Una delle mie mani andò a poggiarsi sopra la parte illuminata dell'armatura di Tony.
Il mio cuore era rincorso dalla paura più folle ed agghiacciante mentre osservavo quel volto spento, le palpebre serrate, le labbra appena schiuse con seria preocucpazione.
Ed avevo veramente pensato che Stark sarebbe precipitato a terra se Bruce non l'avesse afferrato al volo, portandolo disteso accanto a me e Thor, il quale evitava il mio sguardo inquietato.
Il metallo dell'armatura era caldo, quasi bollente, probabilmente a causa dell'attrito con l'aria ed il surriscaldamento delle funzioni tecnologiche...Almeno così mi aveva spiegato Tony. Ma parlare con me di robotica era come parlare al muro.
Più e più volte aveva cercato di spiegarmi svariate cose sul suo campo scientifico, ma io non ci avevo mai capito nulla.
Osservai le labbra di Stark, appena distaccate.
Ero nel panico: Hulk e Thor non avevano la minima idea di cosa fare e neanche io a dir la verità.
Non ero di certo un infermiere...Non sapevo cosa fare in un caso come quello.
-Tony? Tony, mi senti? Ti prego rispondimi...- sussurrai pregando con voce spezzata.
Non volevo che morisse.
No, non doveva succede.
Non gli avevo ancora confessato cosa provavo per lui.
Perchè mi riusciva così facile farmi scappare le persone più importanti della mia misera vita?
Passai il dorso sulla mano sulla guancia di Tony.
Era fredda.
Guardai Thor e lessi dai suoi occhi che gli facevo pena.
Lui era l'unico a sapere di quello che sentivo per Tony. L'unico che potesse capirmi e con cui potessi confidarmi. Dopo tutto avevo un dio dalla mia parte.
Lo sguardo che mi rivolse mi buttò giù ancora di più, poichè nel riflesso dei suoi occhi cristallini mi accorsi di una certa sfumatura di paura e rassegnazione che mi coinvolse inetramente.
-Steve...Non c'è più nulla da fare ormai...-
Si stava arrendendo.
E se un dio affermava che un mortale era morto...diceva nient'altro che la verità.
Ma io non volevo crederci.
-No...No!- gridai.
Ero un soldato. Avrei combattuto per quell'egoista di Tony Stark.
Intorno a me il respiro pesante di Bruce colorava l'aria accompagnato da granelli di polvere e odore bruciacchiato; c'erano macchine distrutti, interi palazzi, ormai andati a fuoco, con qualche fiamma ancora accesa che li faceva sembrare delle piume multicolore che si agitavano nell'ambiente.
C'era silenzio.
Eppure dentro di me una tempesta di suoni si scatenava, tutti dati dalla mia celebre compagna di avventure: la paura.
Ammirai ancora una volta le palpebre di Tony e pensai che se davvero quell'egoista voeva andarsene, l'avrebbe fatto sulle mie labbra.
Avevo intenzione di praticargli la rianimazione, quella che si fa nei film d'amore quando la donzella in pericolo viene salvata dall'eroe sempre pronto al pericolo.
Mi accostai a lui sotto gli occhi dei miei due compagni e tappai il naso di Tony, per poi aprirgli la bocca e farci adiacere la mia, soffiando forte.
La cosa buffa era che non avevo mai fatto la respirazione bocca a bocca prima d'ora...E di certo non mi sarei mai immaginato di farla a Tony Stark, il genio, miliardario playboy filantropo dei miei incubi.
Chiusi gli occhi anch'io mentre il mio soffio vitale tentava di riportarlo in vita...Dio solo sa quanto pregai in quel preciso momento.
Un piccolo brivido, forse per paura o magari per il fatto che stavo indirettamente baciando Stark, mi percorse leggero la schiena.
Mi staccai da lui e poi misi le mie mani una sopra l'altra, sul suo petto illuminato, ed iniziai a spingere ad intermittenza, simulando il battito del cuore.
Contavo le volte che lo facevo...arrivai fino a trenta e poi mi ripiazzai sulla sua bocca.
Anche se ero tutto concentrato nella mia opera di rianimazione, potei quasi giurare di aver visto il Dio del Tuono trattenere il respiro per tutto il tempo.
E Hulk non era mai stato così paziente in vita sua.
Se ne stava lì, davanti a me, ed attendeva che io finissi il mio lavoro, per poi vedere Tony Stark riaprire gli occhi disorientato.
