capitolo 19

71 3 0
                                    

Porca miseria ma proprio ora dovevo scegliere. Facciamo così pro e contro di entrambi.

Riccardo: pro è divertente, compagno di gare. Contro mi aveva manipolata inizialmente, ultimamente era molto freddo e non mi attirava molto.

Antonio: pro è divertente, compagno di scuola, mi capisce, è sempre vicino anche quando faccio finta di non voler nessuno , si è da una parte mostrato per quello che ma da l'altra piano riesco a capire chi è veramente. Contro a volte mi rompe, mi sta appiccicato come quando abbiamo incontrato la squadra di basket.

Be mi sembra ovvio chi a vinto.

Lo so coscienza ma non voglio lascare ricky.

Restate amici stretti, se dicessi a qualcuno i tuoi pro e contro ti direbbero che tu ami antonio.

Uo calma, stavo giusto riflettendo sulla parola " amore " e ho deciso di usarla solo con la vera persona giusta per ora non voglio affrettare le cose

Hai ragione allora come facciamo a dirglielo.

Ho un idea.

Io: andate nelle vostre stanze se vengo da uno di voi prima dello shopping vuol dire che ho scelto voi se vengo prima della cena sapete cosa vuol dire.

Vi voglio dire che non è facile scegliere e vorrei non perdere nessuno dei due. A dopo.

E lasciai un bacio sulla guancia di tutti e due, loro uscirono.

Bella scappatoia prenderti altro tempo , vero?

Allora non voglio perdere nessuno quindi decido di andare a fare una bella corsetta. Mi metto dei pantaloncini. Un top dell'Adidas e una felpa aperta della Nike. Le mie Nike da corsa e lascio il cellulare a casa ma prendo il mio mp3.

Io: VADO FUORI!!!

E prima che mi facciano il terzo grado di dove andavo, mi catapultai fuori e impostai la mia playlist che mi tira su di morale. Inizio a camminare veloce e poco dopo inizio proprio a correre. Mi hanno regalato per il compleanno uno di quei orologi che ti contano quanto hai fatto, il battito cardiaco e tutta questa roba . ho appena fatto un kilometro e sono arrivata al parco di sud. Mi fa venire in mente quel giorno in cui rincontrai ricky ma soprattutto io e antonio sull'altalena. Mi ci sedetti sopra, non ero mai stata brava a dondolarmi e fortunatamente c'era sempre qualcuno che mi spingeva. Non riuscendo ad andare tanto in alto mi bloccai.

Qualcuno mi spinse facendomi arrivare abbastanza in alto rispetto a dove arrivo io. Mi girai e trovai un mio compagno di classe. Anche lui vestito per andare a corre.

Jake: hai appena finito anche tu di correre?

Io: già volevo schiarirmi le idee, anche tu a quanto vedo?

Jake: si , diciamo che stando in casa non ero molto tranquillo.

Mi sembrava un po' turbato così scesi dall'altalena, gli presi la mano e ci sedemmo sulle panchine un po' bagnate dalla nevicata precedente ma tanto dovevo comunque cambiarmi dopo.

Io: parla.

Jake: non lo so e che non vorrei spaventarti .

Io: ok allora ti racconto la mia di storia se vuoi.

Jake: si certo.

Io: bè i miei si sono separati quando avevo otto anni, la mia vita era molto asociale, poco tempo fa ho scoperto che quello che credevo fosse mio padre non lo era, sono andata in ospedale due volte per motivi gravi molto gravi, ho ritrovato un fratello che pensavo fosse morto e ora devo prendere una decisione ma non voglio perdere una delle due persone o tutte e due. Ora a te cosa ti affligge.

una coppia per niente perfettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora