Le prime 50 pagine di Lord of Shadows 1 parte

381 17 0
                                    

CAPITOLO 1:
Still Waters

Kit aveva scoperto solo di recente cosa fosse un mazzafrusto, e adesso ce n'era un'intera rastrelliera che gli pendeva sopra la testa, scintillante e affilata e mortale.
Non aveva mai visto nulla di simile all'armeria dell'Istituto di Los Angeles, prima. I muri e i pavimenti erano di granito bianco-argenteo, e c'erano isole di granito disposte a intervalli regolari per la stanza; rendevano il tutto simile alla mostra di armi e armature di un museo. C'erano verghe e mazze, bastoni da passeggio abilmente decorati, collane, stivali e giacche imbottite che nascondevano lame sottili e piatte fatte per pugnalare ed essere lanciate. Mazze chiodate ricoperte di spuntoni terribili e balestre di ogni tipo e dimensioni.
Le stesse isole di granito erano ricoperte da pile di strumenti scintillanti che erano stati ricavati dall'adamas, la sostanza simile al quarzo che gli Shadowhunters estraevano dalla terra e che solo loro erano in grado di trasformare in spade e lame e stili. Per Kit era più interessante lo scaffale su cui erano stipati i pugnali.
Non è che desiderasse particolarmente imparare come usarli - non provava niente più del generale interesse che sentono la maggior parte degli adolescenti nei confronti delle armi mortali, e pure se il caso fosse stato quello avrebbe preferito una mitragliatrice o un lanciafiamme. Ma i pugnali erano delle meraviglie con impugnature intarsiate ricoperte di oro, argento e gemme preziose - zaffiri blu, rubini cabochon, motivi scintillanti di spine incisi nel platino e tra i diamanti neri.
Riusciva a pensare ad almeno tre persone diverse che li avrebbero pagati un sacco e senza fare domande, al Mercato delle Ombre.
Forse quattro.
Kit si tolse la giacca di denim che indossava - non sapeva a quale Blackthorn fosse originariamente appartenuta; la mattina dopo essere arrivato all'Istituto si era svegliato con una pila di vestiti appena lavati a un piede di distanza dal letto - e si mise una di quelle imbottite. Si intravide nello specchio che si trovava nell'angolo più distante della stanza. Capelli biondi scarmigliati, l'ultimo residuo dei lividi sulla pelle pallida. Aprì la cerniera della tasca interna della giacca e cominciò a riempirla di pugnali nella loro fodera, preferendo quelli con le impugnature più particolari.
La porta della stanza si aprì. Kit lasciò ricadere il pugnale che aveva preso in mano e si affrettò a voltarsi. Pensava di essere riuscito a lasciare la sua camera da letto senza essere notato, ma se c'era una cosa che aveva realizzato durante il suo breve periodo passato all'Istituto era che Julian Blackthorn si accorgeva di tutto, e che i suoi fratelli non erano tanto diversi.
Quello sulla porta non era Julian, però. Si trattava di un giovane uomo che Kit non aveva mai visto prima, anche se aveva un'aria familiare. Era alto, con capelli biondi arruffati e una costituzione da Shadowhunter - spalle larghe, braccia muscolose, le linee nere dei Marchi runici che usavano per proteggersi che gli spuntavano da sotto al colletto e dalle maniche della maglia.
I suoi occhi erano di un insolito oro scuro. Portava un pesante anello d'argento su una mano, così come parecchi altri Shadowhunters. Inarcò un sopracciglio in direzione di Kit.
《Ti piacciono le armi, eh?》 gli chiese.
《Sono okay.》Kit indietreggiò un pochino in direzione dei tavoli, pregando tra sé che i pugnali che portava nella tasca non tintinnassero.
L'uomo si avvicinò allo scaffale dove Kit aveva rovistato e prese in mano il pugnale che lui aveva posato. 《Ne hai scelto uno ottimo," gli disse. "Vedi l'iscrizione sull'impugnatura?》
Kit non la vedeva.
《È stato fatto da uno dei discendenti di Wayland il Fabbro, che ha realizzato Durlindana e Cortana》 L'uomo si rigirò il pugnale tra le dita prima di rimetterlo sullo scaffale. 《Non è straordinario quanto Cortana, ma pugnali come questo ti torneranno sempre in mano dopo che li avrai lanciati. È conveniente》
Kit si schiarì la voce. 《Deve valere un sacco,》 disse.
《Dubito che i Blackthorn siano interessati a venderlo,》 rispose l'uomo in tono asciutto. 《Sono Jace, comunque. Jace Herondale.》
Si fermò. Sembrava che stesse aspettando una reazione, che Kit era deciso a non dargli. Conosceva il cognome Herondale, d'accordo. Erano due settimane che le persone non sembravano ripetergli altro. Ma questo non significava che Kit volesse dare all'uomo - Jace - la soddisfazione che stava così chiaramente cercando.
Jace non sembrò colpito dal silenzio di Kit. 《E tu sei Christopher Herondale》
《Come fai a saperlo?》chiese Kit, mantenendo il tono piatto e privo di entusiasmo. Odiava il cognome Herondale. Odiava quella parola.
《Somiglianza tra parenti,》rispose Jace. 《Ci somigliamo. In effetti, somigli ai disegni di un sacco di Herondale che ho visto》Si fermò per un attimo. 《E poi Emma mi ha mandato una tua foto sul telefono》
Emma. Emma Carstairs aveva salvato la vita di Kit. Da quel giorno non avevano parlato granché, però - dopo la morte di Malcolm Fade, il Sommo Stregone di Los Angeles, tutto era diventato caotico. Kit non era stato la priorità di nessuno, e inoltre aveva la sensazione che Emma lo considerasse un bambino. 《D'accordo. Sono Kit Herondale. Le persone continuano a ripetermelo, ma per me non significa nulla》 Kit serrò la mascella. 《Io sono un Rook. Kit Rook》
《So cosa ti ha detto tuo padre. Ma sei un Herondale. E significa qualcosa》
《Che cosa? Che dovrebbe significare?》 gli domandò Kit.
Jace si appoggiò contro il muro della stanza, proprio sotto a un'esposizione di pesanti spadoni scozzesi. Kit sperò che gliene cadesse uno in testa. 《So che sei consapevole dell'esistenza degli Shadowhunters,》disse. 《Lo sanno un sacco di persone, in particolare i Nascosti e i mondani con la Vista. Ed è questo che pensavi di essere, giusto?》
《Non ho mai pensato di essere un mondano,》 ribatté Kit. Gli Shadowhunters non capivano quanto suonasse male quando usavano quella parola?
Jace lo ignorò, però. 《La società e la storia degli Shadowhunters - queste non sono cose che la maggior parte dei non-Nephilim sanno. Il mondo degli Shadowhunters è fatto di famiglie, e ognuna ha un cognome di cui si prende cura. Ogni famiglia ha una storia che tramandiamo alle generazioni successive. Portiamo sulle spalle ogni gloria e peso dei nostri cognomi, del bene e del male che hanno fatto i nostri antenati, per tutta la vita. Cerchiamo di essere all'altezza dei nostri cognomi, così che quanti verranno dopo di noi dovranno sopportare un peso più leggero.》 Incrociò le braccia sul petto. I suoi polsi erano ricoperti di Marchi; ce n'era uno che somigliava a un occhio aperto sulla sua mano sinistra. Kit aveva notato che tutti gli Shadowhunters sembravano averne uno. 《Tra gli Shadowhunters, il tuo cognome è molto importante. Gli Herondale sono una famiglia che ha plasmato i destini degli Shadowhunters per generazioni. Di noi non ne restano molti - in effetti, tutti pensavano che io fossi l'ultimo. Solo Jem e Tessa credevano che tu esistessi. Ti hanno cercato a lungo》
Jem e Tessa. Insieme a Emma, erano stati loro ad aiutare Kit a scappare dai demoni che avevano ucciso suo padre. E gli avevano raccontato una storia: la storia di un Herondale che aveva tradito i suoi amici ed era fuggito, cominciando una nuova vita lontano dagli altri Nephilim. Una nuova vita e una nuova discendenza.
《Ho sentito parlare di Tobias Herondale,》 disse a Jace. 《Quindi sono il discendente di un enorme codardo》
《Le persone hanno dei difetti,》rispose Jace. 《Non tutti i membri della tua famiglia saranno grandiosi. Ma quando vedrai di nuovo Tessa, e succederà, potrà raccontarti di Will Herondale. E di James Herondale. E di me, ovviamente,》 aggiunse con modestia. 《Per quel che riguarda gli Shadowhunters, sono un pezzo grosso. Non che voglia intimidirti》
《Non mi sento intimidito,》 rispose Kit, chiedendosi se quel tizio fosse reale. Mentre parlava, c'era una scintilla, negli occhi di Jace, che forse lasciava intendere che Kit non dovesse prendere sul serio tutto ciò che gli stava dicendo, ma non era facile esserne certi. 《Sento di voler restare da solo》
《So che è difficile da digerire,》 disse Jace. Allungò un braccio per dare un colpetto sulla schiena di Kit. 《Ma Clary e io staremo qui per tutto il tempo che ti servirà per...》
Il colpetto sulla schiena mosse uno dei pugnali nella tasca di Kit. Cadde sferragliando tra di loro, osservandoli dal pavimento di granito come un occhio accusatore.
《Giusto,》 osservò Jace, spezzando il silenzio che si era creato. 《Quindi stai rubando delle armi》
Kit, che sapeva quanto fosse inutile negare, non rispose.
《Okay, guarda, so che tuo padre era un truffatore, ma ora sei uno Shadowhunter, e - aspetta, che altro c'è nella tua giacca?》chiese Jace. Fece un gesto complicato col suo stivale sinistro, che calciò il pugnale e lo fece volare in aria. Lo afferrò senza problemi; i rubini sull'impugnatura luccicarono. 《Toglitela》
In silenzio, Kit si sfilò la giacca e la gettò sul tavolo. Jace la voltò e aprì la tasca interna. Osservarono entrambi silenziosamente lo scintillio di lame e pietre preziose.
《Dunque,》disse Jace. 《Progettavi di fuggire, suppongo.》
《Perché dovrei restare?》 esplose Kit. Sapeva che non avrebbe dovuto, ma non riuscì a evitarlo - era troppo: la perdita di suo padre, l'odio che provava per l'Istituto, l'autocompiacimento dei Nephilim, la loro richiesta di accettare un cognome di cui non gli importava nulla e di cui non voleva che gli importasse. 《Non appartengo a questo posto. Puoi dirmi tutta questa roba sul mio cognome, ma per me non significa niente. Sono il figlio di Johnny Rook. Mi sono addestrato tutta la vita per essere come mio padre, non come te. Non ho bisogno di te. Non ho bisogno di nessuno di voi. Tutto ciò che mi serve sono dei soldi per avviarmi, in modo da poter avere il mio banco al Mercato delle Ombre》
Gli occhi dorati di Jace si strinsero, e per la prima volta Kit notò sotto alla facciata arrogante e giocosa una scintilla di acuta intelligenza. 《Per vendere cosa? Tuo padre vendeva informazioni. Gli ci sono voluti anni e un sacco di brutta magia per crearsi tutte quelle connessioni. Vuoi venderti anche tu l'anima in quel modo, così da poterti guadagnare da vivere ai confini del Mondo Nascosto? E che mi dici di ciò che ha ucciso tuo padre? L'hai visto morire, no?》
《Demoni...》
《Sì, ma qualcuno li ha mandati. Il Guardiano può essere morto, ma questo non significa che nessuno ti stia cercando. Hai quindici anni. Magari pensi di voler morire, ma, credimi - non è così.》
Kit deglutì. Cercò di immaginarsi dietro a una bancarella del Mercato delle Ombre, nel modo in cui ci era stato durante gli scorsi anni. Ma la verità è che lui era stato al sicuro, lì, solo per via di suo padre. Perché le persone avevano paura di Johnny Rook. Che gli sarebbe successo al Mercato senza la protezione di suo padre?
《Ma non sono uno Shadowhunter,disse. Guardò in giro per la stanza, osservò le milioni di armi, le pile di adamas, le divise e le parti delle armature e le cinture per le armi. Era ridicolo. Non era un ninja, lui. 《Non saprei neanche dove cominciare per diventarne uno.》
《Datti un'altra settimana,》rispose Jace. 《Un'altra settimana qui all'Istituto. Datti una possibilità. Emma mi ha detto come hai combattuto i demoni che hanno ucciso tuo padre. Solo uno Shadowhunter ci sarebbe riuscito.》
Kit ricordava a stendo di aver combattuto i demoni nella casa di suo padre, ma sapeva di averlo fatto. Il suo corpo aveva preso il controllo, e lui aveva combattuto, e gli era anche, in un qualche modo piccolo, strano e nascosto, piaciuto.
《È questo che sei,》 continuò Jace. 《Sei uno Shadowhunter. Sei in parte angelo. Hai il sangue degli angeli nelle vene. Sei un Herondale. Il che, comunque, non significa solo che fai parte di una famiglia incredibilmente di bell'aspetto, ma vuole anche dire che sei membro di una famiglia che possiede un sacco di proprietà di valore, inclusa una casa di città a Londra e una villa a Idris, e di cui è probabile che tu abbia parzialmente diritto. Sai, se tu fossi interessato.》
Kit osservò l'anello al dito della mano sinistra di Jace. Era d'argento, pesante e dall'aria antica. E prezioso. 《Ti ascolto》
《Tutto ciò che ti sto dicendo è di aspettare una settimana. Dopotutto,》 Jace ghignò, 《gli Herondale non sanno resistere a una sfida.》

Shadowhunters- extraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora