Successivamente, Harry non tornò più sull'argomento e così nonostante non riuscisse a concentrarsi, fecero veramente alcuni progressi in spagnolo. Quando Hazel notò che il sole era calato, dalla finestra rivolse uno sguardo al suo professore.
-Dovrei andare, si è fatto tardi. Disse incerta.
Harry alzò lo sguardo e sorrise, solare e malizioso allo stesso tempo.
-Certo, avevo perso di vista l'ora. Rispose l'altro alzandosi.
Lei lo seguì di nuovo giù per le scale attraverso i corridoi. Quando arrivarono alla porta, si fece avanti ed Harry le sfiorò la schiena. Tanti brividi le percossero la schiena, facendola sognare. Non aveva mai provato quel tipo di sensazioni, nessuno l'aveva mai toccata in fondo. Si voltò per salutarlo e le piccole fossette apparvero sul volto del suo insegnante. Successivamente lui poggiò le sue labbra umide sulla sua guancia, stampandole un bacio. Sicura di essere arrossita tantissimo, fece un ultimo cenno con la mano ed uscì, lasciandosi alle spalle il la grande villa bianca. Percorrendo la strada a ritroso, notò una macchina nera, con i vetri oscurati, che sembrava seguirla, ma decise di non farci caso, magari si stava solo immaginando tutto. Ripensò a tutti i momenti che aveva vissuto quel pomeriggio ed il suo cuore fece mille capriole mortali.
Entrò in casa e si tolse le vecchie converse, scaraventandole sul pavimento di camera. Chiuse anche la porta, decidendo di terminare il resto di compiti che non aveva fatto, sperò che nessuno la disturbasse, ma dopo alcuni minuti qualcuno bussò alla porta.
-Avanti! Urlò Hazel infastidita.
La testa platinata di sua madre sbucò dalla porta.
-Ti va di mangiare con me? Trillò.
La risposta che avrebbe voluto dire era no, ma non lo fece, perchè in fondo le dispiaceva per lei.
-Certo. Rispose chiudendo con un tonfo il libro di chimica.
Chloe non era una buona madre, non lo era mai stata e in quanto tale non sapeva nemmeno cucinare. Sul tavolo c'erano due buste con il cibo cinese da asporto, con cose che non mangiava di solito, ma non sapeva i suoi gusti, così se ne fece una ragione e si sedette rimestando il cibo con una forchetta.
-Allora come va a scuola? Domandò allegra.
-Oh tutto bene. Rispose, ed era la verità. Aveva sempre tenuto alla scuola in un modo molto forte. Quello era il suo futuro.
-Ho saputo che hai un nuovo professore di spagnolo! Aggiunse.
Il boccone che aveva in bocca le andò di traverso e per poco non soffocò.
-Oh si, è nuovo. Borbottò.
-E dicono che sia anche molto bello.
Hazel osservò il volto della madre, cercando di capire se fosse seria o meno, ma era sempre seria su quel genere di cose ed Harry era veramente bello.
Una fitta, le attanagliò lo stomaco, così tanto da impedirle di mangiare altro.
-Non dirmi che ti dispiacerebbe avere qualche voto in più. Ammiccò la donna.
Hazel si trattenne dal dire qualsiasi cosa e restò in silenzio sperando che sua madre la smettesse di fare apprezzamenti sessuali sul suo professore di spagnolo che per altro, le aveva detto che la trovava sexi.
-Un buon motivo in più per andare ai colloqui generali, non trovi? Rise e poi si alzò gettando il contenitore del cibo vuoto.
Hazel rise a sua volta, molto forzatamente, ma sua madre non si accorse di questo, così gettò tutto il cibo avanzato nel contenitore e si alzò. Chiuse la porta di camera sua, sperando di non sentire nessun altro suono dalla bocca di sua madre e accese il computer.
C'era un email da parte della scuola, dove diceva che i corsi di pianoforte, dove lei sarebbe stata insegnante sarebberro cominciati a Gennaio. Era una cosa strana per lei, fare l'insengnate di uno strumento, per di più nella sua scuola. Poi ne vide un'altra, da Harry Styles.
"Ciao Hazel, spero che la lezione di oggi possa esserti stata d'aiuto. Non ho potuto finire il mio discorso, comunque, sei una ragazza fantastica. Domani se vuoi puoi tornare e finiamo il capitolo di spagnolo."
restò per un pò a fissare quell'email, poi decise di rispondere.
"Certo Professore, mi darebbe piacere tornare domani e concludere così il capitolo. Le sue lezioni sono molto utili, grazie ancora."
inviò e attese, mentre le sue mani sudavano e si intersecavano fra loro.
"Chiamami pure Harry. A domani..."
si morse il labbro e poi decise di andare a dormire.
La mattinata a scuola passò velocemente, così il tempo di preparasi che dovette andare da Harry.
La sua antipatica segretaria le aprì nuovamente la porta, usando anche un tono abbastanza scortese.
Notò come osservava Harry e le venne voglia di tirarle un pugno. Ma infondo chi era per lei Harry? Solo il suo professore di spagnolo.
-Bentrovata Hazel. Disse Harry stampandole un bacio sulla guancia. Aveva un tocco delicato e molto sensuale. Incredibilmente si sentì attratta da quel ragazzo in un modo incredibile.
L'attrazione fisica, mentale e sessuale era così forte che non se ne liberava nemmeno se chiudeva gli occhi.
Tornarono di nuovo nel suo studio e continuarono il capitolo ma era veramente troppo difficile per lei concentrarsi.
Continuava ad immaginarsi il petto di Harry, senza niente addosso e i suoi pantaloni lanciati qualche metro più in la.
Immaginava le mani di lui, dentro i suoi capelli, sul suo corpo.
Si morse il labbro cercando di concentrarsi il più possibile.
-Hai difficoltà a concentrarti Hazel?
Lei alzò lo sguardo sul suo volto.
Ma non trovò risposta adatta.
Solo alcuni secondi dopo Harry si era alzato e l'aveva presa per le spalle.
Adesso le aveva poggiate al muro, mentre Harry la stava baciando con foga, passione e tante di quelle cose che non riusciva a capire.
Passò la sua mano nei riccioli di Harry e assaporò le sue labbra, vogliosa di quel sapore.
Non sapeva esattamente cosa stava facendo, ma le piaceva, tremendamente ed era magnifico. Alzò una gamba ed Harry la sollevò, portandola in un altra stanza, si ritrovò su un letto, quindi molto probabilmente doveva essere la camera da letto di lui.
Si tolse la camicia e le mani di Hazel esplorarono il suo petto. Cercò di respirare, ma il secondo dopo aveva di nuovo le labbra del suo professore sulla bocca. Il tutto si interruppe, quando il martellare di un pugno, arrivò sulla porta.
La segretaria sculettante lasciò il telefono sulla scrivania e uscì guardando in cagnesco Hazel.
Harry rispose, ma poi uscì e la ragazza non riuscì a sentire niente. Dopo due minuti la segretaria entrò e le fece cenno di uscire.
-Harry ha avuto un contrattempo di lavoro urgente.
Hazel annuì e si precipitò alla porta, confusa e adorante di quello che era appena accaduto.
Scosse la testa, e osservò di nuovo un'auto nera che la seguiva a distanza.

STAI LEGGENDO
||Amo il mio professore|| Harry Styles
Fiksi PenggemarHazel si innamora, come tutte le ragazze della sua età. Ma c'è un problema. Ama il suo professore. Tutto sembra girare intorno a lui. Lo ama come non ha mai amato prima. Ma cosa accadrebbe se scoprisse che Harry è un agente segreto in missione per...