Restò immobile per ore, probabilmente. Almeno fino a quando non sentì la porta di casa sua sbattere. Si risvegliò dal suo stato e scosse la testa. L'immagine del suo professore era stampata a caratteri cubitali nella sua mente. I riccioli neri, sembravano essere li davanti a lei, così come le fossette e gli occhi verdi. Sua madre fece capolino dalla porta di camera sua e gli sorrise. Hazel tentò di ricambiare il sorriso, ma non ci riuscì. Sua mamma barcollava, incerta sui tacchi ed il vestito di paillete era ancora appicciato al suo corpo. Detestava il modo di vivere di sua madre, sopratutto come si comportava. Sembrava una sua coetanea. E purtroppo, si era fatta più uomini lei, che un attrice porno, probabilmente. Cosa che i suoi compagni di scuola, non mancavano mai di fargli notare. Giravano voci che qualcuno di loro, ci fosse già andato a letto, ed il solo pensiero, gli fece venire il vomito.
-Ciao mamma. Borbottò speranzosa che questa si togliesse di torno.
-Ciao tesooro. Trillò, poi proseguì lungo il corridoio e entrò in camera sua. Hazel pote udire qualcosa rompersi, ma ignoro la situazione, chiudendo la sua porta con violenza.
Ignorò tutti i messaggi di Amy e per un po', riuscì a concentrarsi sui compiti. Ma l'unica cosa che fece, furono alcuni esercizi di spagnolo, solo per non passare male con il nuovo professore.
Alle otto, Amy citofonò al suo campanello e fu costretta ad aprire. Non che non volesse, ma desiderava riflettere in quel momento.
-Scusami, ma mi ero preoccupata, non rispondevi..tutto okay? Domandò.
-Si, si tutto bene, stavo studiando, ma se vuoi puoi rimanere.
L'altra non se lo fece ripetere due volte, così entrò e rimase li a dormire. Sua mamma uscì di nuovo e non fece alcuna menzione del luogo di recamento, ma non gli importava.
-Stai pensando al nuovo professore di Spagnolo? Chiese Amy.
Hazel la guardò in cagnesco e cercò di dire di no, ma era più forte di lei.
-Penso solo che sia attraente. Rispose scuotendo il capo.
-Hai visto come ti guardava? Gli domandò e lei gli tirò un pizzicotto.
-Non dirlo nemmeno per scherzo! Urlò.
Poi le arrivò una e-mail, dalla scuola. Molto sorpresa, aprì l'email, con il portatile sulle gambe. Conteneva al firma del preside, che le chiedeva se gentilmente, poteva dare dei corsi, di pianoforte il pomeriggio, durante i laboratori esterni. Fu molto sorpresa da quella richiesta, ma il tutto comportava crediti extra ed un bonus nelle materie, così accettò e l'ansia cominciò a salire, anche se niente doveva avvenire nel giro di poco. Raccontò tutto ad Amy che fu contenta per lei, e disse che avrebbe partecipato volentieri ai corsi, lei stessa.
Si addormentarono fra risate e cuscinate.
La mattinata a scuola, fu splendida. Il professore di Spagnolo, restò con loro per due ore, facendo supplenza al professore di scienze malato.
-Fate ciò che volete. Disse.
Poi abbassò lo sguardo sul suo telefono. Aveva 24 anni eppure, era così carismatico.
Prese lapis e gomma e si mise a disegnare, era intenzionata a ritrarlo, ma non voleva rovinare quella bella immagine, così incominciò a tracciare linee, non ben precise, fino a che non ritrovo due sagome attorcigliate fra loro.
-Bello. Disse una voce maschile.
Hazel sobbalzò sorpresa e arrossì quando Harry Styles, gli apparve di fianco, con la testa china ad osservare il suo disegno. Era a pochi centimetri dal suo viso ed un ricciolo nero, gli sfiorò la guancia.
-Oh grazie..io non era niente di particolare. Balbettò incerta.
-Hai talento.
Lei sorrise, e restò per qualche secondo incerta, ma fu l'altro a parlare per primo.
-Se hai bisogno di un aiuto in spagnolo, per andare avanti più velocemente chiedi pure. Disse.
Hazel rimase a bocca aperta per un po', mentre l'altro rideva sotto i baffi. Fu sorpresa da quella richiesta così personale e cercò di non darlo troppo a vedere, anche se i suoi tentativi dovevano essere pessimi.
-Mi farebbe piacere. Rispose infine, cercando di non balbettare.
L'altro annuì contento e tirò fuori un biglietto dalla tasca.
-Questo è il mio indirizzo, se puoi domani vieni alle quattro, possiamo incominciare subito.
La ragazza prese il biglietto dalle sue mani e rabbrividì al contatto con la sua pelle calda.
-Grazie, verrò. Aggiunse e divenne color pomodoro. Styles rise, senza far trapelare piacere e tornò alla cattedra. Durante il resto dell'ora continuò a lanciare ammiccamenti verso la parte di Hazel e quando la campanella suonò, tutti uscirono, compreso lui, che non perse occasione, per mettere una mano sulla spalla di Hazel e spingerla delicatamente fuori. Poi le sfiorò il collo ed andò via.
Inebetita e confusa, scese le scale e si diresse verso casa.
Domani sarebbe dovuta andare a casa del suo professore di 24 anni, tremendamente sexi, a studiare spagnolo. Come avrebbe potuto farlo?
Scosse la testa ed entrò nella sala, deserta. Sua madre non era li.
Una sola cosa gli rimbombava nella testa. Styles, styles, casa sua, styles.
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||Amo il mio professore|| Harry Styles
Fiksi PenggemarHazel si innamora, come tutte le ragazze della sua età. Ma c'è un problema. Ama il suo professore. Tutto sembra girare intorno a lui. Lo ama come non ha mai amato prima. Ma cosa accadrebbe se scoprisse che Harry è un agente segreto in missione per...