Mi sento nessuno...

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Ero stremata avevo camminato per ore così senza meta camminavo e piangevo sicuramente sembravo un mostro con il mascara tutto colato ,sicuramente sembravo più schifosa di quello che ero normalmente ma non mi importava di quello che mi circondava ,non mi importava se la gente mi guardava e pensava ‘ mio dio quella ragazza fa paura ! ‘ non mi importava niente di tutto questo ,mi importava solamente del male che quello stronzo di mio padre mi aveva fatto come poteva dire che io ero un’errore, come poteva dire che se io morivo lui poteva vivere meglio.. come poteva mi chiedo … ma forse aveva ragione forse il problema ero io.. infondo chi vorrebbe una figlia come me , così brutta , stupida , noiosa nessuno.

Il mio cervello si era impallato come un vecchio disco rotto   ripeteva sempre questo ‘ Amy quella sbagliata sei tu , nessuno ti vuole ,nessuno ‘  infatti nessuno neanche mio padre la persona che mi ha messo al mondo  mi amava , pensava che io ero solo un’errore della sua vita, di solito un figlio deve  essere una gioia , qualcosa di bello invece io ero un’eccezione per lui ero solo uno stupido errore .

 Volevo tornare  a casa non ce la facevo più le mie gambe tremavano ero stremata , volevo tornare a casa per fare qualcosa di brutto , qualcosa che non si dovrebbe fare, qualcosa per punirmi qualcosa che fino a quel momento non mi era mai passato in testa ma per fare tutto questo mia madre a casa non ci doveva essere così chiamo a casa per assicurarmi che lei fosse ancora a lavoro il cellulare squilla … e intanto spero che nessuno risponda  , incrocio le dita , nessuno risponde così tiro un sospiro e una millesima lacrima acida di dolore scende sulla mia guancia destra , io mi dovevo punire in qualche modo dovevo farlo  per essere quello che sono , uno schifo , già il mio cervello stava elaborando cosa fare , era strano elaborare qualcosa per farsi male da soli .. era molto strano di solito si elabora qualcosa  per fare un dispetto a qualcuno ma mai a se stessi e pure io stavo già pensando a qualcosa che mi facesse male , qualcosa che facesse male al mio corpo e che mi faceva dimenticare quel dolore esasperante che stavo provando dentro  almeno per un secondo. Così mi giro e comincio a camminare verso casa sbrigandomi in modo che la casa fosse stata vuota al mio arrivo ; ormai il mio viso era macchiato completamente di nero  anzi di dolore nessuno potrà mai capire come stavo in quel  momento . Dopo quasi un’ora di cammino arrivo a casa apro il portone e fortunatamente non c’era nessuno mi tolgo la giacca e corro in bagno come se fossi in preda al panico , chiudo la porta a chiave e mi guardo in torno  cercando con gli occhi qualcosa che mi portasse dolore sul mio braccio dovevo farlo il mio cervello mi diceva questo , mi dovevo punire per aver creduto a mio padre , per essere solo un errore , per essere solo una cosa sbagliata , uno schifo e soprattutto per non meritare nessuno. La prima cosa che i miei occhi incrociano e la mia piastra per i boccoli che presto sarebbe diventata la piastra per le bruciature la accendo e aspetto che si scaldi …. Era la mia prima volta , le mie mani tremavano le lacrime nere di mascara e di angoscia continuavano a segnare il mio viso orribile , il mio cuore batteva veloce come impaurito come se volesse scappare da quello che stavo facendo ma era legato… io ero impaurita, impaurita di quello che stavo facendo e soprattutto di quello che stavo diventando…. Le mie  mani ormai andavano da sole così presi la piastra e tremando l’ appogiai sul mio braccio sinistro , resto lì per qualche istante ….. non urlai non lo avevo quasi sentito ero solo impegnata a pensare , i miei pensieri mi divoravano …  non mi ero punita abbastanza cosi cominciai ad appoggiare la piastra su tutto il braccio fin quando non cominciai a sentire un fortissimo bruciore  lungo tutto il braccio , così forte che cominciai a smettere di pensare a tutto quello che mi era accaduto . Mi buttai per terra aggomitolata , le mie lacrime continuavano a scendere .. ormai andavano da sole e intanto la mia mano destra stringeva forte il braccio intolensito dalle ripetute bruciature .. non so come era successo era stato tutto così veloce .. era successo così quasi senza che io me ne accorgessi le mie mani ..si lo avevano fatto loro così , da sole .. il mio cervello diceva che ero sbagliata e loro avevano pensato a punirmi,si a punirmi per essere nata..si ho rischiato tutto con questa stupida mossa,tanto non avevo più niente quindi cosa avevo da perderci??ormai il mio cervello aveva elaborato tutto ciò che mio padre mi aveva detto e lo aveva trasformato in dolore,dolore fisico lungo e straziante che mi avrebbe fatto capire lo schifo che ero o meglio lo stupido errore di mio padre...… TO BE CONTINUED…

Lo so è drammatico ma spero che vi piacia :)  commentate ;) BACIIII p.s lo so rompo ma vi continuerò a chiedere sempre scusate se ci sono errori non voglio sembrare stupida ma a volte anche se ricontrollo miglioni di volte mi sfugge qualcosa :(

The boy with the green eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora