Chapter 5

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Non mi piaceva come mi trattava, troppo apprensivo per i miei gusti e io non ero abituata alle persone così.

Le ragazze continuarono a giocare e passò il quarto d'ora in cui rimasi ferma in panchina.

In quel tempo approfittai per osservare come il nuovo coach allenava la squadra, non era male. Forse l'avevo sottovalutato

"Murphy..." 

"Murphy..." disse di nuovo la stessa voce scuotendomi leggermente

"Si"mi svegliai di colpo

"Sono le otto meno cinque, dovresti andare a cambiarti" 

"Oddio! Ho dormito tutto il tempo?! Coach perché non mi ha svegliato?" chiesi arrabbiata

"Eri stanca, ed eri caduta in un sonno profondo" 

"Ma, senta, io devo allenarmi, non posso non giocare" dissi

"Lo capisco" 

"Allora domani mi faccia stare in campo" dissi scocciata dirigendomi allo spogliatoio ormai vuoto

Mi feci una doccia veloce e mi cambiai

Uscii dallo spogliatoio e me lo ritrovai davanti

"Coach, sono le otto e mezza, dovrebbe essere già andato via" 

"Anche tu" disse sorridendomi

"Infatti me ne vado" mi incamminai

"Ho perso tempo a sistemare il campo per domani" 

"Ha già preparato tutto?" chiesi

"Si, sono un tipo organizzato..." 

Silenzio.

"Torni a casa in macchina?" chiese seguendomi

"No, non ho l'auto" dissi

"Cos'è tua zia non ti ha dato i soldi per comprarla?" chiese ridendo

"Non fa ridere..." 

"Scusa...se ti ho offeso, non volevo" disse smettendo di ridere e tornando serio

"Non importa, ci sono abituata"

"Ehm, la mia auto è qui" si fermò

"Buon per lei" dissi facendo spallucce

"Non vuoi un passaggio?" 

"No..." 

"Sicura?" 

"Si, grazie" 

"Di nulla, buona serata Beth" disse facendomi l'occhiolino

"Arrivederci" dissi girando i tacchi e camminando il più velocemente possibile verso la fermata del pullman

Tornai a casa più tardi del previsto, sapevo già che punizione mi spettava quindi entrai in casa pronta a tutte le conseguenze del mio ritardo

"Sai già cosa devi fare..." disse l'odiosa voce appena entrai

"Si..." sbuffai

"Non sbuffi con me, chiaro?" 

Aspettai che se ne andasse.

Presi qualcosa da bere dal frigo e poi feci la mia punizione che consisteva nel lavare la cucina, tutta, da cima a fondo compreso il frigo e il forno.

Finii il lavoro al mezzanotte.

Appena finito andai nella mia stanza, che come mi aspettavo era completamente disordinata.

Tutti i vestiti a terra, la scrivania sporca... Carol era capace di qualsiasi cosa, avrebbe fatto di tutto per farmi fuori, ne ero certa.

Sistemai anche la mia stanza, mi cambiai e andai a dormire visto che ormai erano le due passate

A svegliarmi fu il suono del mio telefono, era la sveglia.

Ero distrutta, mi era sembrato di aver dormito per cinque minuti. Mi alzai e mi preparai ed uscii di casa senza incontrare il Mostro.

"Eccoti" disse

Spero che vi sia piaciuto!!

Angela

CORRETTO! (31/08/17)


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