Capitolo 3

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Non può proprio essere, impossibile..
M ciao ragazzi -saluta con la mano- ciao amore -bacia il suo ragazzo- ciao Giada -la saluta sarcasticamente
I tre ragazzi sono Gianluca, Ignazio che sarebbe il fidanzato di mia cugina e Piero. Oddio Piero. Si i tre ragazzi del volo. Io non mi muovevo, Fran si fece coraggio e si avvicinò
F ciao a tutti sono Francesca e lei.. -indicandomi- ..Angela.
A emh ciao -dico rossissima
Il ragazzo dagli occhiali rossi toglie il braccio che aveva attorno al collo della ragazza, si alza e viene davanti a me. Inizia a battermi forte il cuore,che succede? Perché sto perdendo il controllo dei miei battiti? Realizzo che i suoi occhi sono puntati su di me, abbasso lo sguardo e lui richiama la mia attenzione con un colpo di tosse
P ma tu sei Angela Neri? La sorella di Giuseppe?
A si
P ma io mi ricordo di te, la piccolina, sei cresciuta e devo dire anche bene -mi squadra dalla testa ai piedi- posso abbracciarti?
Annuisco, mi avvolge con le sue possenti braccia e improvvisamente mi sento a casa, tranquilla e lo zoo prende il pieno possesso della mia pancia.
P sei diventata bellissima -sussurra al mio orecchio
A emh grazie, ma io non mi ricordo proprio di te -dico un po imbarazzata sia dal complimento sia dal fatto che io non mi ricordi di lui.
Ci avviciniamo al tavolo dove tutti si erano seduti comprese Fran, accanto a Gianluca e Marti sulle gambe di Ignazio. Ci sediamo anche io e Piero
X piacere io sono Giada..la ragazza si Piero -mi dice con un tono di sfida, improvvisamente mi salgono i nervi anche se non capisco perché, gelosia? Boh forse, ma già adoravo Piero.
A mi sembra di non avertelo chiesto
Piero ride sotto in baffi, Giada mi guarda arrabbiata. Era una delle solite oche, ossigenata, "bellissima" con 2 kg di trucco e con quella voce stridula da far rompere un bicchiere di cristallo. Gli altri si sono messi a ridere,mi hanno dato l'impressione che non la possono vedere. Lei si alza e va via di corsa. Piero non si smuove
I Piè l'amore tuo sta scappando
P ritornerà tranquillo..
Passiamo un pomeriggio tranquillo tra risate, le battute di Ignazio e le smorfie di rassegnazione dei due ragazzi. Piero era un ragazzo dolcissimo e disponibile con tutti, spesso lo fermavano i suoi compaesani, Naro è piccola si conoscono tutti, qualcuno ha riconosciuto anche me è ho anche ritrovato un'amica che ormai non ne sapevo neanche l'esistenza, Sara.
Ormai era sera e Fran era andata a casa perché era stanca, Gianluca era andato ad Agrigento per sbrigare alcune faccende. Io, Piero e i due piccioncini eravamo seduti nel parco più importante per me. Io e Piero eravamo in una panchina a parte, mi parlava dei suoi innumerevoli viaggi sarei stata ore ed ore ad ascoltarlo, era fidanzato non potevo innamorarmi, mi ratristii di botto
P ehi cosa c'è? -chiese preoccupato
Come ha fatto ad accorgersi che ho cambiato umore...
A nulla perché?
P non puoi mentirmi, ti conoscevo da prima sei cambiata solo fisicamente, il tuo carattere e sempre dolce e pensieroso. Quando eri triste giocherellavi con le dita e non è cambiata per niente anzi..
Posa la mano sulla mia guancia, rabbrividisco al quel dolce tocco, con il pollice accarezza angolo della bocca. Si morde nervosamente le labbra e subito penso alle parole che mi disse qualche mese fa Fran "se qualcuno si morde le labbra mentre ti guarda desidera baciarti". Non è possibile, lui ha una fidanzata, a prescindere che si vogliano o meno.
A ma com'è possibile che tu ti ricordi di tutti questi particolari e io non ricordo neanche che da piccoli giocavamo insieme?
P le persone a cui si ci affeziona non si dimenticano -sorride
Sì era affezionato a me, bene. No, male, malissimo. Mi sto innamorando di lui, ne ero già cotta visto che è il mio idolo ma ero cotta di Piero Barone del volo, adesso di Piero Barone, il dolce narese con un cuore grande che ha bisogno di qualcuno che lo apprezza per quello che è veramente e non per quello che appare.
G amore mio ciao -lo bacia e lui la rifiuta- che hai? Che succede? -chiede lei finta dispiaciuta, vedevo Piero arrabbiato
P succede che tu non mi vuoi, ti importano solo i miei soldi, vai via e non farti vedere più, non ti amo e non ti ho mai amato. Ti ho sopportato troppo tempo già, stavo con te solo perché credevo potessi cambiare ma sei sempre la solita stronza, ora vatinni (ora vattene) -ormai urlava ed io lo guardavo con la bocca aperta, nel pomeriggio mi aveva detto che l'avrebbe lasciata ma non pensavo così veloce
G se mi hai lasciata per lei..
P si ti ho lasciata per lei, qualche problema?va via e risolvilo lontano da me
G non mi troverai più
P magari
G tu me la pagherai cara -mi indica e va via infuriata.
Avrà detto che l'ha lasciata per me solo per darle una spiegazione, io lo guardavo ancora stupita
P ehi guarda che dicevo la verità poco fa -sorride serenamente
A che cosa? -sgrano gli occhi
P si proprio così, verresti a cena con me adesso? Ho fame..
Si alza e mi porge la sua mano, la afferro e mi alzo con lui,avvisiamo Ignazio e Marti e ci avviamo al ristorante senza che nessuno dei due apre bocca. Entriamo al ristorante e..

Per te ci sarò~Piero BaroneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora