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La serata prosegue tranquillamente e grazie a Cindy riesco a rilassarmi e sento come se la testa fosse più leggera colpa forse anche del vino che abbiamo bevuto.

-"Da quanto non passavamo una serata cosi eh?" La mia amica pronuncia queste parole gettandosi a peso morto sul mio letto

-"Ci voleva proprio, tra il lavoro e le altre cose avevamo dimenticato come è bello passare del tempo insieme" Dico strusciando la testa sulla sua schiena come a volerla accarezzare

-"Alla fine cos hai fatto per quella questione del coinquilino?" Chiede rotolandosi per mettersi a pancia in su

-"Ho attaccato i volantini un pó dappertutto e sto aspettando che qualcuno chiami o bussi alla porta" Dico fissando il soffitto

-"Speriamo solo che non ti arrivi in casa un serial killer" Dice sarcastica voltandosi per guardare la mia reazione

-"Sono sopravvissuta ad una giornata di shopping con te, nulla può più ammazzarmi" Pronuncio queste parole prima di dargli una cuscinata in pieno volto provocando la sua risata

Il mattino seguente veniamo svegliate dalle gocce di pioggia che atterrano sulla mia finestra.Mi alzo per prima e dopo essere andata in bagno a sciaquarmi il viso inizio a preparare qualcosa da mangiare con ciò che trovo in cucina.

-"Buongiorno" Una Cindy tutta assonnata spunta in cucina sedendosi su uno degli sgabelli di fronte a me

-"Buongiorno zombie" rispondo prendendola in giro

-"Sono le otto del mattino cosa pretendi" Replica strofinandosi gli occhi prima di sbadigliare

-"Devo ammettere che sei tenera da vedere" Dico stampandole un bacio sulla guancia

-"Pensi anche tu che sia il momento di fare un pó di spesa vero?" Dice indicandomi la dispensa vuota dove ho trovato solo due biscotti e un pó di latte

-"Ehm credo tu abbia ragione" Dico in imbarazzo prima di scoppiare a ridere seguita da lei

-"Andiamo a vestirci, faremo colazione al bar" Dice alzandosi in piedi diretta verso la camera da letto

Dopo circa un'ora eravamo in strada dirette alla caffetteria per mangiare qualcosa prima di correre al supermercato. La pioggia non ci meravigliava più ormai ci eravamo abituate a questo aspetto di Londra e tutto sommato l'atmosfera non era male.
Verso le undici arriviamo all'appartamento praticamente cariche di buste della spesa e ci blocchiamo entrambe sul pianerottolo alla vista di un ragazzo quasi completamente zuppo che stava per bussare alla porta stringendo tra le mani il mio volantino.

25th streetDove le storie prendono vita. Scoprilo ora