Capitolo 7

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Suonarono alla porta. Era il ragazzo con il cibo cinese.
Mi misi a sedere per poter mangiare.
Non andavo a scuola da qualche giorno visto che stavo a pezzi.
"Che ne dici se dopo il nostro pranzo cinese, dormi qualche ora per recuperare le forze, e poi ci andiamo a fare una passeggiata? Ovviamente se te la senti." Mi chiese Stefan mentre portava dei tovaglioli e delle forchette dalla cucina.
"Ma io non voglio più dormire, dormo sempre!" protestai.
"Devi invece, devi avere le forze necessarie per la trasformazione." Mi riprese lui.
A quel punto non potei far altro che abbassare la testa ed annuire.

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Mi svegliai tra le braccia di Stefan. Aveva un braccio sotto la mia testa che mi faceva da cuscino, e uno appoggiato sulla mia pancia, era il braccio piú pesante che avessi mai visto. Decisi comunque di non muovermi per non svegliarlo, così alzai lo sguardo e iniziai a fissarlo. Era bellissimo, aveva dei tratti duri ma allo stesso tempo dolci, un ciuffo di capelli gli compriva gli occhi. Alzai la mano per spostarlo e appena lo feci sentii i suoi occhi puntati su di me, alzai lo sguardo ed incontrai il suo sguardo. Non mi ero accorta che si era svegliato. Mi stava guardando con sguardo dolce.
"Buongiorno, principessa." Disse lui con voce roca ancora assonato.
Il mio sguardo si posò sulle sue labbra, cosi...rosse, così vellutate, cosi belle....
Non potendo resistere, lo baciai. Ci baciammo sempre con più passione sempre con piu foga e desiderio l'uno dell'altro. Una fitta alla schiena mi fece fare una smorfia di dolore di cui lui se ne accorse subito.
"Scusa, per un attimo mi ero dimenticato del tuo malessere." Disse lui abbasando lo sguardo.
"Già....per un attimo anche io." Piagnucolai.
"Io vado a farmi una doccia" dissi io.
"Da sola?" Chiese lui con un sorriso malizioso.
"E con chi dovrei?" Chiesi, sapendo già la risposta.
"Hmm....non so....forse con.....me!" Sottolineo la parola 'me' e io non riuscii a trattenere una risatina.
"Forse é meglio se per oggi la faccio da sola la doccia."
"Ok..." sbuffó lui deluso.

Mi infilai sotto il getto di acqua calda, lasciandola scorrere sul mio corpo per rilassare i muscoli.
Dopo aver finito la doccia, mi vestii, mi truccai un pochino e mi feci una coda di cavallo. Scesi le scale pronta per uscire a fare una passeggiata e cercai Stefan con lo sguardo, si era addormentato di nuovo, sul divano.
Non sapendo se svegliarlo o meno, perche faceva troppa tenerezza, mi misi a sedere vicino a lui cercando di non muovermi troppo da non svegliarlo, ma appena lo guardai lui mi stava già fissando. In uno scatto mi attiro sopra di lui e mi baciò. Ma feci di nuovo una smorfia di dolore a causa della schiena.
Lui mi lasció di scatto e cadetti per terra.
"Certo che oggi vuoi proprio torturarmi." Dissi mentre ridevo e mi lamentavo contemporaneamente. Lui mi fisso serio per qualche secondo poi scoppio in una fragorosa risata.
"Meglio se andiamo a fare una passeggiata." Dissi cercando di alzarmi.
"Penso sia meglio, si." Sbuffó lui aiutandomi ad alzarmi.
L'aria fresca di sera, mi investi. Respirai a fondo. Sussultai quando sentii una mano calda cincermi la vita. Era Stefan. Non sapevo cosa aspettarmi per quando sarei diventata la Regina.
"Andiamo a prendere qualcosa da bere?" Chiese lui stringendomi di più a sé.
"Ok, ma non lontano spero. La schiena mi sta distruggendo" mi lamentai.
"Andremmo in quel bar, dove due mesi fa tu hai flirtato con il buttafuori per entrare." Lo guardai imbarazzata e sbalordita.
"C-come f-fai a sa-saperlo tu?" Balbettai.
"Ti ho vista, e prima che balbetti un altra cosa, sì me lo ricordo ancora."
Disse lui.
Ma mi leggeva nel pensiero?? Sapeva sempre ciò che volevo dire.
"No, non ti leggo nel pensiero."
Ecco....come non detto.

Dopo aver bevuto un drink già la schiena faceva meno male, quindi decidemmo di andare un po' sulla collina.

Dopo un po' abbiamo deciso di andare a casa, visto che dovevo di nuovo "dormire per essere in forze" come diceva Stefan.

Appena entrati in casa io avevo un brutto presentimento......e infatti.....
"Mamma! Cosa ci fai mezzo nuda sul divano con quel tizio??" Chiesi sconvolta
Appena quel tizio alzò la testa sentti dei passi veloci dietro di me.
"Papá?? Non ci posso credere....ma cosa ci fai qui?" Chiese Stefan più sconvolto di me.
Quello era il padre di Stefan?? Cosa?? Non poteva essere...
"Quello é tuo padre???"

★spazio autrice★
Ciao a tutti. Volevo solo chiedervi se devo continuare oppure no la storia? Fatemi sapere, se non commenterete non scrivo più perché se non la leggete non ha senso scrivere. Aspetto i vostri commenti, ciaoo.

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