Il vestito rosa.

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✖️CAPITOLO 7✖️

Era arrivato dicembre, l'aria era fredda, la neve scendeva candida sulla scuola , gli alunni erano eccitati per il ballo imminente e tra Hermione e Fred non poteva andare meglio.
Ron aveva trovato una compagna per il ballo, una ragazza di Corvonero, Padma Patil. Harry, invece, che doveva aprire le danze con gli altri campioni, aveva invitato Ginny e George lo aveva domandato ad Angelina Johnson, Fred aveva confessato a Hermione che suo fratello aveva sempre avuto una cotta per lei.

Hermione si svegliò tardi quella mattina, non si sentiva affatto bene, si alzò dal letto si fece una doccia calda e scese nella sala comune per andare in infermeria.
"Perché non sei a lezione?". Hermione aveva incontrato Fred nella sala comune.
"Non ti ho visto questa mattina e mi sono preoccupato, non potevo salire nel dormitorio femminile quindi ho deciso di aspettarti qui" gli disse "Cosa hai?".
"Non lo so, non mi sento bene e ho freddo" rispose Hermione.
"Forse hai la febbre" cercò di indovinare Fred.
"Si, forse".

"Madam Pomfrey" chiamò Fred.
"Sono quaggiù" rispose "Chi sta male?".
La vecchia signora stava facendo bere uno strano infuso blu a un ragazzo di Tassorosso dall'aria pallida.
"Hermione Granger" rispose lei.
Madam Pomfrey si avvicinò le tocco la fronte e disse "Hai la febbre, ragazza. Sarà meglio che ti sdrai. E tu perché non sei a lezione?".
"Oh bhe". Fred stava pensando ad una scusa, poi disse "Ho ora di buco".
"Mh" esitò la signora "Sarà meglio per te, ora però devi andare, non è orario di visita".
"Ci vediamo dopo" e Fred la salutò con un bacio che durò poco perché Madame Pomfrey li divise.
"Niente smancierie nella mia infermeria" borbottò.
Hermione nascose una risatina, si mise sul letto e si addormentò.

Si svegliò il pomeriggio con dieci occhi puntati addosso.
"Ben svegliata" la salutò Ginny che era seduta sulla sedia vicino a letto.
"Hey, che ore sono?" domandò Hermione.
"Le quattro" risposero in coro Harry e Ron.
"Come ti senti?" chiese Fred.
"Molto meglio ora" disse "Harry, Ron che compiti hanno dato, hanno spiegato qualcosa di nuovo?".
"Rilassati Herm" disse tranquillamente George che era seduto sul letto accanto.
"Non posso restare indietro col programma!" lo squadrò lei "Ginny dopo puoi salire a prendere i miei libri?".
"Si, certo!".
Madam Pomfrey si stava avvicinando.
"Bevi questo, signorina" e le consegnò un bicchiere pieno di liquido verde acido "Ora tutti fuori, deve riposare".

Il giorno dopo Hermione si alzò presto, se ne andò dall'infermeria e salí nella sala comune.
Andò nel suo dormitorio, prese i libri e scese giù, nella sala grande, per fare colazione.
"Hey Herm".
Seduta al tavolo dei Grifondoro c'era Ginny che la salutava con la mano e gli faceva cenno di sedersi vicino a lei.
"Ciao Ginny" salutò allegramente Hermione.
"Come ti senti?" chiese la rossa mentre addentava del bacon.
"Molto bene" rispose Hermione "Allora, Harry ti ha invitato al ballo".
"Oh bhe...si" Ginny diventò rossa come i suoi capelli.
"Sareste una bella coppia" rise Hermione.
"Bhe, Harry è davvero un bel tipo" aggiunse diventando ancora più rossa "Invece Fred ti ha chiesto di andare con lui al ballo?!".
"Lo sai benissimo, gli hai detto dei fiori" disse Hermione imbarazzata.
"Si è stato divertente" rise Ginny "volevo chiederti una cosa".
"Cosa?".
"Domani andiamo ad Hogsmeade?" propose Ginny "Devo comprare un vestito, non posso fare brutta figura, aprirò le danze, dovrò comprare un bellissimo vestito...".
"Calmati Ginny" la tranquillizzò Hermione "Verrò. Anche io devo comprare un vestito".
"Perfetto" disse l'amica "Oh guarda arrivano Fred e George".
Fred si mise vicino a Hermione e la bacio sulla guancia, poi salutò la sorella che stava sgridando il fratello.
"George hai fatto cascare tutta l'acqua!". Il suo sguardo ricordava quello della Signora Weasley.
Hermione puntò la bacchetta sulla pozza e pronunciò "Evanesco" e l'acqua sparì.
"Bastava un incantesimo, ti arrabbi sempre" disse George offeso alla sorella.
E Ginny contrattaccò iniziando una discussione.
"Ora basta voi due" sgridò Hermione "sembrate due bambini".
"Meglio non farla arrabbiare" consigliò Fred con un sorriso "l'altro anno ha tirato un pugno a Malfoy".
"Se lo meritava" borbottò Hermione ripensando a Fierobecco "Ora vado a lezione. Se arrivo tardi Piton si divertirà a levare punti alla nostra casa. Ci vediamo" raccolse i libri, baciò Fred e uscì dalla sala.

