Fall in love

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Scendo dalla macchina e raggiungo la staccionata in ferro.

Voglio davvero farlo ?
Si.

La scavalco con facilità ed eccomi in giardino. Non è molto sicura questa casa.
Arrivo alla porta a vetri ma è chiusa. Cerco nella tasca dei jeans, ho ancora la chiave che mi diede Taylor quando stavamo insieme.
Non c'è.
Merda, deve essermi caduta da Miley.
Ora cosa faccio ?
Me ne sto per andare quando sento un rumore e mi nascondo in un cespuglio.

Vedo Taylor camminare nella cucina, è in pigiama.
Quindi non ci è andata a letto.
Oh bhe, fantastico.

Bene Harry, ora puoi andartene, dice il mio subconscio.
Sto per correre via quando vedo qualcos'altro. Qualcun' altro.

Calvin.

Perché cazzo è restato a dormire a casa sua ?!

Mi accovaccio nuovamente. Non riesco a sentirli ma solo a vederli.

Lui si strofina la faccia e lei sembra spiegargli qualcosa. Poi scoppiano a ridere entrambi.
Che succede ?

Sento What makes your beautiful a un volume assurdo. Chi può av.. Oh cazzo.
È la mia suoneria per Simon.
Merda merda merda.
Perché sono così coglione ?

Lo prendo velocemente e cerco di spegnerlo, ma mi cade in mezzo al cespuglio.
Spero si spenga ma continua a suonare.
Mi piego a cercarlo, maledicendolo in tutte le lingue possibili.
Riesco a trovarlo ma sento un rumore metallico e mi cade sul prato.
No.....
"Scusa ?" è la voce di Calvin.
Mi giro lentamente. E ora che mi invento ?

"Harry ?" esclama Taylor, dietro di lui.
"Esatto, io ora vado. Ciao" prendo il cellulare da terra e faccio per andarmene quando qualcuno mi prende per il braccio fermandomi.
È Calvin.
"Che ci facevi qui ?" mi chiede duro.
"Potrei farti la stessa domanda"
"Senti Harry, vattene" interviene Taylor.
"È quello che volevo fare" dico acido e lei alza gli occhi al cielo.
"Aspetta, non vuoi sapere perché era qui ?" fa Calvin.
"Non mi interessa. Non preoccuparti, vieni dentro, preparo la colazione" gli poggia una mano sulla spalla.
"Come vuoi, ma stai attenta. Sparisci" conclude, riferendosi a me.

Faccio come mi dice ed esco. Che figura di merda. Mi passo una mano tra i capelli entrando in macchina.

Povs. Ed

Mi siedo sul divano e accendo il portatile.
Clicco su una canzone più volte, ma non ne vuole sapere di aprirsi. Clicco a caso sullo schermo per farlo risvegliare, ma quando lo fa si apre una vecchia cartella di foto. Navigo un po' tra di esse, ma una mi colpisce particolarmente.
È la fotografia di una cornice dove dentro ci siamo io e Taylor in spiaggia, con la chitarra in mano. Nel trasloco avevo paura di perderla così le feci una foto con il telefono e la salvai sul pc.
È di qualche tempo fa, ma ricordo con precisione quella giornata.
Taylor aveva litigato nuovamente con Harry così venne da me in lacrime e io la portai al mare. Era primavera, così ci sedemmo sulla sabbia e iniziai a strimpellare con la chitarra. Era stato bellissimo, nessun bacio o altro, eravamo solo amici. Proprio come voleva lei.
Era stata chiara "Ed, tu per me sei solo un amico, uno tra i miei più cari amici. La situazione con Harry è già complicata, non ti ci mettere anche tu".
Aveva detto tutto, no ?
Io non volevo perderla e accettai queste condizioni.
E intanto odiavo Harry, lo odiavo con tutto me stesso.
Perché lui e non me ?
Lui trattava male Taylor, io l'avrei trattata da regina. Ma a lei non importava, lei voleva solo Harry.
In ogni suo discorso Harry era sempre presente. Divenni suo amico per cercare di fargli lasciare Taylor, ma le cose andarono diversamente.
Io scoprii una bella persona e comunque si lasciarono ugualmente.

Ma questa volta non succederà nuovamente. Nessuno si metterà tra me e lei. Dobbiamo avere una chance.

Spengo il computer e mi cambio. Voglio andare a parlarle.

Una volta pronto, salgo in auto e guido sino a casa sua.
Arrivo di fronte al campanello. Faccio un respiro profondo e suono piano.

Dopo qualche istante sento la sua voce.
" Chi è ?"
"Sono Ed"
"Oh, vieni"

Mi apre il portoncino ed esce di casa.
Entro nel giardino e mi viene incontro sorridente.
"Hey !"
"Ciao Tay"
"Vieni"

Mi fa entrare e poi chiude la porta.
"Ti preparo un caffè ?" mi chiede.
"Tu l'hai già preso ?" mi siedo nel divano in pelle bianca.
"Si, con Adam ma se vuoi lo rifaccio"
"Adam ?" chiedo.
"Oh, Calvin. Il suo vero nome è Adam"
"Ah, era qui ?" fingo indifferenza.
"Si è fermato qui ieri notte, ma non è successo niente"
"Avete dormito separati ?"
"No.. Però non è come pensi !"

E come potrebbe essere ?

"Non preoccuparti. Forse è meglio che vada" mi alzo.
"Che succede Ed ? Finalmente sto dimenticando Harry, forse" mi blocca alla porta.
"Solo.. Stai attenta Taylor. Tu sei troppo buona" le accarezzo una guancia ed esco.
Riuscirò mai a parlarle ?
Questa volta però non mi arrendo. Calvin non mi impedirà di stare con la donna che amo.

Povs. Taylor

Perché ha reagito in quel modo ? Ed Mi ha sempre supportato. Chiamo Selena.
Occupato. Fantastico.
Scorro nella rubrica. Adam mi ha dato il suo numero, potrei chiamarlo..

Risponde al secondo squillo.
"Pronto ?"
"Adam ? Sono Taylor" dico insicura.
"Oh, ciao !"
"Ti disturbo ?"
"No, assolutamente ! È tutto okay ?"
"Ho bisogno di parlare.. Non è che tu sei libero ?" mi imbarazza tantissimo.
Prima che risponda riprendo a parlare io.
"Oddio scusa ! Chi mi credo di essere per chiederti una cosa del genere ! Tu sarai occupato, scusa scusa scusa. Mi dispiace, non so cosa mi sia preso" non mi fa finire.
"Ehi ehi, calma !" lo sento ridacchiare e mi rilasso un po'.
"Sono lì tra venti minuti, ti porto in un bel posto"
Sorrido anche se so che non può vedermi.
"Va bene, a dopo"
Riaggancio e non potrei essere più felice. Finalmente c'è qualcuno che mi ascolta.. Tranne Selena e qualche volta Ed, nessuno l'aveva fatto.

Mi faccio una doccia poi mi vesto. Indosso una maglietta corta e una gonna a vita alta sui toni dell' azzurro e del bianco.
Okay, non mi resta molto tempo.
Vado in bagno e mi sistemo i capelli e il trucco.

Sento il campanello suonare.
Di già ?
Mi infilo rapidamente i tacchi illegalmente alti e prendo la borsa.
Corro verso la porta e apro sorridente.
Calvin è appoggiato alla macchina e mi sorride.
Wow, è una visione.
Scendo velocemente i pochi scalini e lo raggiungo.
Ci baciamo sulla guancia.
"Sei bellissima" dice, facendomi arrossire.
"Andiamo" mi limito a sussurrare.
Mi prende per mano e mi accompagna sino al mio sportello, aprendomelo.
"Grazie !" dico felice.

Si siede anche lui e mette in moto.
"Dove andiamo ?" chiedo.
"Sorpresa" annuncia.

"Mi piace il nome Adam, perché ti fai chiamare Calvin ?"
"È un nome d'arte. Mi piaceva che nessuno sapesse chi fossi veramente."

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