Ora collego tutto,le mie visioni cominciarono quella sera.
Ripercorro questi giorni secondo per secondo fermandomi su un dettaglio non irrilevante.
Erika. Quegli strani tentacoli che la circondavano,deve essere anche lei una di loro.
Ma Erika non è un Karafuru.
"Cosa intendi? Come sai che è stato un Karafuru?"
Dice dubbioso.
"Perché gli è bastato toccarlo per ucciderlo,e un umano questo non può farlo."
Dico ovvia,intanto il mio cervello sta elaborando tutto quello che è successo in questa settimana ad una velocità impressionante.
"Senti,c'è qualcun'altro come voi a scuola. Che non sia Alexander,Violet, Iris o Inori?"
Chiedo osservandolo,lui sembra rifletterci su per qualche secondo prima di scuotere la testa.
"No,non mi sembra."
Dice grattandosi il mento pensieroso.
Questo vuol dire che nessuno sa della sua vera natura. O forse sto semplicemente impazzendo e sto cercando delle scuse.
"Devo parlare con Inori."
Ripeto fissandolo prima di prendere il cellulare e digitare il suo numero.
"Natsuko?"
La sua voce passa attraverso l'apparecchio.
"Inori,ciao,volevo chiederti se ti andrebbe di uscire dopo..."
Chiedo,per qualche motivo penso che se gli rivelassi tutto al telefono finirei per complicare le cose.
"Certo!"
Dice allegra.
"Allora per le 7:00 al parco."
Dico decisa prima di riattaccare.
"E sappi che tu verrai con me."
Dico a Shubaru che si irrigidirsce subito.
"N-non credo sia una buona idea."
Dice grattandosi la nuca nervoso.
Sbuffo,decisa ad urlargli contro o prenderlo in giro quando il rumore metallico di prima mi interrompe,facendomi ammutolire.
Per un attimo mi ero dimenticata in quale situazione ci trovavamo.
"Presto dobbiamo muoverci."
Dice correndo,infilandosi gli occhiali da sole durante la corsa.
Ci sediamo sulla panchina della fermata aspettando il pullman ansiosi.
"Perché non fate qualcosa?"
Chiedo osservando la strada davanti a me.
"Riguardo a cosa?"
Chiede,sento il suo sguardo su di me,mentre una moto passa davanti a noi.
"Riguardo a tutto questo,i robot in primis."
Dico girandomi ad osservarlo.
"Come se potessimo fare qualcosa,siamo noi,Karafuru contro il governo,odiati da tutti per uno sbaglio commesso cento anni fa."
Dice sospirando,tirandosi i capelli indietro.
"Non da tutti,scommetto che se solo ci provaste,riuscirete a ribaltare questo governo corrotto."
Dico sottovoce tappandomi la bocca subito dopo.
"Scusa,dimentica ciò che ho detto."
Lui sembra voler dire qualcosa ma il suono del pullman ci riscuote.
Lui mi sorride prima di inchinarsi di fianco alla portiera facendo gesti teatrali con le mani.
"Prima le signore."
Dice scherzoso facendomi scappare una risatina.
Ci sediamo,facendo sedere Shubaru di fianco al finestrino,non voglio correre il pericolo di avere un'altra visione.
Intanto nella mia testa si stanno affondando sempre più pensieri.
Ma mi fermo su uno in particolare,la voce della ragazza,così dolce ma così terrificante allo stesso tempo.
Chiudo gli occhi poggiando la testa al sedile.
Perché mi sembra così familiare?"Non credo sia una buona idea."
Dice Shubaru guardandosi attorno cauto.
"Andiamo! Hai distrutto un androide e hai paura di una ragazza?"
Dico ghignando facendolo girare verso di me.
"Non ho paura,ma sono a disagio."
Dice abbassando il volume della voce.
Sbuffo sonoramente mettendo le mani dietro la testa.
"Natsuko?"
La voce di Inori si fa spazio nel silenzio creatosi.
"Inori!"
Dico sollevata correndo verso di lei che mi sorride dolcemente.
Ma quel sorriso si spegne appena nota la figura di Shubaru dietro di me.
"Che ci fa lui qui?"
Dice diffidente scrutando un Shubaru che rotea gli occhi.
"L'ho inviato io."
Dico piazzandomi davanti a lei che fa una una faccia stranita.
Sospiro prima di osservarla negli occhi.
"Ti devo parlare."
Lei mi osserva,cercando di capire cos'ho di così importante da dirgli.
