Capitolo 6 - Lo batto al suo stesso gioco

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Canzone: Break your heart - Taio Cruz ft. Ludacris

Gemo interiormente e chiedo ad Aaron con voce frustata, "Perché mi segui ovunque vada?"

Lui sbuffa rudemente e risponde, "Molto egocentrica? E' la festa del mio migliore amico. Dove dovrei essere? Infatti, io dovrei chiederti perché tu sei qui."

In qualche modo sono imbarazzata dal pensiero di lui che mi stolkera quindi velocemente trovo una spiegazione per la mia domanda strana. "Oh! Scusa... Non pensavo che tu e Sam foste amici. Lui è gentile e signorile mentre tu sei... beh, tu. Ed io sono qui solo perché Shanaya mi ha obbligata."

"Quello che pensavo. Nessuno come te sarebbe stata invitata ad una festa così," Sputa. "Per tua informazione, non mi conosci, quindi tu non puoi fottutamente giudicarmi."

"Quello non è del tutto vero." Borbotto silenziosamente, non volendo farlo infuriare ancora.

Dopo che si è calmato un po', parla di nuovo. "Il sarcasmo è la più bassa forma di umorismo, saputella."

"E' estremamente utile con le persone stupide come te."

"Giudichi di nuovo?"

"Non sto giudicando, sono confusa. Quale persona ragionevole guarda mentre una ragazza sta per essere violentata?"

Alza gli occhi al cielo e mi rivolge un'occhiata piatta. "Stai scherzando? Questo è oltre l'esagerazione. Non stavi per essere violentata."

Qua inizio a farneticare come se la mia bocca fosse un fiume che sgorga senza fine. "Quel ragazzo era letteralmente attaccato a me! Ho subito abbastanza traumi in passato da bastarmi a vita. Non ho bisogno di un altro incidente. Inoltre, sono troppo giovane per morire. Cosa sarebbe successo se lui mi avesse trascinato in qualche posto dimenticato da Dio e-"

"Stai zitta. Sembrava avessi tutto sotto controllo. Inoltre, non avrei lasciato che quel pezzo di merda ti toccasse..." Mi guarda e vede la mia espressione sconvolta, e si ferma all'improvviso. Realizzando ciò che ha appena detto, velocemente cerca di cambiare le sue parole. "Aspetta! Non stavo per...salvarti o qualcosa...uh...solo...mentre ti vedevo accecare quel grosso ritardato...non ti avrei salvata e quel rifiuto scadente...haha..." Si affievolisce irrisolutamente.

Nel tempo in cui fa il suo piccolo discorso, un sorriso divertito cresce nel mio viso. Vederlo agitarsi è veramente divertente e devo dire che sembrava un po' carino.

Merda. Ho appena detto che sembrava carino?

No. Volevo dire strano. Volevo definitivamente dire strano. Sembrava un po' strano.

Smetto di correggermi e invece parlo ad Aaron, che mi guardava in attesa, aspettando una mia reazione. "Sono d'accordo su una cosa. Avevo tutta la situazione sotto controllo."

Si rilassa visibilmente quando non dico niente sulla sua dichiarazione, e il suo tono si rilassa un po' per scherzare. "Non ho mai visto un tacco essere utilizzato meglio. Non c'è da stupirsi che ci sono dei ragazzi che hanno paura di parlare con te. Loro probabilmente pensano che caverai i loro occhi a mani nude. Vorresti, creare una scuola di auto-difesa per ragazze?"

Rido alla sua battuta e decido di giocarci dato che è una delle poche volte in cui abbiamo una conversazione civile senza punzecchiarci. "Si, davvero. Impariamo come utilizzare tacchi a spillo per accoltellare, trucchi per abbagliare e accessori come armi."

"Wow. Tu hai questo incredibile, insolito talento." Mi prende in giro facendomi la linguaccia.

Scherzosamente schiaffeggio braccia e faccio le stesse cose di prima, anche se mi sento stupida. "Quanti anni abbiamo, cinque? Uscire la lingua come i cani è ridicolo."

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