Capitolo 4

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"Ma prima mi devi promettere che non ti spaventerai. Sappi che non ti farò mai del male." Ok....a quel punto non ero spaventata.....ma terrorizzata. Cosa poteva dirmi di cosi grave? Era un maniaco? Un terrorista magari?
"Sei un maniaco?" Chiesi io con la voce tremante. Non ero particolarmente religiosa io peró.....Dio fa che non mi salti addosso....fa che non mi salti addosso..non che mi sarebbe dispiaciuto così tanto però...
"No che non sono un maniaco, sennò in questi due mesi gia ti sarei saltato addosso..."
Lo guardai senza dire niente intimandolo a continuare.
"Io...be' ecco...io.....io sono un demone" a quel punto sprofondai dalle risate, ormai mi stavo rotolando per terra tenendomi la pancia.
Dopo, penso più di 5 minuti a ridere, tra una risata e l'altra riuscii a dire:
"Questa sera hai superato te stesso, mi hai fatto ridere alla grande"
Ma una minuscola parte del mio cervello mi diceva che era vero quel che diceva...infatti la sua espressione non era per niente divertita. A quel punto mi alzai di nuovo a sedere e lo guardai dritto negli occhi.
"C-cosa s-sei tu?" Chiesi, di nuovo terrorizzata.
"Sono un demone" rispose lui serissimo
"Impossibile" dissi sbalordita. Per qualche strano motivo non avevo paura. Volevo scappare ma era come se qualcosa mi diceva di rimanere lì e di ascoltare quello che aveva da dire.
Lui chiuse gli occhi per qualche secondo e quando li riaprì aveva le iride rosse come il fuoco, le pupille dilatate come un gatto ed emanava un calore madornale. Mi irigidii subito. Ero spaventata ma allo stesso tempo non lo ero.
"Invece é possibilissimo" disse lui fissandomi.
"E anche tu lo sei, per questo devi venire con me" disse lui ritornando con gli occhi blu.
"Venire con te? E dove? " chiesi io
"Mi hanno mand...." lo interruppi prima che potesse finire la frase.
"Frena, frena.....cosa sono io???" Era sicuramente uno scherzo....lo speravo almeno....
"Una demone" disse lui calmo
"Questo si che é impossibile!" Dissi io
"Da un po di tempo ti fa spesso malissimo la testa, vero?" Come faceva a saperlo???
"Si, ma..." stavolta fu lui a non farmi finire la frase.
"E hai anche mal di schiena, ti senti le spalle pesanti, giusto?"
"Si, ma questo cosa c'entra ?" Chiesi ancora esterrefatta.
"Te lo spiego subito: allora il mal di testa é dovuto al fatto che la parte demoniaca di te,assopita fino ai tuoi 18 anni di età, sta per uscire, e il mal di schiena é dovuto al fatto che ti stanno crescendo le ali"
Io ali? Io una demone? Non ci credo....non poteva essere.....
"E dove dovrei venire con te? E chi ti ha mandato a prendermi?"chiesi io
"Mi hanno mandato i tuoi genitori, devi salire al trono, il tuo popolo ti aspetta" disse lui sempre con quella calma fastidiosa.
"Mia madre lavora in un fast-food e mio padre non l'ho mai conosciuto, non sapevo mi dessero un trono per chi cambia città ogni anno" dissi sarcastica.
"Intendevo i tuoi veri genitori" rimasi in silenzio senza sapere cosa dire.
"Vuoi dirmi che non sapevi nemmeno di essere stata adottata?"disse lui sbalordito.
Sapevo che non assomigliavo a mia madre, anzi alla donna che mi aveva cresciuta ormai solo quello, lei bionda con occhi color cioccolato e io capelli neri e occhi azzurri, ma pensavo assomigliassi a mio padre.
Perche mia madre non me lo aveva mai detto? Perche tenermi nascosto tutto?
"Quale popolo?" Chiesi con occhi sgranati, un popolo aspettava me?
"L'Impero della famiglia Pierce, la tua famiglia"
La mia unica famiglia era mia madre, che io credevo biologica e invece si é dimostrato il contrario.
Ok...allora non ci capivo più niente...un popolo aspettava me..ok....e i miei genitori biologici sono...
"I miei veri genitori, sono demoni quindi, giusto?" Chiesi cercando di capirci qualcosa.
"Non demoni qualunque,ma i Re del popolo.E tu diventerai la Regina appena loro abdicheranno e ti elegeranno loro erede al trono"
Ma che...?? Ok adesso ci capivo meno di prima.
"Quindi io non mi chiamo Ada Avans?" Chiesi
"No, tu sei Ada Pierce. La primogenita, e quindi la prossima regina"
Che cosa??? Io?
"Ma se io sono la primogenita e devo regnare, come dici tu, perche sono stata cresciuta da Sabina? Perche non sono rimasta con i miei genitori?"
Chiesi io
"Io penso sia meglio se te lo dicono i tuoi veri genitori, andiamo?" Io non vado da nessuna parte....
"E mia madre? Lo sa? Intendo Sabina?" Anche se la odiavo per come si comportava, era pur sempre mia madre, la donna che mi ha cresciuta.
"Non lo so, dovresti chiederlo a lei" eccome se glielo chiederò!
"Quando dovrei venire con te esattamente?" Chiesi io
"Il giorno del compleanno tuo, a mezzanotte."
Ok...
"E se scappo prima?" Non volevo lasciare mia madre da sola, o forse sarebbe venuta anche lei con me?
"Anche se scappi, ti troveremo ovunque" nessuna speranza ok..
"Ma viene anche mia madre con me?"
Chiesi speranzosa.

*Spazio scrittrice*
Nella foto si vede Stefan.
Vi volevo ringraziare per le stelline.
Al prossimo capitolo miei lettori.

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