"Io sono solo Harry per te quindi...?" chiese bloccandomi il passaggio appoggiandosi con le braccia alla macchina
"Ehm, si" mi sentivo in imbarazzo
Rimase in silenzio a guardarmi, sentivo di averlo ferito...e ci stavo male
"Dai, andiamo dentro che fa freddo" mi prese per mano
Mi portò alla sua porta e sciolse la sua mano dalla mia solo quando dovette prendere le chiavi poi mi strinse la mano, di nuovo.
"Accomodati pure" disse appena entrai
Accese le luci e io rimasi stupefatta dalla bellezza di quella casa.Era arredata con gusto ed era accogliente. L'arredamento era semplice ma d'effetto.
"Ti piace?"
"Tantissimo..." risposi continuando a girarmi intorno
"Si vede, siediti pure" sorrise
"Grazie" mi sedetti sul divano
"Vuoi qualcosa da bere o da mangiare?"
"Ehm...no grazie"
"Non vergognarti a chiedere"
"Non desidero nulla. Grazie" ripetei
"Allora, facciamo i compiti?"
"Si..." dissi aprendo lo zaino
"Cos'hai da fare?"
"Devo scrivere un tema di carattere generale per lettere di duecento parole" sbuffai
"Deve essere sotto forma di lettera o di cosa?"
"Anche lettera va bene..."
"Allora puoi scrivere a una persona quello che provi in questo momento o quello che stai facendo a calcio"
"Grazie!" ero felice per il fatto che avesse trovato la soluzione in poco tempo, ma mi vergognavo per non averci pensato io
"Prendi carta e penna, scrivi..." si sedette accanto a me mettendomi un po' a disagio
"Se fossi stata da sola non mi sarebbe venuta nessuna idea anche se il compito è banale" ammettei
"Non sottovalutarti Beth..." si avvicinò ancora di più a me
Gli sorrisi e iniziai a scrivere il mio tema.
"Hai una bellissima calligrafia" commentò
"Grazie"
"Troppi grazie! Non ti disturbo più. Se hai bisogno chiedi..." mi sorrise
Rimanemmo in silenzio, io scrivevo e lui mi guardava mettendomi a disagio.
"Penso che tu abbia scritto anche più di duecento parole" disse dopo nemmeno quindici minuti che avevo iniziato a scrivere
"Ma ho fatto troppo in fretta, non è possibile" guardai l'orologio
"Perché avevi molto da scrivere..."
Lo guardai con la faccia di chi vuole fare una scommessa.
"La tua faccia mi dice <scommettiamo>" disse
"Si" risi di gusto
Contai le parole perché non mi sembrava vero che avessi scritto così tante parole in poco tempo.
"Sono più di duecento"
"Che ti avevo detto!? Ho vinto la scommessa" disse ridendo
"Già"
"Chi vince ha un premio di solito"
"Non ho nulla da darti" sorrisi
"Invece si" disse avvicinandosi e baciandomi
Vi è piaciuto?
CORRETTO! (05/09/17)
STAI LEGGENDO
Football lessons |H.S|
FanfictionSono Bethany Murphy, ma tutti mi chiamano Beth. Sono una studentessa al primo anno di college. Odio studiare infatti ho pessimi voti, ma i miei zii odiano avermi in casa e quindi mi hanno iscritta a questo stupido college. L'unica cosa bella sono gl...