Era come se capisse.
E non era mai capitato prima.
La mia mente era in tilt, non facevo altro che ripetere meccanicamente quella rianimazione...finchè mi resi conto che niente stava cambiando.
Gli occhi di Stark erano ancora serrati...ed il suo petto non dava cenni di vita.
Ma il reattore, o comunque si chiamasse quel coso illuminato....era ancora acceso.
Il che forse mi fece ancora sperare di vederlo alzarsi dal freddo asfalto della strada.
-Stark...-bisbigliai.
Una mano possente mi si poggiò sulla spalla destra.
-Steve, dobbiamo andare.-
Guardai Thor con due accenni di lacrime agli angoli degli occhi.
Più sis forzava di sembrare intoccabile più la sua credibilità , spesso, svaniva come fumo.
Non c'era davvero più niente da fare?
Mi avvicinai ancora una volta alle labbra di Tony e stavolta non praticai la rianimazione...Mi limitai a sfiorarle ed assaporarle con un bacio che mi provocò dei brividi immensi, i quali si diramarono in tutto il mio corpo.
Mi pareva di essere un albero, la cui linfa vitale scorre in tutta la sua lunghezza...Per me era la stessa cosa, ero come alimentato da quel bacio, ed anche se non sentivo partecipazione sotto le mie labbra, immaginai la bocca di Tony baciarmi a sua volta.
Fu la cosa che mi fece sentire più vivo dopo i miei 70 anni sotto il ghiaccio.
Non volevo staccarmi.
Una piccola lacrima scivolò via dal mio viso.
Poi mi allontanai.
Il corpo di Tony era ancora inerme.
Abbassai la testa.
Da soldato, avevo combattuto, si. Ma da amico, avevo fallito miseramente.
Stavo proprio per alzarmi quando i suoi occhi nocciola si aprirono di scatto ed il suo petto fece un balzo.
Mi mancò il respiro per secondi che a me parvero secoli interminabili...Tony era vivo.
Ero riuscito a salvarlo e la sensazione che ne derivò fu qualcosa di indescrivibile...Era salvo. Ero riuscito a non farmelo scappare.
Il suo sguardo era agitato, probabilmente disorientato e spaventato.
-Ditemi che nessuno mi ha baciato.-
Si, era definitivamente tornato.
Ed il suo sarcasmo con lui.
Peccato che non appena disse quella frase, io arrossii appena.
Cercai di nascondere il mio imbarazzo, così guardai oltre.
-Steve l'ha fatto.- dichiarò Thor.
Non appena sentii queste parole lanciai un'occhiataccia al dio, la più cattiva che mi uscì.
Il Dio mi guardò spaventato mordendosi le labbra.
Dannato biondo ossigenato.
Hulk sembrava non capire cosa stesse succedendo e se ne stava zitto a godersi la scena con il suo respiro pesante.
Quanto a me, alla fine confessai:
-Io, io ti ho baciato...Ma era solo per salvarti la vita...ecco, io....-
L'espressione di Stark fu attonita.
Non se lo aspettava. era ovvio.
-Mi hai baciato veramente, Capsicle?-
Strinsi le labbra.
Mi preparai a ricevere una delle sue solite battute sarcastiche.
-Si.-
Dio, ero sicuro che non esistesse una situazione più imbarazzante di quella.
-Beh, peccato che me lo sia perso. Potresti ripetere la performance, Capsicle?-
-C-Come?-
Tony sospirò e si alzò con un gemito da terra, avvicinandosi a me sulle ginocchia.
-Baciami, idiota.-
Mi strinse a sé poggiando le sue labbra umide sulle mie e baciandomi dolcemente.
Arrossii più del solito visto che sapevo benissimo che Thor e Bruce ci stavano guardando, ma dopo che avvertii il labbro inferiore di Tony venire a contatto col mio per una seconda, una terza e poi una quarta volta, tutto il vivente intorno a noi svanì come spazzato via da una bufera.
Tony mi passò un dito metallico sulle labbra e bisbigliò:
-Chi ti dice che io non abbia fatto finta di svenire per farmi finalmente baciare da te, Rogers?-
-Non dirmi che l'hai fatto davvero.-
Stark ridacchiò mentre mi fissava le labbra.
-Te lo dico dopo.-
Mi baciò ancora.
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Outlaws of Love
General FictionRaccolta Oneshot di varie OTP, che trovate anche sulla mia pagina di Efp.net :D Enjoy!