Il telefono nella mia tasca comincia a vibrare e rispondo,cercando di riprendermi.
"Pronto?"
Dico,grazie al cielo la mia voce sembra normale.
"Suko,sono Inori. Dove sei?"
Guardo l'ora,le 9:20. Dannazione! Non mi sono accorta fosse così tardi.
Sospiro.
"Si scusa ho avuto un...contrattempo,ti dispiace se non passo?"
Qualche secondo di silenzio.
"Si si tranquilla! Ci vediamo domani okay?"
Dice.
"Okay."
Rispondo debolmente,chiudo la chiamata e corro verso casa mia,sblocco la porta ed entro. Sento a malapena i le parole che mi dicono i miei e mi chiudo in camera.
Mi appoggio alla porta e mi ci struscio con la schiena fino ad arrivare a terra.
Cosa è successo?
Una persona è appena morta davanti ai miei occhi.
E non ho fatto nulla per fermarla.
Mi prendo la testa tra le mani,scuotendola violentemente.
Non mi deve importare della vita degli altri! Non mi è mai importato e di sicuro non comincierá ad importarmene ora.
Scuoto di nuovo la testa e con fatica mi alzo.
Come mai mi sento così stanca?
Mi spoglio e mi metto il pigiama,mi butto sul letto e mi giro per osservare fuori dalla finestra.
Ora ricordo chi è quell'uomo. Uno scienziato del governo,un'uomo ipocrita che pemsa che i Karafuru debbano essere eliminati.
Scommetto che non mancherá a nessuno.
Però era sempre una persona.
Dovrei andare a sporre denuncia?
Chi era quella persona?
Scuoto la testa.
Forse farei meglio a dimenticare tutto quello che ho visto.
Però mi chiedo come abbia fatto quella donna ad ucciderlo solo toccandolo.
Dannazione! Perchè sono passata dal parco?
E poi cosa centra l' E.N.O con tutto questo?
Forse farei meglio a dormire.Buio,ecco che cosa vedo. Una distesa infinita di oscuritá.
Dove sono?
Chi sono?
Poi un dolore improvviso al petto,un bruciore intenso,come se mi avessero marchiata col fuoco.
Provo ad urlare,ma nonnci riesco. Non riesco a muovermi.
Come sono arrivata quì?
Poi un rumore,come qualcosa che si sta crepando.
Il suono si ripete.
Ancora e ancora,in prossimità del ventre.
Poi un dolore al fianco come se si fosse aperto.
E poi di nuovo quel calore,ma questa volta molto più intenso.
Poi la luce. Mi sembra di non vederla da secoli.
E con uno sforzo enorme riesco ad aprire gli occhi.
Quanto vorrei non averlo fatto.
Persone,donne,uomini,bambini,anziani che urlano e corrono.
Alcuni sono a terra,in preda alle convulsioni,con il sangue vhe gli esce dagli occhi,dal naso,dalla bocca e delle strane bruciature sul viso.
Una donna corre trascinando il figlio con se,ma questo comincia ad urlare,a tremare e a sanguinare.
Cade a terra tremante,con i suoi piccoli occhi marroni che mi fissano e che perdono luminositá pian piano.
Sento la madre che lo chiama e quando si accorge che suo figlio non si alzerá più comincia ad urlare.
Mi metto le mani sulle orecchie.
Basta! Non voglio più vedere! Fatelo smettere.
Gli occhi privi di vita del bambino mi osservano.
Come se mi dicessero:"è colpa tua."
Spalanco gli occhi rigati di lacrime.
È davvero colpa mia?Mi sveglio di colpo,completamente sudata e con il respiro affannoso.
Un'incubo. È stato soltanto un'incubo.
Mi ripeto mentalmente per cercare di calmarmi.
Dopo un po' il respiro torna regolare e mi calmo. Giro la testa e guardo l'ora: 3:45.
Sbuffo. So giá che non riuscirò più ad addormentarmi.
Mi alzo e mi dirigo in cucina silenziosamente.
Apro il frigo e mi prendo la mia solita bibita ghiacciata.
Guardo fuori dalla porta in vetro che da sul balcone,la luce della luna entra impietosa nella cucina,apro la vinestra scorrevole ed esco sul balcone.
Anche se è mattino non fa freddo,c'è soltanto una leggero brezza che mi rilassa.
Sospiro e chiudo gli occhi,ma appena lo faccio lo sguardo del bambino del sogno mi invade la vista,riapro gli occhi di colpo e mi stacco dalla balconata.
Gli occhi del bambino,sono uguali a quelli dell'uomo di prima.
Pure le bruciature sembrano simili.
Ma all'uomo non è uscito sangue.
Che cosa diavolo sta succedendo?
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Anno 2048 [IN REVISIONE]
Science FictionAnno 2048. 100 anni dopo la fine della Grande Guerra,e quindi del Vecchio Mondo. Durante questa guerra l'umanità è stata portata sull'orlo della distruzione,e per salvarsi è stata costretta a rifugiarsi nella Zona Sicura,dando così inizio a quello c...