Capitolo 27

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Quando arrivai a casa mi chiusi in bagno.

Iniziami a piangere disperatamente.

Presi la mia migliore amica, ossia la lametta ed iniziai ad incidere piccoli tagli profondi sulle mie braccia.

Sembravano un cielo stellato fatto di sangue.

Mi sciaquai e fasciai i tagli, ossia tutto il braccio perché sta volta non mi ero limitata a polsi e mani, ero proseguita fino alla spalla.

Mi stesi sul letto e piangendo in silenzio mi addormentai...

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Mi svegliai come al solito alle 6.55

Mi preparai e presi la borsa di educazione fisica uscendo di casa.

Mentre camminavo per le strade di Londra, venni trascinata in un vicolo.

Vidi Louis

Mi sbattè al muro inchiodandomi con il suo pesante corpo.

Iniziò a baciarmi con foga.

Lo respinsi.

《Lasciami stare Louis! Ne ho altamente le palle piene di te! Fatti una Cazzo di vita e non ti intromettersi più nella mia!》Urlai iniziando a piangere.

《Lurida puttana non ti devi permettere di trattarmi così! Chi ti credi di essere? Sei solo una troia! Io ce la ho una vita, e sicuramente migliore della tua!》disse lui urlando infuriato.

Ad un certo punto mi ritrovai a terra.

Mi faceva male l'occhio e sputavo sangue.

Mi aveva presa a pugni. Ancora.

Se ne andò subito dopo come se nulla fosse.

Mi alzai e senza smettere di piangere dolorante mi diressi a scuola.

Le prime due ore avevamo educazione fisica.

Che palle.

Mi sentivo senza forze.

Arrivai davanti a scuola e lo vidi.

Appoggiato alla scalinata che fumava la sua bella sigaretta in santa pace.

Vaffanculo.

Mi avvicinai al portone dove era situato lui.

Il nostri sguardi si incontrarono per poco prima che io distolsi lo sguardo sputando sangue a terra e portandomi ma mano a nascondere la bocca piena di sangue.

Mi vide con un'occhio mero ed un labbro spaccato.

Fece per venirmi incontro ma io iniziai a correre verso i bagni esterni della scuola.

Partì a ruota dietro di me.

Arrivai nei bagni ma prima che potessi entrare mi afferrò per lo zaino tirandomi indietro.

Provai a liberarmi ma la sua stretta era troppo forte.

Appena tolsi lo zaino per scappare lui mi prese per la maglietta bloccandomi ancora.

HARRY'S POV

Ero un coglione.

Avevo rovinato tutto. Ancora.

Ero davanti a scuola appoggiato sulle scalinate a fumare una sigaretta quando la vidi.

Viaggiava a testa bassa.

Alzò lo sguardo ed i miei occhi si incontrarono con i suoi.

Aveva il volto sfregiato.

Il suo labbro era spaccato e sanguinante ed aveva un occhio nero.

Sputò sangue a terra.

Feci per alzarmi.

Appena se ne accorse girò i tacchi ed iniziò a correre verso i bagni esterni della scuola.

La seguì a ruota.

Prima che riuscisse ad entrare nel bagno la afferrai per lo zaino.

Si dimenò per liberarsi ma non ci riuscì.

Si tolse lo zaino ma io la afferrai per la maglietta.

Si bloccò immediatamente.

Si voltò verso di me.

《Cosa vuoi Harry lasciami in pace!》urlò

Mentre parlava sputacchiava il sangue proveniente dalla sua bocca.

Aveva il viso lacerato.

Faceva quasi impressione.

《P-piccola che ti e successo?!》dissi sbalordito.

《Non sono cazzi tuoi Harry!》urlò

《Si che lo sono! Se qualcuno ti fa del male io ho il diritto di sapere chi è stato》urlai di rimando.

《E per quale Cazzo di motivo?! Eh?! Sentiamo! Io per te non sono niente, quindi non hai il diritto di sapere un cazzo!!》urlò iniziando a piangere.

In quel momento vidi nei suoi occhi tutto l'odio che provava nei miei confronti.

Aveva ragione ad odiarmi...Io ieri l'ho trattata come una merda!

Ma soprattutto e purtroppo, aveva ragione su una cosa in particolare, io e lei non eravamo niente....

Danger loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora