I dialoghi da - - saranno così " ". Scusate il disturbo
Detto questo si girò e si allontanò
"Il padrone mi ha dato altri due giorni di tempo per catturarti. Se non riesci a toglierle il micro-chip entro questo lasso di tempo porterò a termine la missione e ti porterò con me, principessa"
Mentre si allontanava mi ricordai di come era stato portato via Zero, che era andato a Liebensborn per proteggermi
"Z-Zero..." sussurrai. Ren si femò all' improvviso e si girò con aria interrogativa
"Tu conosci Zero?"
"Sì. Io e lui eravamo amici d' infanzia. T-t u... sai dove si trova?" mi guardò, serio
"No, non lo so. Sono stato portato lì solo cinque anni fa"
"Come fai a sapere che Zero arrivò lì prima di te?" non mi rispose
"Allora dimmi di Natsu. Perché combatti contro tuo fratello?"
"Noi non siamo fratelli naturali, siamo solo cresciuti insieme" detto ciò sparì dentro il cerchio magico. Guardai la bambina, che tratteneva le lacrime. L' avrei salvata a qualunque costo, dopotutto quella povera bambina non ha fatto niente di male. Ma mi venne un dubbio: come avrei fatto a farmi trovare? Ero in un bosco sconosciuto, chissà quanto era lontano da dove siamo caduti... Poi mi ricordai di un potere che riusciva a portarmi dove volevo, bastava solo che ci fossi stata almeno una volta. Così mi concentrai. Pensai allo stupore che provai quando vidi per la prima volta la scuola. Era un enorme castello ottocentesco che cominciava a sembrare tetro con il tramonto. Provai a ricordarmi di quel bellissimo giardino, dell' odore delle rose e degli altri fiori che aggiungevano un tocco di mistero in più che rendeva il tutto magico e affascinante. Quando ero arrivata, colpita dal posto, non ebbi più paura
"Sorellona, sei una fata" mi chiese Annabelle. Quando riaprii gli occhi mi accorsi di esserci riuscita. Ero così contenta, finalmente i miei poteri erano diventai utili. Corsi subito verso l' interno. Non c' era tempo da perdere: dovevo togliere il micro-chip. Quando mi vide correre Natsu fece un' espressione davvero buffa. A metà tra la sorpresa e la felicità, con una punta di terrore. Cercammo Kara e spiegai loro il problema della bambina
"Non so se sia possibile, ma ci proveremo" rispose Kara. Prese la bambina in braccio e si allontanò. In quel momento mi ricordai di ciò che avevo visto in lei... Natsu intanto mi guardava dubbioso
"Eppure mi sembra di ricordare che tu sia caduta da un dirupo. Come hai fatto a salvarti? E poi la bambina stava sempre con mio fratello..." decisi di dirgli tutto. Rifletté a lungo, cercando di capirci qualcosa
"Sì è vero, siamo cresciuti insieme. Ma lui era come un fratello per me. Se vuoi ti racconto la nostra storia" io annuii, curiosaEccoci qua con un altro capitolo ♥ Volevo ringraziarvi per le 134 visualizzazioni. All' inizio pensavo che al massimo due o tre persone avrebbero letto la mia storia, invece siete così tanti/e. La mia amica è testimone di come ho urlato appena le ho viste. Grazie tante. Dopo tutto uno scrittore non è nessuno senza i suoi lettori/ le sue lettrici. Mi avete migliorato questa grigia settimana. Grazie ancora.
Un bacio♥
~Llenalee
STAI LEGGENDO
Il demone nero
RandomAnne è una ragazza speciale, con dei poteri antichi... Un demone nero dagli affascinanti occhi rapirà il suo cuore, facendole dimenticare Zero. Già, Zero. L' amico d' infanzia che Anne cerca da quasi dieci anni. Riuscirà a trovarlo?