Fissò la porta dell'uscita in fondo al corridoio.
«Stai calma. Sei stanca e la mente può giocare brutti scherzi...» - pensò - «...adesso prendi la giacca e ti precipiti fuori da quella porta.
L'ultima scheda la puoi inserire anche domani mattina...»Avrebbe voluto muoversi velocemente, ma il terrore le rallentava ogni movimento.
Spense il computer, prese la giacca e le parve di impiegarci una vita a percorrere il corridoio.
Le sembrò di trovarsi in uno di quegli incubi in cui vorresti correre, ma tutti i movimenti sembrano al rallentatore e più cerchi di avvicinarti a una porta, più ti sembra lontana.Era giunta quasi a metà del corridoio quando udì nuovamente quel rumore.
TUM TUM TUM
Marta si bloccò e quello che vide la fece barcollare.
Dovette appoggiarsi al muro per non cadere a terra.In fondo al corridoio, da sinistra verso destra, una palla arancione rotolò davanti all'uscita e sparì verso l'ufficio del suo capo...
