesta del professore." disse la ragazza uscendo.

Haru stava per andarsene quando la domestica lo fermò.
"Aspetti, signorino Yagami, non se ne vada, la pregò di perdonare la signorina... Lei non è cattiva... E solo che lei... Vede lei... Non è mai uscita da qui da quando è arrivata in Giappone."
"Cosa? Non è giapponese?"
"No, lei è inglese, ha passato tutta la vita in una villa in Inghilterra, è in Giappone solo da un anno... Quando era piccola veniva spesso in vacanza qui con i genitori. Sono sicura che lei si senta in colpa per come l'ha trattata, e se non le chiede scusa penserà a questo per tutta la settimana, ora la porto qui in modo che possiate parlare."

Dopo una decina di minuti il ragazzo, stanco di aspettare, stava per uscire.
Era ormai vicino alla porta quando in testa gli arrivò un foglio, c'era scritto: "I'm sorry", ovvero "mi dispiace" in inglese. Haru si mise il biglietto in tasca e si guardò un pó intorno per capire da dove venisse, ma non vide niente.

Il ragazzo, una volta nella sua stanza, finito di studiare, si mise a leggere un libro steso sul letto. Mentre leggeva si ricordò del biglietto, così lo tirò fuori dalla tasca, posò il libro vicino a sé e osservò per un pó quella scritta. Era molto elegante, una calligrafia davvero bella.
Stranamente non lo buttò ma lo posò in un cassetto.

Il giorno dopo, nella sala professori...
"Come non l'hai convinto?!"
""convinta" professore, le ho detto anche ieri che é una ragazza... Comunque, questa volta ho davvero fatto il possibile, ma mi ha cacciato di casa."
"Devi convincerlo, oggi torna da lui!"
Haru non ebbe neanche il tempo di rispondere che il professore lo cacciò.
"continua a parlare al maschile nonostante sia una ragazza, mi chiedo se lo faccia apposta... É inutile, se non la convinco a tornare a scuola non mi lascerà più in pace... " pensò il ragazzo.
Il giorni dopo, finite le lezioni...
"Oh, bentornato signorino Yagami, venga si accomodi" disse la domestica facendolo entrare.
"Questa volta non la porterò in salotto, ma direttamente dalla signorina, mi segua al primo piano..."

Angolo autore

Hey ciao! Spero che a qualcuno stia piacendo la mia storia, se vi piace vi prego fatemelo sapere così ho un motivo in più per aggiornare. Comunque la vera storia non è ancora iniziata... O.o

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