"È incredibile, l'ha rifatto" disse Harry tra il seccato e l'arrabiato "non può levarci punti perchè parliamo e aggiungerli ai Serpeverde per lo stesso motivo, lo odio".
"Ancora non ci hai fatto l'abitudine, Harry?" domandò Hermione sarcasticamente "ogni occasione è buona per farci perdere la coppa delle case. Ci vediamo dopo devo ripassare antiche rune, ho l'interrogazione alla prossima ora" e voltò a destra verso la biblioteca.
Durante il tragitto sbattè contro Malfoy.
"Sta attenta" gli ringhiò con aria sprezzante "Sanguemarcio".
Poi un fascio di luce rossa le passò vicino all'orecchio colpendo al petto Malfoy che volò, cadendo pesantemente.
"Se riprovi a dirle una cosa del genere ti farò più male" disse Fred con aria minacciosa ad un Draco che piagnucolava.
"Ah che male, sto per morire" urlava "Mio padre lo verrà a sapere".
"Papà di qua, papà di là" imitò Fred "Cos'è non te la sai cavare da solo?".
"Cosa succede qui". La Mcgranitt sì avvicinava velocemente.
"Weasley ha tentato di uccidermi" esagerò Malfoy.
"Ho solo usato un incantesimo" sbuffò il ragazzo.
"Tutti e tre, nel mio ufficio" li zitti.

"Cosa vi è saltato in mente" li sgridò la professoressa "Duellare nei cortili della scuola".
"Io non ho usato la magia" rispose offeso Draco.
"Hai chiamato Hermione sanguemarcio" lo guardò male Fred.
"È la tua fidanzatina Weasley?" disse Malfoy con un sorriso beffardo. Hermione abbassò lo sguardo arrossendo.
"Ora basta" urlò la Mcgranitt "Malfoy, vada in infermeria mentre lei, Weasley pulirà per la prossima settimana, dalle 16 alle 17, la sala trofei con il Signor Gazza. Ora andate, e che non accada mai più una cosa simile".

"Devo pulire i trofei" disse sprezzante Fred che iniziò a tremare dalla rabbia.
"Poteva andarti peggio" ribatté Hermione.
"Lo odio" disse "Se ci riprova, io..."
"Fred, calma" lo tranquillizzò Hermione, abbracciandolo.
"Ti amo" disse Fred ricambiando l'abbraccio "Nessuno deve toccarti".

Hermione stava raccontando l'accaduto a Ginny d'avanti al fuoco della sala comune.
Poi il ritratto si aprì ed entrarono Fred e George che sì sedettero con loro.
"Domani io ed Hermione andiamo ad Hogsmeade" disse Ginny "venite con noi?".
"Si, perché no" rispose George.

"Eccolo! È quello il negozio" disse eccitatissima Ginny che indicava un negozio nella via innevata del piccolo villaggio.
"Ginny, tu non hai già un vestito?" domandò George.
"Lo so, ma non è adatto. È troppo semplice e io devo aprire le danze" rispose con la voce tremante "avrò gli occhi di tutti puntati addosso!".
"Io e George andiamo da Zonko".
E i due gemelli svaniro dietro la porta del piccolo negozio rosso.

"Salve" salutò un mago baffuto sulla sessantina dietro il bancone del negozio che era pieno di vestiti, lunghi, corti, colorati, scuri, ampi, stretti.
"Wow".
Ginny era senza parole. Hermione sorrideva.

"Guarda questo Ginny". Hermione aveva preso un vestito rosa confetto dalle spalline fini, corpetto stretto e rigido e lunga gonna di tulle.
"È bellissimo Herm" disse Ginny "devi provartelo assolutamente, invece tu cosa ne pensi di questo?". Lei aveva preso un vestito verde mela, lungo, con una sola spallina e stretto in vita.
Andarono nel camerino, se lo provarono, uscirono e dissero in coro "Wow, sei bellissima".
Poi si cambiarono, andarono alla cassa, pagarono e uscirono per andare con Fred e George ai tre manici di scopa.

//Spazio autore//
Spero vi piaccia :)

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