Shadowhunters- extra

Non adatto agli umani

[La storia e ambientata prima dell'inizio di TMI]

Keye non si aspettava che gli shadowhunters si sarebbero presentati al Moon in a Cup, specialmente non il giorno della sua aperture. In realtà non sapeva ne meno con certezza cosa fossero, qui tizi. Parlavano convinti che il mondo fosse minacciati dai demoni, indossavano un sacco di armi, si tatuavano a vicenda e non avevano la ben che minima fiducia in qualcuno che non fosse uno di loro. Una volta parlando con uno Shadowhunters, Kaye aveva osservato che in vita sua non gli era mai capitato di battersi in un demone, e si che di cose strane ne aveva viste. Lui le aveva risposto che quella era la prova che gli Shadowhunters stavano svolgendo come si deve il loro lavoro. Da quel momento in poi, Kaye aveva smesso di provare a discutere con i Nephilim.

Non si può dimostrare qualcosa di negativo, le aveva detto Corny. Il che però lo infastidiva, perchè gli Shadowhunters non solo credevano ai demoni, ma pensavano anche che le fate come lei appartenessero in parte alla loro specie. Idee che rendevano l'abitudine degli Shadowhunters di trascinarsi sempre dietro delle armi e le loro stranezze un pò più snervanti di quanto sarebbero stati altrimenti. Ma a Luis piacevano e , oltre tutto, a Kaye servivano clienti.

Speravo solo che non avrebbero mangiato le focaccine.

Il Moon in a Cup era il suo sogno, e ora che si stava finalmente concretizzando Kaye era incredibilmente nervosa. Amava l'odore dell'espresso nell' aria, le nuvole di vapore e il rumore del latte mentre diventava schiuma. Amava tutte le cose che lei e i suoi amici avevano recuperato tra le offerte e nel ciglio della strada. Tavolini di legno logorati che lei, Valerie e Ruth avevano decorato al découoage con cartoline, spartiti e pagine dell'enciclopedia. Sedie dipinte d'oro. Arte da strada con strane corna e serpenti acquatici dipinti sopra. Bicchieri spaiati che variavano dalla porcellana cinese alle ciotole con le papere dipinte sopra, fino ad arrivare a tazze con lo slogan di attività ormai chiese da un pezzo. Ogni singolo oggetto era per Kaye un tesoro, ma prima d'ora no gli era mai capitato di possedere qualcosa o di essere gran che responsabili. La preoccupava non sapere se sarebbe riuscita a farcela - se le sarebbe piaciuto farlo, una volta che il tutto si fosse concretizzato.

Revus e Luis avevano dipinto un grande cartellone nel quale annunciava la loro GRANDE APERTURA, e che sene stava appeso sopra al registratore. Lì, indei contenitori più tosto organizzati, stava il necessario per produrre varie cose, per mortali e non solo. Insieme a varie bevande al caffè, incluso il terrificante Red Eye e il Dirty Chai, avevano servito pure The Alle erbe fatte con ortica, cardo marianro e dente di leone, cinorrodo e agrimonia eupatoria, fiordalisio e farfara.

Poi uno dei cavalieri della corte Euseelie, Dulcamara, aveva mondato a Kaye un grosso cestino pieno di dolci - focaccine, muffin, ogni sorta di crostate- preparati con la frutta delle fate; non riusciva ad immaginare nessun cavaliere cucinare ognuna di quelle cose. Corry li aveva tirati fuori dal cesto, segnalando pero con una scritta che NON ADATTI AGLI UMANI, cosa che Kaye temeva avrebbe potuto confondere le persone che giungevano in negozzio dalla strada. Eppure l'unica cosa che aveva avuto il tempo di fare era stato ripromettersi che avrebbe tenuto quei dolcetti d'occhio.

Il locale era già pieno per metà quando gli Sahdowhunters arrivarono. C'erano un sacco di creature fatate che Kaye non conosceva - abitanti della corte di Roiben che osservavano curiosamente l'arredamento. Corny stava dando una mano a Kaye dietro il bancone preparando una tazza di thè alle alghe marine per un kelpie vestito di tutto punto che continuava a fargli l'occhiolino. Cornye non ricambiava il gesto, probabilmente perché Luis lo stava osservando dall'altra parte della stanza con un sorriso divertito; lo fiancheggiavano, Val, con i suoi capelli rossi che si arriciavano sulle punte, Ravus e Ruth, la migliore amica di Val, insieme alla sua nuova ragazza coi capelli tinti dello stesso colore dei mirtilli.