"So dei vostri doni."
Dico calma osservando i suoi occhi che si spalancano lentamente,insieme alla bocca per poi trasformare la sua espressione in una di odio puro.
"TU!"
Dice indicando Shubaru che nel frattempo si è messo in posizione di difesa.
"Inori..."
Cerco di fermarla ma lei mi spinge via avvicinandosi a lui minacciosa.
"LURIDO STRONZO! AVEVAMO UN PATTO!"
Urla mentre cammina verso di lui.
"Inori aspetta..."
Ritento ma vengo fermata da un suo gesto con la mano.
"Zitta! Tu non sai in che guaio ti sei cacciata!"
Dice,mentre delle piccole scintille si accendono intorno a lei.
"Dovevate osservarla da lontano! Lei non doveva saperne nulla! Erano queste le condizioni!"
Quali condizioni?
Shubaru la fissa inespressivo,piegando leggermente la testa di lato.
"Stai esagerando ora."
Dice calmo e minaccioso allo stesso tempo fissandola negli occhi.
Lei di risposta digrigna i denti emettendo qualcosa di molto simile ad un ringhio.
"NON DIRMI CIÒ CHE DEVO FARE!"
Ringhia rabbiosa,facendo diventare quegli occhi rosa come lo zucchero filato di uno strano rosso cremisi come il sangue.
Sono paralizzata nel vedere la mia amica cominciare a...trasformarsi?
I suoi canini si allungano e le sue iridi si stringono,arrivando a sembrare quelle di un gatto.
Apre il palmo della sua mano,dove tante scintille restano sospese in un globo,fluttuando.
Nel momento in cui si prepara a lanciare quella cosa,mi riscuotono dal mio stato di trans.
"Inori!"
Urlo allungando la mano verso di lei,che,incredibilmente,si ferma con gli occhi sbarrati.
"Fermati! Lui ha dovuto mostrarmi quello che è per salvarmi."
Dico dura,se fossi gentile in questo momento lei non mi ascolterebbe.
Lei si volta lentamente verso di me piantando i suoi occhi cremisi nei miei verde prato.
Immediatamente i canini si ritirano e i suoi occhi tornano ad essere normali. Quegli occhi rosa che tanto mi piacciono.
Mi osserva per qualche secondo prima di correre ad abbracciarmi,con le lacrime agli occhi.
"Tu...non avresti dovuto sapere..."
Dice tra i singhiozzi mentre io le accarezzo la testa delicatamente.
"Non mi succederà nulla tranquilla..."
Tento di calmarla parlandole dolcemente. Lei sospira prima di tirarsi su davanti a me,asciugandosi le lacrime con il palmo della mano.
"Tu non capisci..."
Dice ancora con la voce tremante,mentre con una mano si scompiglia i capelli arancioni.
"Quello che noi siamo,che io sono,è pericoloso,è sbagliato."
Dice abbassando lo sguardo e io sorrido lievemente,in fondo non è mai cambiata.
"Non mi importa."
Le dico appoggiando una mano sulla sua spalla e sorridendole.
"Noi siamo amiche no? Ci proteggiamo l'un l'altra,nonostante tutto,nonostante tutti,ricordi?"
Le ripeto le parole del giorno in cui siamo diventate amiche.
Lei mi osserva per qualche secondo prima di scuotere la testa,facendo comparire un sorriso sulle labbra.
"Noi staremo insieme per sempre."
Le dico inclinando leggermente la testa a destra e sorridendole.
"Promesso?"
Dice lei alzando la mano chiusa tranne che per il mignolo alzato.
Lo osservo per qualche secondo prima di appoggiare la mia fronte sulla sua e unire i mignoli.
"Promesso."--------------------------------------------
Giorno a tutti!
Sono tornata con un nuovo capitolo!
Okaay,spero veramente di riuscire a rendere interessanti le cose,ci sto provando,ma in certi capitoli o situazione (come in questo caso) ho paura di non riuscirci,spiegando male o descrivendo in modo poco dettagliato.
Vorrei sapere cosa ne pensate!
Un bacione!
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Anno 2048 [IN REVISIONE]
Science FictionAnno 2048. 100 anni dopo la fine della Grande Guerra,e quindi del Vecchio Mondo. Durante questa guerra l'umanità è stata portata sull'orlo della distruzione,e per salvarsi è stata costretta a rifugiarsi nella Zona Sicura,dando così inizio a quello c...