Io e Danielle salutiamo tutti e tre i ragazzi.
"Ragazzi io e Sarah andiamo a fare una passeggiata..." dice Michael e io lo interrompo, dicendo: "chi ti ha detto che mi va di camminare?"Il ragazzo dai capelli rossi mi fulmina con lo sguardo "vieni e basta".
"Ma tu non sei..."
"Ho detto: vieni e basta".
"Oddeo! Okay!"
Mike prende il suo giubbetto nero con il cappuccio,i suoi occhiali e indossa tutto ciò.
"Luke,Ashton,CALUM. Non la voglio ritrovare morta... Quindi evitate di fare pose sexy" dico ridendo e Ashton risponde,nel frattempo che si mette la banda nera fra i capelli: "ehi non è colpa nostra se siamo nati sexyssimi" quando mi giro verso Danielle (che è immobile sul divano) vedo che fissa Ashton e la sua bandana. "Danielle promettimi che quando torno sarai viva" lei gira lo sguardo subito verso di me. "Eh? Cos?... Oh sì certo" rido quando fa una faccia troppo ebete.
Qualcuno prende la mia mano e mi trascina fino la porta "Ciao ragazzi!" urla Michael.
"Mi fai male!" Mi lamento e lui risponde con un: "Shhhhh"
"Allora cosa dovevi dirmi?" Dico con le scarpe che porto in mano (dato che stiamo camminando sulla riva del mare),come se non sappia di cosa dobbiamo parlare parlare
" Sono quel Michael di Omegle,Kik e Skype..." Dice lui.
"Oh! Ma davvero?!" Dico sarcasticamente
"Cosa pensavi di me... Insomma... Quando ancora "non ci conoscevamo"?"
Solita domanda di un maschio... Ma per lui posso fare anche un'eccezione...
"Ecco...-sento bollire le mie guance- in realtà tu eri Gordon e si sei anche Michael. Ma ora parliamo di Gordon. Cioè di te... Ecco parlavo sempre con Gordon... E be si era simpatico. (Lo è ancora)"
Mike mi sorpassa e si ferma davanti a me, facendomi sbattere contro di esso
Il mio cuore perde un battito. La sua voce comincia ad uscire dalla sua bocca. "Non sai quanto ho aspettato che mi trovassi..." Con le sue braccia circonda i miei fianchi e il mio viso viene spiaccicato dal suo petto. "Perché? Perché hai voluto che... Che ti trovassi io... Insomma non potevi dirmi normalmente 'sono Michael Clifford e vivo a Sydney?' ". Lui mi stringe ancora di più a se. "Perché non sapevo cosa potevi pensare di me..."Alzo lo sguardo verso di lui.
"Mike...-appoggio la mia fronte sulla sua- non ti devi preoccupare di queste sciocchezze..." I nostri nasi si toccano "scusa..." Le nostre bocche si stanno per toccare ma un qualcosa mi blocca,la pancia comincia a fare 400 giri su se stessa e mi levo subito da lui sentendo le guance accaldate e rosse più di prima.
"Allora torniamo a casa?" Dico velocemente e con lo sguardo a terra Gordon risponde: "certo"