andrei via

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La mattina seguente mi alzai con un pensiero in testa scappa cosi pensai ma cosa sto dicendo non devo scappare! Come ogni mattina feci le stesse cose all arrivo in aula arriva un ragazzo e mi dice :certo che picchi forte...

Forse era convinto che ridessi ma quando si accorsi che abbassavo lo sguardo mi disse : piacere lorenzo e questa bella ragazza come sei chiama?

Io:piacere , stefania e io sono tutto tranne che bella ragazza...

Rispose con un ora devo andare , ah e mi stavo per dimenticare martedì alle 5 al White bakery ti aspetto e mi fece l occhiolino...

Rimasi pietrificata cioe neanche lo conosco e dovrei uscirci...no non ci andrò.

Arrivai a casa e ero confusa volevo sparire cosi presi alcuni vestiti e li misi nella sacca poi uscii di casa e iniziai a correre più forte che potevo ma verso mezzanotte tornai a casa ...non riuscivo a fuggire avevo paura di perdere anche il ricordo di lui...cosi appena entrai a casa trovai mia madre in cucina spaventata e con tono duro mi disse:dove cazzo sei stata?

Non risposi andai al bagno e mi taglai ,persi molto sangue cominciavo a sentirmi debole d'altronde ne ero abituata mi misi a letto e piansii , di conseguenza la mattina quando mi guardai allo specchio sembravo un mostro e mi sentivo un mostro ... quella mattina non andai a scuola ma andai in un centro tatoo mi feci tatuare delle ali sulle clavicole perché avrei sempre voluto essere libera e volevo ricordarmi cosa mi aveva fatto l amore o meglio lui , perché quando sarebbe tornato mi sarei amata al punto che gli direi di andarsene .

autolesionista (storia vera)in RevisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora