IO

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Mi sveglio , inizio a prepararmi e mi metto un jeans strappato , un felpone e il mio cappello preferito .
Per strada non c'è nessuno , più mi avvicino a scuola e più fatico a respirare...Sto fingendo di essere una stronza menefreghista ma é difficile perché non sono mai stata brava a fregarmene.
Continuo a ripetermi di essere forte.Il mio respiro si fa più affannoso mentre varco l'entrata del cortile ,mi reco alle scalette d'emergenza per fumarmi una sigaretta.
Mentre l'accendo, la campanella suona,ma non entro ,aspetto di finirla ...Entrare in ritardo è meglio ,c'è meno gente , più silenzio e sembra quasi la quiete prima della tempesta.
Entrata in classe,mi reco al mio posto e inizio a scarabocchiare fino alla ricreazione.
Esco dall'aula e mi reco al distributore quando un genio mi cade addosso...ma stavolta non faccio la dura mi volto e con un debole sirriso dico:non fa niente tranquillo.
È la prova che la mia recita è quasi terminata ,questo non va assolutamente bene.
Rientro in classe pensierosa e in parte allarmata...cosa accadrebbe se tornassi ad essere quella di prima?come sarebbe?voglio o no?
tante domande e nessuna risposta.
Passano due ore di matematica e suona la campanella di uscita ,preparo lo zaino ,metto la giacca
e mi ritrovo in corridoio ,percorro il corridoio dell'atrio ed esco.
Uscita da scuola vado dritta a casa ed incontro..

autolesionista (storia vera)in RevisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora