L' icontro con il destino

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-Anne, Anne- chiamò il bambino dagli occhi azzurri- Vieni a giocare-
Il tempo era bello, forse era primavera. Seguii Zero e andammo a giocare. Poi all' improvviso cominciò a piovere. Degli uomini vestiti di nero portavano via Zero, mentre la custode dell' orfanotrofio mi teneva ferma. L' angoscia che provavo in quel momento mi fece svegliare. Ho sempre fatto questo sogno e mi svegliavo sempre piangendo. Mi presento, il mio nome è Anne. Ho sedici anni, sono magra e ho dei lunghi capelli mossi. Ho gli occhi viola(l' avrete capito dallo scorso capitolo) e riesco a vedere i demoni sin da quando sono nata. Sono in un orfanotrofio perchè i miei genitori e mio fratello sono morti in un incidente stradale quand' ero piccola. Oggi è il loro quindicesimo anniversario di morte e mi sono svegliata prima per poter far loro visita prima della scuola. Mi vestii e mi incamminai verso il lungo corridoio. Sentivo qualcosa di strano, ma non ci feci caso. Verso la fine del corridoio vidi una scena orribile: dei demoni molto grandi erano a terra, in un lago di sangue. Vicino a loro c' era...

Il demone neroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora