Capitolo 3

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Quelle parole mi avevano fatto male.

Molto male.

Andai in presidenza a chiedere al preside il permesso di andare a casa perché non mi sentivo niente bene.

Arrivai a casa in 15 minuti scarsi.

Corsi subito in camera mia.

Mi chiusi in bagno con una lametta e scoppiai a piangere.
Iniziai ad incidere sulle braccia e sulle gambe numerosi profondi tagli.

Dopo 5 minuti smisi di piangere e con le braccia e le gambe sanguinanti mi immersi nella vasca da bagno piena d'acqua ghiacciata.

Iniziai nuovamente a piangere.

Il sangue fermò la sua cascata circa 1-2 minuti dopo.

Uscii dopo 5 minuti e mi avvolsi nell'accappatoio dirigendomi in camera mia.

Indossai un reggiseno in pizzo nero con rifiniture rosse abbinato a degli slip neri anch'essi in pizzo.

Mi guardai 2 secondi allo specchio, se non fosse stato per i profondi tagli presenti sul mio corpo, sarei potuta fino sembrare accettabile.

Tornai in bagno e disinfettai i tagli con dell'acqua ossigenata; dopodiché li fasciai con delle garze della cassetta di sicurezza dell'ospedale.

Ritornai nuovamente in camera mia e scrissi un messaggio a Nicole per chiedergli se volesse uscire con me quel pomeriggio, avevo bisogno di svagarmi, e se esisteva persona al mondo capace di farmi ridere, Ridere per davvero, era lei.

( #Stupidgirl e il nomignolo che la protagonista da a Nicole )

Da : Reb
A : #Stupidgirl
* * Ehy Nik, ti va di uscire oggi? :-)

~ XxReb * *

Dopo aver inviato il messaggio buttai con non curanza il telefono sul letto.

Mi vestii velocemente.

Indossai una t-shirt della A-style, dei jeans aderenti, una felpa larga di mio fratello , e le mie amate converse nere.

Dopo circa 5 minuti vidi il mio telefono illuminarsi.

Un messaggio di Nicole.

Aprii il messaggio.

Da: #Stupidgirl
A: Reb

** Ehy Reb, certo che mi va! Shopping e frullato?:-) passo a prenderti fra 10 minuti.

~XxNik**

Avevo solo 10 minuti per finire di prepararmi.

Mi truccai, misi una sottile linea di elyener ed un po' di mascara per nascondere gli occhi ancora rossi per il pianto.

Erano le 15.30 quando sentii suonare al campanello.

In perfetto orario direi.

Uscii di casa prendendo tutto il necessario con me: chiavi, portafoglio e telefono.

Volevo divertirmi, e sono sicura che con Nicole ci sarei riuscita.




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