capitolo 9

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" di nuovo in carreggiata"

La stanza era enorme con dei tavoli rotondi molto grandi e in fondo ma non troppo lontano una grandissima scala da principessa dove al centro c'era un uomo in smoking con un microfono in mano che guardava nella nostra direzione. Appena le porte si aprivano, una marea di applausi e fischi ci assalirono. Riccardo mi guardò per un momento e poi noi due ci incamminammo verso il " presentatore" invece Matt e Drew si andarono a sedere in uno dei tavoli. Per salire gli scalini il mio ragazzo mi porse la mano e gli applausi continuarono finché lui non prese il microfono e iniziò a parlare.

Ricky: prova...prova...123....ok funziona. Buonasera a tutti, volevo ringraziarvi per questo titolo anche se so che è grazie a me e il mio bellissimo amore. Ahahaha dobbiamo ammettere che l'ultimo colpo non è andato un gran che ma si può rimediare infatti volevo annunciarvi che da domani la gang Tiger Power tornerà sul campo.- da lì partirono applausi e fischi ma io presi il microfono e con voce seria.

Io: zitti tutti- e tutti si zittirono e fecero una faccia seria e impaurita, mi piaceva fare questo effetto- bene ora che ho la vostra attenzione volevo ringraziarvi per tutto, è vero siamo stati fuori gareggiata per un anno ma voi sapete che io non mi arrendo mai e che vinco sempre ... vero Bob ... non te la prendere se vuoi la rivincita va bene ma sai che non puoi battere me e i miei gioiellini, comunque stavo pensando perché aspettare domani quando possiamo farlo sta sera. Quindi dopo da una busta estrarremo un luogo dove fare un colpo io e il mio amore, e da voi ci sarà una schermata dove potrete avere le nostre angolazioni e la nostra visione. Ma tutto questo dopo mangiato ovvio.- e tutti si misero a ridere e a fischiare. Ricky mi prese per la vita e facemmo il giro dei tavoli. L'ultimo era quello di Cologno dove si trovava colui che mi aveva illusa con il suo per sempre. Ma ora avevo il mio BAD BOY e a me piaceva così. Appena mi avvicinai al tavolo tutti mi facevano complimenti dal mio aspetto al mio titolo. Tranne lui, quando finirono ti parlare lui disse

Antonio: già davvero bella e con tante sorprese- a quelle parole mi irrigidì e sussurrai all'orecchio di Ricky se potevamo tornare al nostro tavolo. Lui annuì mi diede un bacio veloce e con un cenno della mano tornammo al nostro tavolo. Io e lui eravamo al centro della sala e tutti gli altri tavoli erano in torno. Appena ci sedemmo venne una cameriera, era carina e sembrava simpatica ma appena si mangiava con lo sguardo il mio Ricky mi sembrava uno degli esseri più insignificanti della terra. Si era imbambolata così con due schiocchi delle dita e aria superficiale la chiamai sul pianeta terra.

Io: scusa puoi ritornare sul pianeta terra e prendere il mio ordine o vuoi che ti faccia buttare fuori, no sai anche se tu ti sei appena mangiata il mio FIDANZATO,io ancora no quindi vedi di muoverti, ok?.

Finita quella frase la ragazza era sull'orlo delle lacrime, tutti ridevano cercando di trattenersi e Ricky sembrava incavolato. Dissi il mio ordine e appena la cameriera se ne andò, il mio ragazzo si alzò furioso sbattendo la sedia e correndo di sopra passando dalle scale. io lo seguì ma a metà scale, sotto gli sguardi di tutti, mi tolsi le scarpe e alzai il vestito per non inciampare correndo più veloce che potevo. Lo vidi entrare in una stanza e mi avvicinai. Non entrai subito, presi un respiro profondo e aprii la porta. Lo trovai su un divanetto vicino a una finestra con una sigaretta in mano. Mi avvicinai lentamente ma a un certo punto sento la sua voce.

Ricky: ferma là, non fare un altro passo.

Io: cosa ho fatto??!!.

Ricky: ti sembra il modo di parlare a una ragazza o a qualsiasi altra persona!!. Mi disse girandosi di scatto

Io: cosa??!! Dici sul serio, quella ti stava saltando addosso cosa dovrei fare e comunque non è nessuno gli posso parlare come voglio!!. Dissi urlando. Ma poi ci avvicinammo e iniziammo a baciarci in modo passionale ,non ci eravamo visti per un anno e lui mi mancava da morire, mi prese per le cosce e io mi aggrappai sia con le gambe che con le mani intorno al collo. Si sedette sul divanetto. E rimanemmo un bel po' lì a baciarci fin quando qualcuno non busso alla porta io mi staccai subito sistemandomi tutta anche se avevo le guance rosse.

una coppia per niente perfettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora