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- Quindi sei tu il fottuto stronzo, eh?
Niall a piccoli passi si stava avvicinando verso la figura di Zayn.
Zayn che si trovava pressato contro gli armadietti.
Aveva paura di Niall e delle cose che avrebbe potuto fargli.
Ma la cosa che più lo spaventava era il fatto che avrebbe potuto dire tutto a Liam.

- Sai, stavo cercando il coglione che aveva osato portarmi via Liam e puff, appari tu.-
Disse piazzandosi davanti al moro.
- Che c'è, ora non parli più?
Prese Zayn per il colletto della felpa e lo sbatté contro la parete dietro di loro.

Niall sapeva essere vendicativo e vedeva solo nero davanti a sé.
Voleva fargliela pagare.
Nonostante non sapesse che era stato Zayn ad indurre Liam ad andare in quel bagno.

- Che c'è Malik, dietro l'anonimato leoni. E dal vivo, coglioni?
Rise Niall, stringendo la presa.
Zayn era immobile.
Impaurito.
- Niall.. Io non so di cosa parli..
Niall prese il post-it attaccato all'armadietto e lo accartocciò.
- Malik, non hai idea di cosa sono capace di fare.-
Dietro al biondo, poco più lontano da loro, c'era Josh.
Che aveva assistito a tutta la scena.
Lui amava Niall e il fatto che soffrisse ancora per il castano, lo invogliò ad andare incontro ai due.
Voleva farla pagare pure lui a Zayn.
Povero disgraziato.
L'unica colpa che aveva era d'essersi innamorato di Liam Payne.

- Ní, che succede qui?
Niall sorrise, riconoscendo la voce del suo nuovo ragazzo e - Dobbiamo dare una lezione a questo scarafaggio - disse.
Josh non se lo fece ripetere due volte.
Prese Zayn per un braccio e lo tirò verso il primo bagno trovato.

La scuola era deserta, solo una bidella che puliva le aule superiori.
E non poteva sentire i lamenti del moro al piano inferiore, dati dai continui colpi che riceveva su tutto il corpo.
Josh si scannò contro di lui con tutta la forza che aveva in corpo, comportando un lacerante dolore allo sterno di Zayn.
Il colpo finale glielo diede Niall, dritto sul naso.
Esso prese velocemente a sanguinare.
Come minimo s'era rotto.

E soddisfatti, i due ragazzi se la diedero a gambe levate.
Che poi, qualcuno avrebbe provveduto alla vendetta.
Non il karma.
Non Harry.

- Senti, gli mando un messaggio e gli chiedo se vuole ancora uscire con me.
- Harry, dai solo questa sera.
Disse Louis sventolando davanti ad Harry il suo bel culo.
Il riccio stava sentendo i pantaloni di nuovo stretti.
Molto stretti.
Ancorò le sue dita ai fianchi di Louis e lo fece sedere sulle sue gambe.
- Mi tenti così.
Lasciò un lieve bacio sulla guancia del castano, scatenando sue risa.
- Sei la miglior cosa che mi sia successa.
- L'hai detto davvero, Har?
- Lou, non so come accada, ma mi fai stare col sorriso. Ti amo a tal punto che ho perso il controllo di me stesso.
Disse sincero Harry, carezzando la sua liscia guancia.
- Facciamo l'amore?
Chiese Louis strofinando il naso nel collo di Harry, impregnando le sue narici di menta piperita.
Il suo profumo preferito.
- Lou, devo davvero andare da Zayn.

E come se quello si fosse sentito in causa, mandò proprio in quel momento un messaggio al ragazzo.
Da Zayn:
Non venire. Mi sento poco bene e ho bisogno di stare solo. Ci vediamo forse a scuola, ti amo Z.

Harry sorrise, voleva davvero stare un altro po' con Louis e l'occasione sembrava esser giusta.
Avrebbero fatto l'amore tutta la notte, guardato un film strappalacrime e mangiato gelato in quantità industriali.
In assoluto la serata perfetta.
- Secondo round?
Disse Harry sdraiandosi sul letto.
- Devo fare una cosa, aspettami qui.
Disse Louis entrando nel bagno.

Chiuse bene la porta e prese il suo cellulare dalla tasca di jeans per mandare un messaggio a Liam.
A Liam:
Non mi serve più il tuo aiuto, grazie lo stesso amico.

Solo che Liam, lesse il messaggio quando ormai aveva premuto il campanello di casa Malik.
Poteva scappare e far finta di nulla, invece rimase lì fermo, fin quando una bella ragazza non aprì il portone.

