Our Waking Souls (Clary end Jace)

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Vi averto che questa traduzione e Vietata ai Minori di 18 anni.

Il racconto è ambientato in Signore delle Ombre (Che come già sappiamo uscirà il 19 Settembre in Italia), non contiene spoiler del libro Però il motivo per cui Clary ha detto di no a Jace verrà rivelato chiaramente.

Quindi, come ho già detto nel capitolo precedente, se non volete spoiler, se volete leggervi il libro godendovi ogni momento senza sapere cosà già succede, chiudete la pagina e tornate dopo che avrete letto il libro.

<<Esatto Clace! La Coca Cola originale. Questa storia è stata scritta come regalo per un'amica che ha fatto una cosa gentile per me: in ogni caso, è un racconto canon e si svolge [SPOILER] mentre Clary e Jace sono in missione nella terra delle Fate in Lord of Shadows. (Se vi sforzate riuscirete anche a capire quando.) Clary è in lotta con ciò che significa amare e mantenere dei segreti, e si svolger un momento sexy. E' decisamente vietato hai minori, e c'è un disegno estremamente sexy di Aegsdea e l'avviso è sia per i contenuti sessuali visivi che per quelli nel testo.

Ci sono alcuni spoiler di Lord of Shadows; Qui Clary e Jace hanno circa 22/23 anni.
Per Virna, Mari e Julia>>
-Cassandra Clare su Tumblr


E ora buon giorno alle nostre anime che si svegliano,
Che non si guardano a vicenda per paura;
Poiché l'amore controlla ogni amore di altre viste,
E rende una minuscola stanzetta un tutto
-John Donne ["The Good-Morrow"]

Clary stava in piedi davanti al suo stesso cadavere.
Tutt'intorno a lei c'era della terra incolta, e un vento agitato le scompigliava i capelli. Quello scenario le ricordava un po' la spoglia campagna vulcanica che circondava la Cittadella, anche se qui il cielo sembrava quasi bruciato - c'erano delle stirature di carboncino rosso e nero al posto delle nuvole.
Poteva sentire delle voci chiamare da lontano. Le sentiva ogni volt che si ritrovava in quel posto. Non si avvicinavano mai abbastanza da aiutarla. Era distesa sul terreno, e aveva del sangue sul viso, tra i capelli, sull'uniforme. I suoi occhi erano spalancati, verdi, osservavano il cielo senza vederlo.
Clary stava iniziando inginocchiarsi, a toccarsi la spalla, quando il terreno sotto di lei tremò e si scosse, e lei sentì qualcuno urlare il suo nome - si voltò, e tutto quanto le scivolò davanti come se fosse caduta dalla cresta di un'onda. Gemette, soffocando, e si svegliò di soprassalto. Per un attimo, disorientata, non seppe dove si trovava. Era distesa su una coperta sull'erba e osservava il cielo pieno di stelle multicolori. Sembrava girare su di lei come all'interno di un caleidoscopio. Clary poteva sentire della musica in lontananza, debole e insistente. Una canzone per nulla famigliare, ma della melodia che poteva appartenere a un unico genere.
Fate. Era nella terra delle fate. Con...
"Clary?" Era la voce assonata e perplessa di Jace. Era rotolato di fianco, accanto a lei. Dormivano entrambi con gli abiti d'addestramento, qui, perché non sapevano mai se sarebbero stati al sicuro, di notte. Anche le loro armi erano a portata di mano, e Clary era lieta che le notti fossero calde, perché mentre sognava aveva calciato via le coperte sottili "Va tutto bene?""
Clary esitò. Come poteva dire a qualcuno che i tuoi sogni non erano sogni, ma visioni? Lo sapevi. E che vedevi te stessa morta, ancora e ancora e ancora, in un giorno che continuava ad avvicinarsi. Che un giorno avresti abbassato la sguardo verso il tuo corpo e capito che te n'eri andata per sempre dal mondo che amavi e dalle persone che amavi e che ti amavano.
No. No poteva parlarne a Jace. A volte pensava di essere l'unica al mondo a considerarlo fragile (Beh, eccetto Alec, ovviamente). La maggio parte delle persone lo vede come il ragazzo dal sangue d'angelo, il Capo dell'Istituto di New York, uno dei guerrieri che era andato nell'Edom e concluso la Guerra Oscura. Per lei sarebbe sempre stato il ragazzo magro e con gli occhi disperati che era sopravvissuto a un padre abusivo e a un mancanza d'amore, durante l'infanzia, capace di distruggerti l'anima; il ragazzo che aveva capito che amare significa distruggere, e che ciò che amavi ti moriva tra le mani. Sapeva che Alec era comprensivo, che per molto versi aveva la fortissima capacità di sopportare la tragedia e di rimanere calmo davanti al terrore per i suoi cari. Isabelle, forse? Ma in ogni caso non poteva discuterne con nessuno dei due, non gli avrebbe mai chiesto di nascondere un segreto a Jace. E Simon non sarebbe stato in grado di accettare quella faccenda più di Jace. L'unica persona che avrebbe potuto darle una mano era Magnus, pensò, lottando per tirarsi sui gomiti; una volta tornata indietro, sarebbe andata da lui. Non aveva voluto parlagliene mentre era malato, ma forse non avrebbe avuto altra scelta.
"E' stato semplicemente un sogno parecchio brutto" rispose. Era la verità, per quanto possibile "Scusa se ti ho svegliato"
Jace si appoggiò sul braccio piegato "Se non l'avessi fatto tu, ci avrebbe comunque pensato la musica" Era rumorosa, Clary riusciva a sentire i pifferi e i violini che echeggiavano dall'altra parte della collina. Jace Ghignò; era il genere di sorriso storto che faceva sempre sobbalzare il cuore di Clary "Dovremmo andare a dare un'occhiata alla festa?

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