Ella era molto simile a Zayn.
Stessa carnagione olivastra.
Stessi occhi color caramello.
Stesso sorriso.
Dedusse che fosse sua sorella.
- Ehi, posso aiutarti?
- Ehi, cerco Zayn.
La ragazza sorrise e - Secondo piano, prima porta a sinistra - disse.
Liam la ringraziò e imbarazzato come non mai, entrò in casa alla ricerca del moro.

Cosa avrebbe fatto una volta in camera di Zayn?
Non aveva un vero motivo per essere lì.
Pensò di tornare di sotto e uscire dalla casa, ma qualcosa lo invogliò a continuare a salire le scale.
Forse la possibilità di trovare Zayn mezzo vestito?
O addirittura nudo?
Non gli sarebbe mica dispiaciuto, anzi avrebbe apprezzato volentieri.

Trovò la porta.
Bussò.
- Entra Mal!
Urlò Zayn all'interno.
Cautamente, pressò la mano sulla maniglia e aprì la porta.
Ciò che trovò non era un vero e proprio spettacolo.
Beh, in parte.

Zayn Malik a torso nudo.
Il torso pieno di lividi ben evidenti.
Liam osò alzare gli occhi verso il suo viso e sentí come una stretta al petto.
Il viso era ricoperto di tagli e lividi.
Nonostante ciò, la sua bellezza rimaneva tale.

- Che ci fai qui?
Sussurrò Zayn, coprendosi con la prima maglia trovata sul letto.
Liam corse contro di lui e fece cadere la maglietta ai loro piedi.
Fece un'attenta analisi al suo corpo tumefatto.
Non sembravano gravi ma nemmeno lievi.
- Chi è stato?
Chiese Liam.
La rabbia che ribolliva nelle vene.
- Sono caduto dalle scale..
Cercò una scusa Zayn.

- Malik, sei uno dei più intelligenti. Potevi trovare una scusa migliore.
Disse Liam tracciando un taglio del suo viso.
- Non ti sei medicato?
Continuò.
- No..
Liam prese Zayn per mano e lo portò nella porta in fondo alla stanza, che dedusse fosse il bagno.
E così era.
- Dove tieni le cose del pronto soccorso?
- Primo cassetto in basso a sinistra.
Disse Zayn, sedendosi  sul lavandino.

Liam prese la cassetta del pronto soccorso e bagnò l'ovatta con il disinfettante.
Si mise tra le gambe di Zayn e iniziò a tamponare tutti i suoi tagli.
- Ahia!
Si lamentò Zayn ad ogni tocco.
In realtà quella situazione non gli stava scomoda.

Liam Payne tra le sue gambe.
Liam Payne tra le sue gambe molto vicino a lui.
- Se non avessi fatto a botte...
- Non ho fatto a botte, hai un ex psicopatico.
- Ti ha conciato Niall così?
- A quanto pare sì.
Liam sbuffò.
- Perché mai avrebbe dovuto farlo? Non mi rappresenti nulla.

Il cuore di Zayn sembrò spezzarsi.
Un'altra volta.
Un'altra volta Liam aveva ribadito il fatto che lui era nullità nei suoi confronti.
Zayn scese dal lavandino e dopo aver gettato l'ovatta usata, tornò in camera sua mettendosi addosso una maglietta.

Voleva mandare via il castano e stare sul letto a piangere tutta la notte.
- Cosa sei venuto a fare a casa mia?
Chiese Zayn non guardandolo in faccia.
- Beh io.. Non lo so..
Disse Liam incerto.
- Te ne puoi andare ora.
- Si appunto, io vado.. Ci si vede a scuola Malik.
Uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle e poggiò la fronte a quella.

I singhiozzi di Zayn si sentivano forti e chiari.
Voleva tornare là dentro e rassicurarlo, ma non lo fece.
Scese semplicemente le scale e a passo lento si diresse verso casa sua.

Avrebbe fatto i conti con la nottata in arrivo.
Fredda.
Buia.
Sola.
Con i mille 'avrei dovuto farlo' che si ripetevano nella sua testa.
Eh sì, forse Liam se ne sarebbe pentito.

'Se c'è una cosa che ho imparato, è che non puoi stare seduto ad aspettare che ti accada qualcosa di buono. Devi buttar giù delle porte per far sì che avvenga.'
Ciò diceva Sam Evans.
E con quelle parole nella testa, aveva un nuovo obbiettivo.
Riuscire ad arrivare a casa Malik entro dieci minuti.
Ce l'avrebbe fatta?

N/A
Scusate il ritardo, ho avuto problemi wattpad, spero il capitolo vi piaccia.
Commentate!
Comunque, ho pubblicato le One Shot, andate a dargli un'occhiata.
- Federica

Sweet Songs [z.m]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora